Читаем Padrone della vita, padrone della morte полностью

— Sono contento per lei — disse Walton, con aria assente. — Vorrei tanto partire anch'io.

— Perché non può farlo?

— C'è troppo lavoro, qui — disse Walton. — Se scriverà qualche poesia lassù, sarei felice di poterla leggere.

Prior scosse il capo.

— Ho l'impressione che sarò troppo occupato. La poesia, in realtà, è solo un povero sostituto della vita. Ormai l'ho capito. Sarò troppo occupato a "vivere" lassù, per riuscire a scrivere qualcosa.

— Forse — disse Walton. — Immagino che lei abbia ragione. Ma farà meglio a muoversi. L'astronave dovrebbe decollare tra poco.

— Certo. Grazie ancora, grazie di tutto — disse Prior, e se ne andò con suo figlio.

Walton li seguì con lo sguardo. Ripensò all'anno che era trascorso. "Almeno" si disse "ho pensato giusto in una circostanza. Il bambino meritava di vivere".

Il carico dell'astronave continuava. Mille coloni sarebbero partiti, in quel primo viaggio, e altri mille sarebbero partiti il giorno dopo, e poi, mille e mille e mille ancora, finché un miliardo di abitanti della Terra non fosse stato sul nuovo mondo. C'erano tanti, troppi documenti da compilare, per trasferire un miliardo di persone su un altro pianeta. La scrivania di Walton scricchiolava minacciosamente, sotto la montagna di documenti.

Sollevò lo sguardo. Non si vedeva nessuna stella, naturalmente, nel cielo di mezzogiorno, ma lui sapeva che Nuova Terra si trovava lassù: da qualche parte. E vicino a essa, Dirna.

"Un giorno" pensò "anche noi impareremo a controllare la nostra crescita. E in quel giorno i dirnani ci restituiranno la nostra formula dell'immortalità".

Si udì l'improvviso ululato della sirena che chiamava a raccolta i coloni, e pochi istanti dopo un'altra sirena fece udire il suo gemito, e l'astronave numero uno partì dalla Terra, rimase sospesa per qualche istante, sorretta da una rossa colonna di fuoco e scomparve. Il direttore Walton guardò il punto in cui l'astronave era stata fino a pochi istanti prima, e, dopo un momento, si voltò. C'era tanto lavoro che lo aspettava a New York.

FINE

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