— Qui a destra, — diceva, — c'è un passaggio a livello, con una casellante bionda, che saluta con la bandiera rossa. E' una bella ragazza, vestita di giallo e di turchino.
La gente guardava, non vedeva che nebbia ma sorrideva ugualmente, soddisfatta.
— Qui proprio davanti a noi, — continuava il controllore, — c'è un laghetto azzurro, con un'isola verde e una barca che fa il giro dell'isola. La barca ha la vela rossa, quadrata e in cima alla vela sventola una bandiera turchina con tante stelle gialle. Le onde sono tranquille, i pesci vengono alla superficie e gli uccelli li beccano.
La gente guardava e non vedeva che grigie ondate di nebbia, ma sorrideva ugualmente soddisfatta.
Il Barone Melarancia, appunto, prendeva il treno per sentirsi raccontare il paesaggio a quel modo. Era troppo pigro e troppo occupato a mangiare per guardare con i suoi occhi dal finestrino. Gli piaceva invece mangiare il montone arrostito, assaporandone il sugo con gli occhi chiusi, mentre la voce mite e gentile del controllore spiegava:
— Qui a sinistra c'è un gregge di pecore. Sono bianche bianche, c'è solo un agnellino nero che saltella allegramente e bruca solo le margherite: l'erba verde non gli piace ancora. Il cane ha un campanello, sentite?
Difatti si sentiva il campanello suonare: dlin… dlin…
Così la gente aveva la prova che il controllore diceva la verità.
Ciliegino e Cipollino ascoltarono tranquilli il racconto del controllore, dimenticando per un poco i loro pensieri.
Chi non dimentica le sue preoccupazioni, quando il treno lo culla dolcemente e fuori del finestrino corrono gli alberi, le colline, le case ed anche quando non si vedono correre, perché c'è la nebbia, però si sa che sono là, e che nessuno le può rubare?
Lasciamo dunque i nostri due amici comodamente sprofondati nelle poltroncine del trenino, quasi sotto il naso del Barone Melarancia, ubriacato dal profumo dell'arrosto di montone e andiamo invece a dare un'occhiata altrove.
Difatti, proprio nel momento in cui il treno attraversava la foresta, Mister Carotino e Segugio venivano liberati da un boscaiolo, dopo essere rimasti quasi tre giorni in cima alla quercia.
I due investigatori si sgranchirono le gambe e ripartirono subito di corsa per continuare le loro ricerche.
II boscaiolo, dopo essere rimasto ad osservarli stupito, si preparava ad abbattere la quercia, quando vide passare un intero plotone di Limoncini, comandati da un Limone di secondo grado.
— Attenti! — comandò il Limone di secondo grado. Il boscaiolo lasciò cadere la scure e si mise sull'attenti.
— Riposo! — ordinò ancora il Limone di secondo grado. Il boscaiolo assunse la posizione di riposo.
— Avete visto passare di qui due persone, ossia un cane e il suo padrone?
Dovete sapere che al Castello erano molto impensieriti per la scomparsa di Carotino e di Segugio, e avevano deciso di inviare un plotone di guardie alla loro ricerca. Il boscaiolo, come tutta la povera gente, non si fidava molto della polizia. I due tipi che aveva trovato legati alla quercia e che, appena liberati, si erano gettati a terra ad ascoltare se arrivavano gli indiani, gli erano sembrati due pazzi. Ma per nulla al mondo avrebbe dato un'informazione ai poliziotti del Principe.
— Se i Limoncini li cercano per arrestarli, — pensò fra sé, — devono essere due brave persone.
— Sono andati di là, — disse poi ad alta voce, indicando una direzione sbagliata.
— Benissimo, — esclamò il Limone di secondo grado, — li raggiungeremo subito. Attenti!
Il boscaiolo si rimise sull'attenti, fece il saluto e li guardò filar via a tutta velocità. Poi si asciugò il sudore e ricominciò a tagliare la sua quercia.
Era passato forse un quarto d'ora quando sentì un gran rumore di passi e vide comparire Mastro Uvetta, Zucchina, Mirtillo, Pisello, Pero Pera e la sora Zucca, e tutti insieme gli domandarono se avesse visto passare Cipollino.
— Io non lo conosco, — rispose il boscaiolo stupito, — ma non ho visto passare nessun ragazzo.
— Se lo vedete avvertitelo che lo stiamo cercando da tre giorni, — disse Mastro Uvetta, che aveva tutta l'aria di essere il comandante della spedizione.
E la spedizione ripartì a tutta velocità.
Non era passata un'ora, e la quercia era quasi abbattuta, quando passarono di lì Cipollino e Ciliegino. Il Visconte aveva deciso di non tornare a casa, per quel giorno, e di aiutare il suo amico a rintracciare gli scomparsi. Il boscaiolo narrò l'arrivo e la partenza della spedizione, così Cipollino potè capire che anche i suoi amici lo stavano cercando.
Prima di sera il boscaiolo vide passare molt'altra gente.
Innanzitutto Ravanella e gli altri ragazzi, anche loro in cerca di Cipollino; infine nientemeno che Pomodoro e don Prezzemolo, che andavano in cerca di Ciliegino, persuasi che fosse stato rapito dagli evasi.
Дарья Лаврова , Екатерина Белова , Елена Николаевна Скрипачева , Ксения Беленкова , Наталья Львовна Кодакова , Светлана Анатольевна Лубенец , Юлия Кузнецова
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