Читаем Shadrach nella fornace полностью

— Gli ho detto esattamente quello che ho visto: Mangu che cadeva dalla finestra. Non ho tratto conclusioni riguardo a come questo fosse successo. Se anche qualcuno l’avesse lanciato fuori, cosa avrei potuto vedere io, quattrocento metri più in basso? A quella distanza anche Mangu non era più grande di un sassolino, con il cielo sullo sfondo, non più di una bambola. Non l’ho riconosciuto fino a poco prima che toccasse terra. — Negli occhi di Horthy compare un’espressione di sconcerto. Si fa più vicino a Shadrach e gli parla in tono intenso, quasi cantasse una canzone appassionata: — Sembrava così sereno, dottor Mordecai! Volava là in alto, sopra di me… gli occhi spalancati, i capelli che seguivano dritti la sua testa, le labbra tirate indietro… sorrideva, credo. Sorrideva! E poi si è schiantato al suolo.

Ionigylakis, che ha evidentemente origliato fino a ora, esclama: — Questo è ben strano. Se qualcuno l’avesse appena lanciato fuori da una finestra, avrebbe avuto l’aria così allegra?

Shadrach scuote la testa. — Dubito che Mangu fosse cosciente nel momento in cui Horthy è riuscito a riconoscere la faccia. Quell’espressione serena era probabilmente estasi da accelerazione.

— È possibile — dice rapido Horthy.

— Andiamo avanti — lo invita Shadrach. — Ha informato il Khan che Mangu era caduto. Poi cos’è successo?

— Si è alzato a sedere così di scatto che per un attimo ho temuto che avrebbe danneggiato tutto il macchinario attorno a lui. È diventato tutto rosso e ha cominciato a sudare. Faceva fatica a respirare. Oh, è stato tremendo, dottor Mordecai. Ho pensato che stesse per morire per la sovreccitazione. Ha cominciato ad agitare le braccia, a urlare di assassini… poi, improvvisamente, è tornato a sprofondare contro il cuscino, ha portato le mani al petto…

— Ha pensato che stesse per morire per la sovreccitazione — dice Shadrach. — Prima, però, non le è mai passato per la mente che potesse essere una mossa poco saggia preoccuparlo con una notizia del genere, nello stato in cui era?

— Non si pensa in maniera lucida, in momenti del genere.

— È necessario farlo se si è in posizione di alta responsabilità.

— Non si giudica sempre tutto in modo perfetto — ribatte Horthy. — Specialmente quando si è appena rischiato di essere uccisi a nostra volta da un corpo che piombava giù dal cielo. E quando ci si rende conto che il morto è una figura di tale importanza nel governo, il successore stesso del Presidente. E quando si sospetta che la sua morte sia frutto di un omicidio, un assassinio, l’inizio di una rivoluzione. E quando…

— Va bene — dice Shadrach. — Va bene. È riuscito a sopravvivere a uno shock che poteva essere semplicemente evitato. Ma quel che lei ha fatto è stato molto pericoloso, Horthy. Peggio: è stato stupido. Estremamente stupido. — Inarca le sopracciglia. — Lei dunque pensa che ci sia stato un complotto?

— Non ho idea. È certamente una possibilità.

— Lo stesso vale per il suicidio, però.

Ionigylakis dice: — Lei la pensa così, Shadrach?

— Sicuramente la pensa così Avogadro.

— Ma gli uomini di Avogadro hanno arrestato Buckmaster.

— Ho sentito. Povero diavolo. Povero folle. Mi fa pena.

