— Quindi a me sembra che lo schema delle cose sia che gli altri suoi amici cercavano di proteggerla da Don, facendogli capire che a loro non piaceva come lui la trattava, no?
Non avevo considerato le cose da questo punto di vista. Quando lui me lo dice, vedo lo schema chiarissimo e mi chiedo come mai non me ne ero accorto prima. — Lui ci sarà rimasto male — dico. — Avrà pensato che io ero trattato in modo diverso da lui, e… — M'interrompo, colpito all'improvviso da un altro schema che non avevo notato in precedenza. — È come con il signor Crenshaw — aggiungo. C'è tensione nella mia voce, ma la scoperta è eccitante. — Lui prova antipatia per me per la stessa ragione. — M'interrompo di nuovo, cercando di riflettere a fondo. Allungo una mano e accendo il ventilatore. Le girandole mi aiutano a pensare quando sono eccitato.
— Sono tutti schemi di persone le quali non credono che noi abbiamo davvero bisogno di misure di sostegno e le guardano di malocchio. È questa combinazione di far bene e di avere le facilitazioni che desta la loro collera. Io sono troppo normale… — Guardo Stacy che sta sorridendo e annuendo. — No, è sciocco — dico. — Io non sono normale. Né adesso né mai.
— A lei può sembrare così — dice lui. — Ma io la vedo guidare un'automobile, sbrigare ottimamente il suo lavoro, innamorarsi, partecipare a tornei di scherma…
— Soltanto a uno, finora — preciso.
— Va bene, soltanto a uno. Io vedo anche un sacco di persone che funzionano peggio di lei, signor Arrendale, e altre che funzionano altrettanto bene senza facilitazioni. Ora, io so che le facilitazioni sono necessarie e fanno perfino risparmiare denaro, ma c'è chi non la pensa così. È come mettere un cuneo sotto la gamba zoppa di un tavolo… perché non avere un tavolo solido e con le gambe tutte uguali? C'è chi percepisce quel cuneo come una minaccia contro di sé… e lo prende in odio.
— Non vedo in cosa io possa costituire una minaccia per Don o per il signor Crenshaw — dico.
— Può non esserlo, personalmente; e non credo che nemmeno le facilitazioni di cui gode lo siano. Ma ci sono persone che non accettano responsabilità, che hanno bisogno di biasimare gli altri per quello che non va nelle loro vite. Don probabilmente pensa che se lei non ricevesse un trattamento preferenziale, lui avrebbe successo con quella donna.
Vorrei che usasse il suo nome, Marjory. Non mi piace che la chiami "quella donna".
— La quale probabilmente non lo vorrebbe comunque, ma Don preferisce gettare il biasimo su di lei… se davvero c'è lui dietro questi vandalismi. — Dà un'occhiata al suo palmare. — Dalle informazioni che abbiamo raccolto su di lui, l'uomo ha avuto una serie di lavori di basso profilo. A volte li piantava lì, a volte lo licenziavano. Non ha credito. Può darsi che veda in se stesso un fallito e cerchi qualcuno su cui sfogarsi.
Io non avevo mai pensato che le persone normali dovessero trovare una ragione per i loro fallimenti. Non avevo mai pensato che subissero fallimenti.
— Manderemo qualcuno a prenderla, signor Arrendale — dice Stacy. — Chiami questo numero quando desidera andare a casa. — Mi porge una carta. — Non metteremo nessuno di guardia qui, il vostro apparato di sicurezza è buono… però mi creda, sia prudente.
È duro rimettersi al lavoro dopo che lui se n'è andato, ma io mi concentro e riesco a fare parecchio prima che venga l'ora di andarmene e chiamare per il passaggio.
Pete Aldrin tirò un respiro profondo dopo che Crenshaw fu uscito dal suo ufficio furibondo contro quel "pallone gonfiato" di poliziotto che era andato a interrogare Lou Arrendale. Prese il telefono e chiamò l'ufficio Risorse umane. Chiese di un certo Bart, il cui nome gli era stato suggerito da Paul: un impiegato giovane e inesperto che certo sarebbe ricorso all'aiuto di qualcuno per avere spiegazioni. — Bart, ho bisogno di licenze per l'intera sezione A: i miei ragazzi stanno per essere coinvolti in un programma di ricerca.
— Di cosa si tratta? — domandò Bart.
— Del primo esperimento su esseri umani di un nuovo prodotto concepito per autistici adulti. Il signor Crenshaw considera questa una massima priorità per il nostro dipartimento, perciò ti sarei davvero grato se ti spicciassi a ottenermi per la sezione una serie di congedi a tempo indeterminato. Sarebbe meglio così, credo, perché non sappiamo quanto tempo ci vorrà per l'esperimento…
— Per tutti gli impiegati? E subito?
— Può darsi che entrino nella ricerca a scaglioni, ma non ne sono sicuro. Te lo farò sapere dopo che avranno firmato il consenso informato. Ma ci vorranno almeno trenta giorni…
— Non vedo come…
— Ecco il codice di autorizzazione. Se hai bisogno della firma del signor Crenshaw…
— Ma non è…
— Grazie — disse Aldrin, e riattaccò. Poteva immaginare Bart sbalordito e allarmato che si precipitava dal suo supervisore per domandargli cosa doveva fare. Aldrin tirò un altro respiro profondo e chiamò Shirley alla Contabilità.