— Burt, sono sicura che la Wainwright ha un elenco di tutti i passaporti extra. Mi stai dicendo che ci controlleranno ai punti d’uscita?
— E se anche ha l’elenco? Non lo cederà alla Confederazione senza prima assicurarsi il suo guadagno, e dubito che abbia avuto il tempo di farlo. Quindi paga la solita bustarella e tieni il naso per aria e supera tranquillamente la barriera.
Finalmente qualcosa che capivo. Per un attimo mi ero talmente indignata a quell’idea lurida che avevo smesso di pensare da corriere.
Entrammo nello Stato Libero di Vegas a Dry Lake; la capsula si fermò solo il tempo sufficiente per le stampigliature d’uscita della Confederazione. Ognuno di noi usò un passaporto alternativo col solito malloppo dentro. Non ci furono guai. E nessun visto d’entrata, perché lo Stato Libero se ne frega della Dsi; da loro, ogni ospite solvente è benvenuto.
Dieci minuti più tardi eravamo al Dunes. La sistemazione era più o meno la stessa che a San José, solo che questo appartamento aveva l’etichetta «orgiastico». Non capivo perché. Uno specchio sul soffitto e aspirina e Alka-Seltzer in bagno non bastavano a giustificare il nome; il mio istruttore al corso per etere avrebbe riso di scherno. Comunque immagino che la maggior parte dei clienti non possedesse il vantaggio di un’istruzione a livello superiore; mi è stato detto che la maggior parte della gente non ha
Un giorno o l’altro spero di avere le risposte, ma non ho mai trovato qualcuno a cui chiederlo. Forse me lo dirà Janet. Un giorno o l’altro…
Decidemmo di rivederci a cena, poi Burt e Anna partirono per il salone e/o casinò, mentre Blondie e io ci trasferimmo al Parco Industriale. Burt voleva cercare un lavoro, ma aveva espresso l’intenzione di fare il diavolo a quattro prima di sistemarsi. Anna non disse nulla, ma secondo me voleva assaggiare il frutto proibito prima di intraprendere la carriera di nonna in pianta stabile. Solo Blondie aveva serie intenzioni di andare a caccia di un lavoro quel giorno. Io volevo trovare un lavoro, sì, ma prima dovevo pensare un po’.
Probabilmente, quasi certamente, sarei emigrata. Boss riteneva che dovessi farlo, ed era un motivo sufficiente. A parte quello, però, lo studio sui sintomi di decadenza nelle culture che mi aveva fatto iniziare aveva focalizzato la mia attenzione su cose che sapevo da tempo ma non avevo mai analizzato. Non ho mai avuto l’occhio critico per le culture in cui ho vissuto o che ho incontrato in viaggio. Vi prego di capire che una persona artificiale è uno straniero perenne ovunque si trovi, per quanto a lungo si fermi. Nessuna nazione poteva essere la mia, quindi, perché pensarci?
Ma quando cominciai a studiare, vidi che questo vecchio pianeta era conciato male. La Nuova Zelanda è un posto discreto, come anche il Canada Britannico, ma persino quei due paesi mostravano grossi segni di decadenza. Eppure, fra tutti, sono il meglio in assoluto.
Ma non acceleriamo i tempi. Cambiare pianeta è una cosa che non si fa due volte, a meno di essere favolosamente ricchi, e io non lo ero. Mi avrebbero sovvenzionato
A parte quello…
Boss aveva un indirizzo o un codice telefonico per stabilire i contatti. Non io!
Boss aveva qualcuno infiltrato nella centrale di polizia di Winnipeg. Non io!
Boss possedeva la sua rete di Pinkerton estesa a tutto il pianeta. Non io!
Potevo provare a chiamarli di tanto in tanto. Lo avrei fatto. Potevo sentire l’Anzac e l’università di Manitoba. Lo avrei fatto. Potevo provare quel codice di Auckland e anche il Dipartimento biologia dell’università di Sydney. Lo avrei fatto.
Se niente di tutto questo funzionava, che altro potevo fare? Potevo andare a Sydney e cercare di convincere qualcuno, con le buone, a darmi l’indirizzo di casa o l’indirizzo del posto dove stava compiendo ricerche o che altro il professor Farnese. Ma non sarebbe costato poco; e di colpo ero stata forzata a capire che i viaggi, una cosa che in passato avevo sempre dato per scontata, sarebbero stati difficoltosi e forse impossibili. Un viaggio alla Nuova Galles del Sud prima che i semibalistici riprendessero il servizio sarebbe stato
Forse potevo arruolarmi come etera di bordo sulla prima nave in partenza da San Francisco per l’altro emisfero. Questo sarebbe stato economico e facile; ma lunghissimo, anche a bordo di una cisterna a propulsione Shipstone in partenza da Watsonville. Un incrociatore a vele? Grazie, no.
Forse era meglio assumere un Pinkerton a Sydney. Cosa chiedevano? Me lo potevo permettere?