Di solito la nave si ferma a Proxima sia all’andata sia al ritorno. Il signor Lopez spiegò che quella volta avevano poche merci e solo qualche passeggero per Proxima, il che non bastava a pagare la sosta. Così, merci e passeggeri dovranno aspettare fino al mese prossimo, quando partirà la
Quindi ecco qui la rotta del nostro viaggio (guardate di nuovo il secondo schizzo): prima Avamposto, poi Botany Bay, poi il Regno, Mezzavia, Alcione, Foresta, Paese di Cuccagna, Proxima (finalmente!), e a casa sulla Terra.
La faccenda non mi dispiace; al contrario! Mi sbarazzerò del «carico più prezioso della galassia» meno di un mese dopo la partenza da Stazione Stazionaria; a quel punto, il lungo viaggio di ritorno a casa sarà una vera crociera turistica. Grande!
Nessuna responsabilità. Un sacco di tempo per studiarmi le colonie, scortata da giovani ufficiali che hanno un buon profumo e sono sempre cortesi. Se Friday (o Miss Dollaro Facile) non riesce a divertirsi in una situazione simile, è ora di cremarmi; sono morta.
Adesso guardare il terzo schizzo, declinazione in alto, anni luce di lato. Questo fa apparire piuttosto ragionevole la nostra rotta; ma se ridate un’occhiata al secondo schizzo, vedrete che il tratto da Botany Bay ad Avamposto, che nel terzo schizzo sembra sfiorare la fotosfera del sole di Foresta, in realtà manca questo solo di parecchi anni luce. Per dare un’immagine esatta del nostro viaggio occorrono le tre dimensioni. Potete prendere i dati dai tre schizzi e dalla tabella sotto il terzo e batterli sul vostro terminale e ottenere un ologramma tridimensionale; in quel modo, tutto avrà un senso. Ce n’è uno sul ponte, coi pianeti non in movimento, per poterlo studiare nei particolari. Il signor Lopez, che ha eseguito questi schizzi (a parte quello col centauro cattivone e il lupo triste), mi ha avvertita che un disegno bidimensionale proprio non può rappresentare la cosmonautica tridimensionale. Però è utile considerare i tre schizzi rispettivamente come planimetria, vista laterale e vista frontale di una casa; è la stessa identica cosa.
Quando il signor Lopez mi ha dato lo stampato della tabella, mi ha avvertita che i dati hanno una precisione da scuola elementare. Se puntate un telescopio con queste coordinate, troverete la stella giusta, ma per la scienza e per la cosmonautica occorrono più decimali, e poi bisogna apportare le correzioni dell’«epoca»; un modo carino per dire che bisogna aggiornare i dati perché ogni stella si muove. Il sole di Avamposto è quello che si muove di meno; grosso modo, tiene il ritmo del traffico nella nostra zona della galassia. Ma la stella di Paese di Cuccagna (Nu [2] Lupi) ha un vettore di 138 chilometri al secondo; quanto basta perché Paese di Cuccagna si sposti di più di un miliardo di chilometri fra due visite della
Ma io non piloterò mai una nave iperspaziale, e il capitano van Kooten ha un’aria solida, affidabile. Quella sera, a cena, gli chiesi informazioni. Lui annuì. — Li troveremo. Solo ke una folta abbiamo dofuto mantare giù qualche rakazzo in sialuppa a komperare qualkosa in panetteria e leggere i kartelli.
Non sapevo se si aspettasse che ridessi o gli credessi, così gli chiesi cosa comperarono in panetteria. Lui si rivolse alla signora alla sua sinistra e finse di non sentirmi. (La panetteria della nave fa le paste migliori che io abbia mai assaggiato, e dovrebbero tenerla chiusa a chiave.)
Il capitano van Kooten è un uomo gentile, paterno; eppure me lo immagino benissimo con una pistola in mano e una sciabola nell’altra, mentre affronta un branco di tagliagole ammutinati. Da una sensazione di sicurezza a tutta la nave.
Shizuko non è l’unica persona a farmi da guardia. Credo di averne identificate altre quattro, e mi chiedo se sono tutte. Quasi certamente no, perché a volte, guardandomi attorno, non ne ho vista nemmeno una; eppure direi che la tattica è tenermi sempre qualcuno vicino.