Sapeva che le domeniche mattina i due si davano convegno al parlatorietto riservato alla madre badessa del monastero di San Vincenzo, ch’era una loro zia. Fingevano d’andarle a far visita; e la vecchia badessa, che forse scusava con la parentela tra i due la tenera intimit`a di quei convegni, godeva nel vederseli davanti, l’uno di fronte all’altra, ai due lati del tavolino sotto la doppia grata: lui, diventato un signore, con l’abito turchino delle domeniche che pareva gli dovesse scoppiare sulle spalle rudi, il solino duro che gli segava le garge paonazze, e la cravatta rossa; lei d’una piacenza tutta carnale ma placida perch'e soddisfatta, vestita di raso nero e luccicante d’ori nella penombra di quel parlatorietto che aveva il rigido delle chiese.
S’imbeccavano, un boccone tu, un boccone io
(они кормили друг друга, кусочек ты, кусочек я;S’imbeccavano, un boccone tu, un boccone io, le innocenti confezioni della badia, e dai bicchierini il pallido rosolio con l’essenza di cannella, un sorso tu, un sorso io. E ridevano. E anche la vecchia zia badessa, come una balla dietro la doppia grata, si buttava via dalle risa.
Era andato a sorprenderli
(он пошел и застиг их), una di quelle domeniche (в одно из таких воскресений).