b) I dirigenti e/o azionisti della Shipstone posseggono o controllano tutto ciò che ha maggiore importanza in tutte le maggiori azioni territoriali del sistema solare.
c) La Shipstone è potenzialmente un governo a livello planetario (a livello di sistema solare?). In base ai dati non sapevo dire se agisse come tale o meno, perché il controllo (ammesso che esistesse) sarebbe stato esercitato da enti che nominalmente non facevano parte dell’impero Shipstone.
d) Mi faceva una paura matta.
Qualcosa che avevo notato nella Morgan Associates, una delle compagnie Shipstone, mi spinse a una ricerca sulle aziende di credito e sulle banche. Non mi sorprese (ma mi depresse) scoprire che l’azienda che al momento mi concedeva credito, la MasterCard della California, era in effetti la stessa azienda che garantiva i miei pagamenti, la Ceres & South Africa Acceptances; e questo si ripeteva sempre, si trattasse della Maple Leaf, della Visa, del Crédit Québec, o di che altro. Non è una cosa nuova; i teorici fiscali l’hanno predicata da tempi immemorabili. Ma mi centrò in pieno quando la vidi esemplificata in termini di direzioni coincidenti e comproprietà multiple.
D’impulso, chiesi improvvisamente al computer: — Chi ti possiede?
Ottenni in risposta: — Programma nullo.
Diedi un’altra forma alla frase, seguendo con estrema cura la lingua della macchina. Il computer rappresentato da quel terminale era molto indulgente e intelligente; di solito non sottilizzava su programmi non troppo formali. Però esistono limiti a quello che ci si può aspettare dalla comprensione che una macchina ha del linguaggio verbale; una domanda impegnativa come quella richiedeva forse esattezza semantica.
Di nuovo: — Programma nullo.
Decisi di girare attorno all’idea. Posi la domanda che segue procedendo passo per passo in perfetto accordo col linguaggio del computer, la grammatica del computer, il protocollo del computer: — Di chi è la proprietà della rete di informazioni ed elaborazione dati che ha terminali in tutto il Canada Britannico?
La risposta apparve e lampeggiò diverse volte prima di sparire; e sparì senza un mio ordine. — I dati richiesti non sono presenti nelle banche della memoria.
Questo mi spaventò. Per quel giorno smisi e andai a nuotare e mi cercai un amico che venisse a letto con me quella notte, senza aspettare che qualcuno me lo chiedesse. Non ero ipereccitata, ero ipersola, e desideravo ardentemente un corpo caldo e vivo vicino al mio che mi «proteggesse» da una macchina intelligente che si rifiutava di dirmi chi (cosa) fosse in realtà.
Il giorno dopo, a colazione, Boss mi mandò a dire che voleva vedermi alle dieci e zero zero. Mi presentai, leggermente perplessa, perché a mio giudizio non avevo avuto abbastanza tempo per portare a termine i due incarichi: la Shipstone, e i tratti distintivi di una cultura malata.
Ma quando entrai, lui mi tese una lettera, una lettera di vecchio tipo, chiusa in una busta e consegnata manualmente, come la spazzatura pubblicitaria.
La riconobbi, perché l’avevo inviata io a Janet e Ian. Ma mi sorprese vederla in mano a Boss: l’indirizzo del mittente era falso. Guardai e vidi che era stata reindirizzata a uno studio legale di San José, quello che mi era servito da contatto per ritrovare Boss. — Capperi.
— Puoi restituirmela e io la spedirò al capitano Tormey… Appena saprò dov’è.
— Quando saprai dove sono i Tormey, scriverò una lettera molto diversa. Questa è una specie di sparo nel buio.
— Uno sparo pregevole.
— L’hai letta? — (Accidenti a te, Boss!)
— Leggo tutto quello che deve essere inoltrato al capitano e alla signora Tormey, e al dottor Perreault. Dietro loro richiesta.
— Vedo. — (Nessuno mi dice mai un accidenti di niente!)
— L’ho scritta a quel modo, con l’indirizzo falso e tutto il resto, perché poteva aprirla la polizia di Winnipeg.
— Lo avrà fatto senz’altro. Ritengo che tu abbia coperto la realtà in modo accettabile. Mi spiace di non averti informata che tutta la posta spedita al loro indirizzo sarebbe stata inviata a me. Ammesso che la polizia rispedisca davvero tutto. Friday, non so dove siano i Tormey, però ho un contatto che potrei usare… Una volta sola. Il piano è di usarlo quando la polizia lascerà cadere ogni accusa contro di loro. Mi aspettavo che succedesse settimane fa. Non è accaduto. Dal che concludo che la polizia di Winnipeg nutre intenzioni molto serie di addebitare la scomparsa del tenente Dickey ai Tormey, accusandoli di omicidio. Lascia che te lo chieda un’altra volta. Quel corpo si può ritrovare?
Mi concentrai, cercando di applicare l’ottica del «peggiore dei casi». Se la polizia avesse fatto irruzione nella casa, cosa avrebbe trovato? — Boss, la polizia è già entrata in casa?
— Certo. L’hanno perquisita il giorno dopo la scomparsa dei proprietari.
— In questo caso, la polizia non ha trovato il cadavere il mattino del giorno che mi sono presentata qui. Se lo avessero trovato allora o in seguito, tu lo sapresti?