Читаем La velocità del buio полностью

Stacy spalanca gli occhi. — Lou, io vorrei che persone come lei… cioè persone che non hanno nulla a che fare con l'amministrazione della giustizia… capissero che cosa sono realmente i PPD. Il chip non farà di Don un'altra persona. Lo farà diventare Don senza l'impulso a far del male alla gente che lo disturba in qualsiasi modo. Così noi non dovremo tenerlo rinchiuso per anni onde evitare che lui commetta di nuovo le stesse cattive azioni… lui non ne commetterà più, contro nessuno. Come pena, è molto più umana di come si usava prima, cioè rinchiudere i criminali per anni insieme ad altri criminali e in un ambiente che serviva solo a farli diventare peggiori. Il chip non gli farà male, non lo trasformerà in un robot. Don potrà vivere una vita normale. L'unica cosa che non potrà fare sarà commettere crimini violenti. Il chip è l'unico rimedio che funzioni, a questo scopo, se escludiamo la pena di morte… e questa, lo ammetto, mi pare un po' eccessiva per quanto Don ha fatto a lei.

— La cosa continua a non piacermi — dico. — Io non vorrei mai che qualcuno mi mettesse un chip nel cervello.

— I chip si usano anche a scopi terapeutici — mi spiega lui. Questo lo so: so che per certi attacchi non curabili, per il parkinsonismo e per certe lesioni al midollo spinale sono stati sviluppati chip e bypass speciali. Ma quanto al chip che vogliono impiantare su Don, non ne ho un'opinione favorevole.

Eppure è la legge. Il modulo non contiene una parola che non sia vera. Don ha fatto davvero tutte quelle cose. E io ho chiamato la polizia a causa di esse, tranne l'ultima volta, quando il crimine è avvenuto sotto gli occhi della polizia stessa. Alla fine del modulo, fra il testo e la riga per la mia firma, c'è una frase nella quale si dice: io giuro che tutto ciò che è riportato nella deposizione è vero. E a quanto ne so io è proprio vero, e questo dovrà bastarmi. Firmo sulla riga, aggiungo la data e porgo il modulo a Stacy.

— Grazie, Lou — dice lui. — Adesso il procuratore distrettuale desidera vederti per spiegarti cosa succederà in seguito.

Il procuratore distrettuale è una donna di mezza età con capelli neri e grigi molto ricciuti. La targhetta sulla sua scrivania dice: ASS. PD BEATRICE HUNSTON. La sua pelle ha il colore del pan di zenzero. Il suo ufficio è più grande del mio e tutto intorno ha scaffali con libri. Sono libri vecchi, avana con quadrati neri e rossi sui dorsi. Non danno l'impressione che qualcuno li abbia mai letti, e io mi chiedo se siano veri. Sul ripiano della scrivania, che è nera, c'è un calendario automatico.

— Sono lieta che lei sia vivo, signor Arrendale — dice. — È stato davvero fortunato. Mi pare che lei abbia firmato una denuncia contro Donald Poiteau, vero?

— Sì — dico.

— Allora lasci che le spieghi cosa accadrà dopo. La legge dice che il signor Poiteau ha diritto a un processo di fronte a una giuria, se lo desidera. Noi abbiamo abbondanti prove che è lui la persona coinvolta in tutti gli incidenti, e siamo certi che tali prove verranno accettate in tribunale. È però più probabile che l'avvocato di Poiteau gli consigli di venire a un patteggiamento. Lei sa cosa significa?

— No — dico, perché so che lei desidera spiegarmelo.

— Se un imputato non spreca le risorse statali chiedendo un processo, si potrà ridurre la durata della pena che dovrà scontare fino a farla coincidere con il tempo richiesto dall'impianto e dalla programmazione del PPD, il chip. Altrimenti, se fosse condannato, dovrebbe scontare come minimo cinque anni di detenzione. Intanto Poiteau sta assaggiando cosa significa la detenzione, e io penso che accetterà di patteggiare.

— Però potrebbe anche essere assolto — dico.

La donna mi sorride. — Ciò non accade praticamente più — risponde. — Non col tipo di prove che abbiamo. Lei non deve preoccuparsi, quell'uomo non potrà più farle del male.

Io non sono preoccupato… o non lo ero finché lei non ha detto questo. Una volta che Don è stato arrestato non mi sono più preoccupato per causa sua. Se dovesse fuggire ricomincerò a preoccuparmi. Ma per ora non sono preoccupato.

— Se non ci sarà processo, se il suo avvocato accetterà il patteggiamento, allora non ci sarà bisogno che lei sia chiamato — continua lei. — Lo sapremo tra pochi giorni. Se invece Poiteau chiedesse un processo, lei dovrà comparirvi come testimone d'accusa. Ciò significa che dovrà passare del tempo con me o con qualcuno del mio ufficio allo scopo di preparare la sua testimonianza; poi dovrà passare dell'altro tempo in tribunale. Lo capisce?

Capisco quello che lei mi dice. Quello che non dice e che forse non sa è che il signor Crenshaw si arrabbierà moltissimo se mancherò dal lavoro così a lungo. Spero che Don e il suo avvocato non insistano nel volere un processo. — Sì — dico.

— Bene. Tutta la procedura è cambiata negli ultimi dieci anni, grazie all'introduzione del chip PPD; adesso è molto più semplificata. Ci sono meno casi per il tribunale, così vittime e testimoni non perdono tanto tempo. Ci sentiremo, signor Arrendale.

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