Gonchigdorge sta ancora manovrando bottoni. Gli schermi sono pieni di volti assurdamente distorti, come se gli occhi-spia si stessero avvicinando troppo all’oggetto delle loro attenzioni. Dana Labile, all’altro capo della stanza, chiama ad alta voce Horthy, il quale lancia a Shadrach uno sguardo raggelato e indecifrabile e scivola via. Shadrach non riesce assolutamente a capire il comportamento di Horthy, ma improvvisamente questo non ha più importanza. Niente ha più importanza. Quella stanza è un manicomio, e lui ci si aggira a torso nudo, ha anche un po’ freddo, e l’attività frenetica attorno a lui lo sconcerta. Si sente troppo sano di mente, troppo terra terra, per questo ambiente. I monitor del Vettore di Sorveglianza Uno divengono improvvisamente vuoti, poi sempre più luminosi, con grandi strisce spezzate di colore blu, e verde, e rosso. Il generale Gonchigdorge, sempre intento a inseguire con mano pesante i suoi cospiratori, ha rotto qualcosa. — Ficifolia! — strilla il generale. — Trovatemi Frank Ficifolia! La macchina va riparata!

Ficifolia è già lì. Imprecando sottovoce, si fa largo attraverso la folla verso il generale seduto sul trono. Passando vicino a Shadrach, si ferma a bisbigliare: — Il tuo amico Buckmaster è nella stanza degli interrogatori in questo momento. Immagino che non ci piangerai sopra.

— Al contrario. Buckmaster era fuori di sé ieri notte, quando mi ha infastidito. E ora paga per questo.

— Lo sta interrogando Avogadro in persona, ho sentito dire.

— Avogadro pensa che si sia trattato di suicidio.

— Anch’io lo penso — dice Ficifolia, e prosegue.

Перейти на страницу:

Похожие книги

Первый шаг
Первый шаг

"Первый шаг" – первая книга цикла "За горизонт" – взгляд за горизонт обыденности, в будущее человечества. Многие сотни лет мы живём и умираем на планете Земля. Многие сотни лет нас волнуют вопросы равенства и справедливости. Возможны ли они? Или это только мечта, которой не дано реализоваться в жёстких рамках инстинкта самосохранения? А что если сбудется? Когда мы ухватим мечту за хвост и рассмотрим повнимательнее, что мы увидим, окажется ли она именно тем, что все так жаждут? Книга рассказывает о судьбе мальчика в обществе, провозгласившем социальную справедливость основным законом. О его взрослении, о любви и ненависти, о тайне, которую он поклялся раскрыть, и о мечте, которая позволит человечеству сделать первый шаг за горизонт установленных канонов.

Сабина Янина

Фантастика / Научная Фантастика / Социально-психологическая фантастика / Социально-философская фантастика
Империум
Империум

Империя не заканчиваются в один момент, сразу становясь историей – ведь она существуют не только в пространстве, но и во времени. А иногда сразу в нескольких временах и пространствах одновременно… Кто знает, предопределена судьба державы или ее можно переписать? И не охраняет ли стараниями кремлевских умельцев сама резиденция императоров своих августейших обитателей – помимо лейб-гвардии и тайной полиции? А как изменится судьба всей Земли, если в разгар мировой войны, которая могла уничтожить три европейских империи, русский государь и немецкий кайзер договорятся решить дело честным рыцарским поединком?Всё это и многое другое – на страницах антологии «Империум», включающей в себя произведения популярных писателей-фантастов, таких как ОЛЕГ ДИВОВ и РОМАН ЗЛОТНИКОВ, известных ученых и публицистов. Каждый читатель найдет для себя в этом сборнике историю по душе… Представлены самые разные варианты непредсказуемого, но возможного развития событий при четком соблюдении исторического антуража.«Книга позволяет живо представить ключевые моменты Истории, когда в действие вступают иные судьбоносные правила, а не те повседневные к которым мы привыкли».Российская газета«Меняются времена, оружие, техника, а люди и их подлинные идеалы остаются прежними».Афиша Mail.ru

Алекс Бертран Громов , Владимир Германович Васильев , Евгений Николаевич Гаркушев , Кит Ломер , Ольга Шатохина

Фантастика / Научная Фантастика