Sono l’apostolo lasciato fuori dall’Ultima CenaSono il garibaldino arrivato troppo tardi allo scoglio di QuartoSono il Messia di una religione in cui nessuno crede Io sono l’escluso, l’outsider, il maledetto che non cedeSono il protagonista che muore nella prima paginaSono il gatto guercio che nessuna vecchia vuol carezzareSono la bestia idrofoba che morde la mano tesa per piet`a Io sono l’escluso, l’outsider, il maledetto senza et`aSono l’onda anomala che porta via asciugamani e radiolineSono il malinteso che fa litigareSono il diavolo che ha schivato il calamaio di LuteroSono la pellicola che si strappa sul pi`u bello Io sono l’escluso, l’outsider, un chiodo nel cervelloSono la pallina del flipper che cade un punto prima del recordSono l’autorete all’ultimo secondoSono il bimbo che ghigna contro le sberle della madreSono la paura dell’erba che sta per essere falciata Io sono l’escluso, l’outsider, questa pagina strappata
4
A mia madre
Ti ho visto in faccia in quella stanzaio sporco di sangue e mucotu stravolta e curiosaHo tentato di dirtiche non ero sicuro di voler restare fuori di tema le parole che avevo in testanella mia bocca si impastavano maleAvevo appena imparatoche tutta la vita sarebbe stata ipocrisia e paradosso:ti avevo appena fatta soffrireti avevo fatta sanguinareeppure ero io a piangeree tu a sorridermiTi ho visto in faccia in quella stanzamentre mi portavano viaC’era troppa confusione per dirti quanto fossi felicedi poter finalmente dare un visoal ventre che mi aveva ventreE pi`u tardi con i miei colleghisi discuteva di reincarnazione,di eterno ritorno, dei cicli di Vico,ma non vedevo l’ora di rivedertie di conoscere il tuo uomo e vostro figliodei quali sentivo la voce ovattata e lontana.Ti ho visto in faccia in quella stanzae darei tutto quello che hoperricordarmene.