«Si conoscono le posizioni, e la Marina sa bene dove deve fornire uno stimolo elettrico per avere una determinata reazione», continuò Anawak. «Ma è ancora a un livello troppo grossolano. Come una carta geografica il cui dettaglio si fermi a cinquanta chilometri quadrati. Kurzweil, invece, crede che ben presto avremo la possibilità di scansionare un cervello completo, compreso ogni singolo collegamento nervoso, ogni sinapsi e l'esatta concentrazione di tutti i messaggeri chimici, fino al minimo dettaglio di ogni singola cellula!»
«Uffa!» esclamò Vanderbilt.
«Quando si avranno le informazioni complete, si potrà trasferire un cervello con tutte le sue funzioni in un computer neurale», disse Sue. «Il computer sarebbe una copia perfetta della mente della persona il cui cervello è stato scansionato, con tutte le sue capacità e i suoi ricordi. Un secondo Io.»
Judith Li sollevò una mano. «Posso assicurarvi che MK0 non è ancora a quel punto», disse. «Per ora, il computer neurale di Kurzweil resta un'ipotesi.»
«Jude…» sussurrò Vanderbilt, terrorizzato. «Perché racconta questo? Non sono cose che li riguardano, si tratta di un segreto militare…»
«MK0 si fonda su necessità militari», replicò pacatamente Judith Li. «L'alternativa sarebbe sacrificare esseri umani. Non possiamo sempre scegliere la nostra guerra, no? In effetti, il progetto si trova in un vicolo cieco, ma è soltanto una pausa. La strada dell'intelligenza artificiale è ormai aperta. La medicina non è lontanissima dal sostituire gli organi umani con microchip. I ciechi, grazie a simili impianti, riescono già a riconoscere i contorni. Ci saranno forme d'intelligenza completamente nuove.» Fece una pausa e fissò lo sguardo su Anawak. «Era questo che voleva dire, non è vero? Comunque, per tornare al nostro argomento, se l'umanità fosse già al punto immaginato da Kurzweil, allora bisognerebbe riconsiderare l'ipotesi del terrorismo mediorientale. Ma l'umanità non è ancora arrivata a quel punto. Non c'è arrivata l'America e non ci sono arrivati altri. Nessun essere umano può aver coltivato questa gelatina che, a quanto pare, funziona come un computer neurale.»
«Nella pratica, i computer neurali significano il controllo totale su ogni pensiero», disse Anawak. «Se la gelatina è qualcosa del genere, allora non si limita a
«O lo sostituiscono», concluse Sue. «Leon ha ragione. Un simile organismo non proviene da un laboratorio umano.»
Johanson ascoltava, col cuore che batteva all'impazzata. Avevano compreso la sua teoria. La stavano elaborando e vi aggiungevano nuovi punti di vista; ogni parola che veniva pronunciata la rafforzava. Iniziò a immaginare quel computer biologico che poteva copiare le cellule nervose… Intanto intorno a lui la discussione era sempre più accesa.
Poi Roche balzò in piedi e prese la parola. «C'è ancora una cosa che non capisco, dottor Johanson. Come spiega il fatto che quelli là sotto sanno così tante cose su di noi? Voglio dire, con tutto il rispetto per la sua teoria, come può un abitante degli abissi scoprire così tanto su di noi?»
Johanson vide Vanderbilt e Rubin annuire. «Non è difficile da spiegare», rispose. «Se noi sezioniamo un pesce, lo facciamo nel nostro mondo, non nel loro. Perché questi esseri non dovrebbero acquisire conoscenze nel loro mondo? Ogni anno annega una gran quantità di persone e, in caso servano loro altri esemplari, possono sempre prenderseli. D'altra parte, lei ha ragione: cosa sanno davvero di noi? Poco prima dello smottamento della scarpata continentale, anch'io ero arrivato a pensare a un attacco organizzato. Ma l'idea che dietro di esso si nascondessero degli uomini mi era sembrata assurda. La strategia era troppo lontana dalla logica umana. Sì, annientare in un colpo tutte le infrastrutture europee era una cosa pianificata brillantemente, con conseguenze devastanti per noi. Far affondare piccole navi dalle balene, invece, è subito sembrata una mossa ingenua. L'overfishing non si ferma con banchi di meduse velenosissime. Le catastrofi navali ci colpiscono duramente, ma dubito che questi banchi di mutanti possano paralizzare il traffico navale mondiale. In ogni caso, balza all'occhio che hanno informazioni molto precise sulle navi. Conoscono bene tutto ciò che tocca il loro mondo. È il mondo fuori dall'acqua, quello che conoscono meno. Mandare sulla terra i granchi con le alghe killer è un eccellente piano militare, ma l'inizio, con gli astici, è stato maldestro. Evidentemente non avevano pensato alla pressione minore presente sulla terraferma. Quando i corpi degli astici sono stati riempiti di gelatina, essa era compressa dalla pressione elevata. Naturalmente, in superficie, la gelatina tende a espandersi e infatti alcuni astici sono esplosi.»
«Coi granchi sembra che abbiano imparato», disse Sue. «Rimangono stabili.»