Trascorsero più di venti minuti prima che la sua macchina grigia si fermasse nella strada sotto. Pardey scese e si avviò verso la casa. Era sulla quarantina, grosso, coi capelli chiari e due spalle robuste. Camminava a passi molto corti, sollevando ogni tanto il ginocchio, come se seguisse il ritmo di una fanfara militare.
— Scusa il ritardo — disse, raggiungendola sul pianerottolo. — Come va, Leila? Spero che tu non sia troppo sconvolta. — La baciò su una guancia e si tirò indietro, sorridendo. A livello di rapporti fisici, non si era mai spinto oltre. Era divorziato, e si dava molto da fare con le donne; ma aveva intuito a sufficienza per capire che lei lo considerava semplicemente un amico.
— Tutto a posto. È solo che… — Leila si strinse nella giacca, rabbrividì leggermente. — Non mi era mai successa una cosa (lei genere.
— Diamo un’occhiata — disse Pardey, con l’atteggiamento incoraggiante di un dentista che si apprestasse a fare la radiografia d’un dente. Entrò in casa, seguito da Leila, e girò a sinistra, verso il soggiorno. Lei rimase a guardarlo mentre si inginocchiava davanti al cuscino sventrato ed esaminava il coltello.
— È chiaro che voleva impressionarti — disse Pardey dopo qualche secondo. — Il coltello è tuo?
— Sì. In cucina ce ne sono altri.
— Capisco. — Pardey si alzò, le lanciò un’occhiata stranamente inquisitoria. — Come si chiama quel tipo che ti ha accompagnata al party di Vicki Simpson un paio di mesi fa? Redmayne? Qualcosa del genere?
— Redpath. John Redpath. — Leila uscì in una risata incerta. — Ma cosa c’entra?
— Abita dall’altra parte della città”? A Disley High Street?
— Sì, ma…
— Oggi è stato qui. Verso l’una.
— Come fai a saperlo?
— Ho i miei sistemi. — Pardey cercò di sembrare enigmatico. — Prima di venire qui ho sentito la macchina che è di pattuglia nella zona, per sapere se avessero notato qualcosa di strano. A volte otteniamo risultati favolosi con questa tattica, sai? Il capopattuglia mi ha detto di aver parlato con un uomo che corrisponde alla descrizione di Redpath, a quattrocento metri da qui. Viaggiava in bicicletta e ha detto di essere epilettico. Redpath è epilettico?
— Sì. — Leila scoprì che le dava fastidio sentir chiamare John per cognome, e con tanta freddezza. — Non sarà mica proibito dalla legge, no?
Pardey afferrò al volo. — Scusa, Leila. So che è tuo amico, ma se fa cose del genere… — I suoi occhi si posarono sul cuscino.
— E perché pensi che sia lui”?
— Aveva tracce di sangue sulle mani e sul giubbotto, parecchio sangue, e sembrava un po’ sconvolto. Ci scommetto l’anima che su quel coltello troveremo le sue impronte.
Leila cercò di immaginare John Redpath che si aggirava in quell’appartamento deserto con un coltello in mano, ma l’immaginazione le venne meno. Sì, era geloso, e magari infantile, ma la violenza, persino una violenza simbolica, non era nel suo carattere.
— Scusa, Frank — disse, tranquillissima — ma secondo me è una storia che non ha senso.
Pardey si avvicinò alla finestra, guardò fuori. — Devo sempre fare le stesse domande. Mi piacerebbe trovarle stampate su un modulo standard.
— Coraggio.
— Ultimamente hai litigato con Redpath?
Leila si sentì sfiorare da dita fredde. — Questa mattina abbiamo avuto una piccola discussione. Niente d’importante.
— Vuoi dirmi com’è successo?
— No.
— Capisco. — Pardey annuì, come se lei gli avesse fornito tutti i particolari possibili. — Ad ogni modo restano valide le accuse nei suoi confronti.
— Quali accuse?
— Violazione di domicilio, tanto per cominciare.
Leila scosse la testa. — John può andare e venire quando gli pare. Gli ho fatto vedere dove tengo la seconda chiave. E poi deve esserci una spiegazione semplicissima. — Prima che Pardey riuscisse a protestare, lei tolse il coltello dal cuscino e lo depose nel lavandino in cucina. Aprì l’acqua calda, cominciò a lavarlo.
— Ehi — disse dolcemente Pardey, avvicinandosi — io sono dalla tua parte, te lo ricordi?
— E sei contro John?
Pardey sospirò, si avviò verso l’atrio. — Uscirò dall’entrata di servizio.
— Scusa, Frank. — Leila lo afferrò per il braccio. — Voglio ringraziarti per essere venuto qui, sul serio. Forse sono più sconvolta di quanto credessi. È solo che sono sicura che John è migliore di tanta altra gente, e…
Pardey la scrutò. — Sei proprio innamorata, eh?
— No, certo che no. — Leila fu quasi sconvolta all’idea di nutrire un affetto particolare per John Redpath. — Però non vorrei che nessuno dei miei amici pensasse che l’ho denunciato alla polizia.
— D’accordo. Non hai denunciato nessuno, quindi non preoccuparti. Però fammi un piacere. Smettila di lasciare quella chiave a portata di tutti. D’accordo?