— Non credi al messaggio.
— No, amore mio. Non ci credo. È un codice.
— Che tipo di codice?
— Il più semplice, impossibile da decifrare. Il primo annuncio ha detto alla persona o alle persone interessate di eseguire il numero sette o di aspettarsi il numero sette, o comunque ha detto qualcosa su qualcosa indicato dal numero sette. Questo ripete il concetto riferendosi al numero dieci del codice. Però è impossibile dedurre il significato dei numeri tramite l’analisi statistica perché il codice può essere cambiato molto prima che si giunga a un universo statistico significativo. È un codice idiota, Friday, e un codice idiota non si può mai decifrare, se chi lo usa ha il buonsenso di non attingere al pozzo troppo spesso.
— Georges, sembra che tu ti sia occupato di codici militari e/o di lavoro di cifraggio.
— L’ho fatto, ma non è lì che ho imparato queste cose. La più difficile analisi di codici mai tentata, un’analisi che continua ancora oggi e non sarà mai completa, è l’interpretazione dei geni viventi. Un altro codice idiota… ma ripetuto così tanti milioni di volte che col tempo assegneremo un significato anche alle sillabe che ne sono prive. Scusa se mi sono messo a parlare di lavoro a tavola.
— Un corno, ho cominciato io. Non c’è modo di ipotizzare cosa significhi Acb?
— Nessuno.
Quella sera gli assassini colpirono per la seconda volta, in perfetto orario. Non dico che le due cose fossero correlate.
Colpirono dieci giorni dopo il primo attacco, quasi alla stessa ora. Il che non ci disse nulla sull’identità del gruppo responsabile, perché corrispondeva sia alle previsioni del cosiddetto Consiglio per la Sopravvivenza che a quelle degli Stimolatori loro rivali, mentre gli Angeli del Signore non avevano offerto predizioni su una seconda offensiva.
Esistevano differenze fra la prima ondata di terrore e la seconda, differenze che forse mi (ci) dicevano qualcosa. Georges e io ne discutemmo man mano che arrivavano le notizie.
a) Nessuna notizia dall’Impero di Chicago. Qui nessun cambiamento, perché dall’Impero non era più filtrato nulla dopo i rapporti iniziali sul massacro dei democratici. Era trascorsa un’intera settimana nel silenzio più totale, cosa che mi rendeva sempre più ansiosa.
b) Nessuna notizia dalla Confederazione Californiana circa un secondo attacco; solo informazioni di routine. N.B.: poche ore dopo la prima segnalazione di una seconda ondata di omicidi in altre zone, dalla Confederazione Californiana arrivò una notizia «di routine». Il Capo «Warhoop» Tumbril, consigliato dai suoi medici, aveva nominato un comitato reggente di tre persone, con poteri plenipotenziari. Avrebbero governato la nazione mentre lui si sottoponeva a cure mediche rimandate da tempo. Allo scopo si era trasferito nel suo rifugio, l’Eagle’s Nest, nei pressi di Tahoe. I bollettini sarebbero stati emessi da San José, non da Tahoe.
c) Georges e io convenimmo sul significato più probabile, quasi certo, della cosa. Le cure mediche che necessitavano a quel pallone gonfiato erano l’imbalsamazione, e il suo «comitato reggente», impegnato a definire la lotta per il potere, avrebbe dato al pubblico solo notizie fasulle.
d) Questa seconda volta non giunsero rapporti dal di fuori della Terra.
e) Canton e la Manciuria non segnalarono attacchi. Correzione: a Vicksburg, Texas, non giunsero segnalazioni in tal senso.
f) Da quanto mi risultava dai controlli su un mio elenco, i terroristi avevano colpito tutte le altre nazioni. Ma la mia teoria aveva qualche buco. Delle circa quattrocento «nazioni» dell’Onu, alcune fanno notizia solo quando c’è una eclissi totale di sole. Non so cosa sia successo nel Galles o nelle Isole del Canale o in Swaziland o in Nepal o nell’Isola di Principe Edward, e non vedo perché la cosa dovrebbe interessare a qualcuno (a parte gli abitanti di questi posti sperduti nel nulla). Almeno trecento dei cosiddetti stati sovrani che hanno diritto di voto all’Onu, sono nullità, e fanno parte dell’Organizzazione solo per papparsi cibarie e rifornimenti vari gratis; sono importanti per se stessi, senza dubbio, ma del tutto insignificanti a livello geopolitico. Ma i terroristi colpirono in tutte le nazioni maggiori, a parte le eccezioni riportate più sopra, e i loro attacchi vennero regolarmente segnalati,
g) La maggior parte degli attacchi fallì. Fu questa la differenza più macroscopica tra la prima ondata e la seconda. Dieci giorni prima, la maggioranza degli assassini aveva centrato i bersagli e si era dileguata. Adesso la situazione si era capovolta: la maggioranza dei bersagli era sopravvissuta, la maggioranza degli assassini era morta. Qualcuno era stato catturato, pochissimi erano sfuggiti.
Quest’ultimo aspetto della seconda ondata di omicidi pose fine a un’idea che mi tormentava:
Perché lo dico? Perché la seconda ondata fu un disastro per chi ne reggeva le fila.