«No. L'accesso a internet è difficoltoso in mare. Noi immagazziniamo a bordo tutti i dati su un gran numero di drive ottici interconnessi e situati nella stanza accanto. Ogni volta che siamo in porto, ci colleghiamo a Project Diversitas e aggiorniamo la banca dati. In questo modo, possiamo accedere alle informazioni in mare senza connetterci al web, e i dati sono al massimo arretrati di uno o due mesi.» Con una risata, Tolland digitò le parole chiave per la ricerca. «Mai sentito parlare del controverso programma Napster per scaricare musica dalla rete?»
Rachel annuì.
«Diversitas è considerato la versione biologica marina di Napster. Noi la chiamiamo LOBSTER, Liberi Oceanografi Biologi Soggiogati Totalmente da Eccentrica Ricerca.»
Rachel scoppiò a ridere. Anche in quella situazione di tensione, Michael Tolland sfoggiava un senso dell'umorismo capace di placare i suoi timori. Cominciava a rendersi conto che negli ultimi tempi aveva riso troppo poco.
«La nostra banca dati è enorme» spiegò Tolland, mentre finiva di digitare le parole chiave. «Oltre dieci terabyte di descrizioni e foto. Ci sono informazioni che nessuno ha mai visto, e mai vedrà. Le specie oceaniche sono troppo numerose.» Cliccò sull'icona CERCA. «Bene, vediamo se qualcuno ha mai trovato un fossile oceanico simile al nostro insetto spaziale.»
Dopo qualche secondo, la nuova pagina sullo schermo rivelò quattro elenchi di animali fossili. Tolland entrò in ogni elenco ed esaminò le foto. Niente di vagamente simile ai fossili del meteorite di Milne.
Si accigliò. «Proviamo qualcos'altro.» Tolse la parola "fossile" dalla stringa di ricerca e cliccò CERCA. «Controlliamo le specie
Lo schermo si aggiornò.
Tolland divenne di nuovo serio. Il computer mostrava centinaia di voci. Indugiò un momento, fregandosi il mento ombreggiato dalla barba incolta. «Okay, è troppo. Restringiamo la ricerca.»
Rachel lo vide entrare in un menu a tendina alla voce "habitat". L'elenco delle opzioni pareva interminabile: pozze formate dalle maree, acquitrini, lagune, reef, dorsali oceaniche, solfatare. Tolland scorse l'elenco e scelse un'opzione: ZONE ACCIDENTATE / FOSSE OCEANICHE.
"Bravo" pensò Rachel. Restringeva la ricerca alle specie che vivevano in ambienti vicini a dove si supponeva potessero crearsi le formazioni simili a condri.
Osservando la nuova schermata, Tolland sorrise. «Ottimo, solo tre voci.»
Rachel sbirciò il primo nome della lista.
Tolland vi cliccò sopra. Apparve una foto che ritraeva una creatura simile a un enorme granchio a ferro di cavallo privo di coda. «No.» Tornò alla pagina precedente.
La seconda voce dell'elenco recitava
Tolland rise. «No. È una nuova specie, non ancora classificata, e chi l'ha scoperta è dotato di senso dell'umorismo. Suggerisce
«
Rachel sobbalzò. «Mio Dio!» La creatura che la fissava dallo schermo le diede i brividi.
Tolland rimase a bocca aperta. «Per la miseria, questo tizio sembra alquanto familiare.»
Rachel annuì, senza parole.
«Ci sono alcune lievi differenze» commentò Tolland, scorrendo la pagina per trovare anagrammi anatomici e schizzi. «Ma è molto simile, tanto più considerato che ha avuto centonovanta milioni di anni per evolvere.»
"Simile è la parola giusta" pensò Rachel. "Troppo simile."
Tolland lesse la descrizione sul monitor: «"Ritenuta una delle creature più antiche dell'oceano, il
Rachel fissò la creatura sullo schermo, emozionata e al tempo stesso non sicura di comprendere appieno la portata di tutto ciò.