Читаем La casa che usside полностью

Charlie parve risentito. «L’ho dedotto» disse. «Jake ha ucciso Milton sul balcone, lo ha avvolto in un lenzuolo, lo ha spinto su un carrello fino alla scogliera dove gli ha sparato e lo ha buttato giù dal precipizio. Ma tutto questo ha innescato una serie di domande. Perché ha scelto quella sera per nascondere il computerino? Se non ci fosse stata un’altra morte, e di conseguenza altre indagini e ricerche, non sarebbe stato necessario farlo. Se non fosse stato per questo avrebbe potuto tenerlo per sempre, ma all’improvviso quel piccolo computer era diventato un ostacolo. Avrebbe potuto nasconderlo nell’ascensore segreto, ma gli serviva qualcuno da incastrare. Così ha infilato il computer portatile dentro al vaso, e sparso intorno della terra lasciandone anche un po’ davanti alla porta di Bruce. Sarebbe stato lui il capro espiatorio. Per allora Milton doveva già essere morto. Jake sapeva che Bruce si alzava a tutte le ore e non era difficile immaginare che prima dell’alba sarebbe sceso in giardino e si sarebbe sporcato le scarpe di terra. Per esserne certo si era appostato, e quando aveva visto Bruce scendere le scale lo aveva seguito e aveva scoperto che anche io e Constance eravamo nel giardino. Questo non poteva che giovare al suo piano. Bruce però disse qualcosa a proposito di una pistola, e Jake ebbe una reazione decisamente strana, rise, ma in modo troppo sguaiato per il suo temperamento. Con grande abilità riuscì a riprendersi all’istante, ma quel comportamento mi diede comunque da pensare. Mi domandai come mai portasse le lenti a contatto se stava dormendo. Nessuno si mette le lenti a contatto solo per andare a prendere qualcosa da bere, è molto più semplice usare gli occhiali. Perché avrebbe dovuto mentire se invece non stava ancora dormendo? E se non era ancora andato a letto, perché indossava il pigiama? Ho pensato che forse aveva sporcato i vestiti che indossava quella sera. Chiunque avesse lottato con Milton sul balcone e lo avesse buttato giù dalla scogliera avrebbe avuto i vestiti sporchi o rovinati. Cambiarsi nel cuore della notte sarebbe stato come ammettere la propria colpevolezza, e per questo Jake aveva indossato pigiama e vestaglia, ma si era dimenticato le lenti a contatto. Sono quasi sicuro che i calzoni grigi sportivi che indossava ieri sono scomparsi. Bruce aveva tirato fuori la storia della pistola non perché ne possedesse una, ma perché aveva udito lo sparo senza rendersi conto distintamente di cosa si trattasse, però una parte del suo cervello lo aveva capito. Quando Bruce e Jake scesero nel giardino e ci videro, Milton era già morto.

«Eh sì, è andata così» disse Charlie con l’espressione di chi è consapevole di essere arrivato alla conclusione. «Jake ha sostituito gli oggetti della stanza di Milton con quelli della propria camera e ha cancellato le sue impronte, ma il portacenere usato originariamente da Milton è scomparso. Era un pesante portacenere di mogano con la base in cristallo, e Mrs Ramos ci ha assicurato che l’inventario degli oggetti stilato per ogni camera è corretto. Forse Mrs Ramos aveva notato la sostituzione ma nessuno le ha chiesto nulla e lei ha taciuto. Mi aspetto che Dwight Ericson trovi il lenzuolo, i calzoni di Jake e il portacenere al di là degli scogli, all’estremità nord della spiaggia.» Lanciò uno sguardo al gruppo e aggiunse impassibile: «Nessuno sa di quello stupido gioco dell’assassino. Vi spedirò una copia scritta della mia relazione, e che Dio vi aiuti. Soddisfatti?»

Harry chiuse brevemente gli occhi, poi fulminò Charlie con lo sguardo. «Avrebbe potuto farcela. Un buon avvocato lo avrebbe tirato fuori.»

«Lasciando Bruce nei pasticci» gli rispose seccamente Charlie. «Andiamo» disse poi porgendo la mano a Constance.

«Beth, aspetta» disse bruscamente Harry vedendo che la donna si era alzata con un’espressione carica di ripugnanza. «Bisogna pensare alla società, ai nostri progetti per il futuro…»

«Va’ al diavolo» gli rispose. «Potrai parlare con il mio avvocato appena ne avrò nominato uno.»

«Ha ucciso mio figlio» disse Maddie all’improvviso con un tono glaciale e furente. «Intendo collaborare con la polizia in ogni modo affinché venga provata la sua colpevolezza, anche se ciò significherà dover parlare di quel folle gioco.» La donna si alzò e se ne andò.

Bruce cominciò a ridere.

Sulla soglia della stanza Constance si voltò a guardarli. Harry era seduto su un largo divano e scuoteva la testa, lo sguardo perso nel vuoto. Laura, il volto impietrito, era seduta di fronte a lui. Alle loro spalle l’immensità dell’Oceano Pacifico si estendeva all’infinito, e per la prima volta Smart House sembrava piccola, insignificante. Stagliati contro quella sterminata distesa, gli azionisti della Bellringer Company parevano scomparire. Constance prese la mano di Charlie e si avviarono verso l’auto.

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