— È come gli uomini grandi e grossi fra la mia gente — osservò Nia. — Loro si tengono i loro territori e nessuno può farli recedere, finché non diventano vecchi.
— Credo che sia proprio così.
Ci procurammo i nostri bastoncini e tornammo presso il fuoco. Derek cucinò i pesci. Mangiammo. Dopo di che io dissi: — Tu non dovresti essere qui.
— Mi sentivo solo e da quanto Eddie mi ha detto su Nia, ho pensato che avrebbe potuto sopportare un uomo.
— Può darsi — dichiarò Nia. — Ma tu non sei come Enshi, e lui è stato l’unico uomo con il quale abbia mai passato del tempo.
Guardai Nia. Lei incominciò a leccarsi la parte interna della mano, raccogliendo quel che restava dell’olio di pesce. — Se la sua presenza ti disturba, gli dirò di andarsene.
Nia alzò lo sguardo. — No. Voglio imparare come cattura i pesci. Adesso vado a lavarmi. — Si alzò e si slacciò la cintura, poi si tolse la tunica. Nuda, s’incamminò verso il fiume. S’inginocchiò e si slacciò i sandali. La sua pelliccia splendeva come rame e i suoi movimenti erano disinvolti come quelli di Derek. No, mi sbagliavo. I suoi movimenti erano più vigorosi e meno aggraziati. Lei si alzò, si liberò con un calcio dei sandali ed entrò nell’acqua.
Il mio compagno si massaggiò il naso, che incominciava un po’ a spellarsi. — Pensavo, da ciò che ha detto prima, che la nudità non fosse del tutto appropriata. O questo si riferisce soltanto agli uomini? O forse è ammissibile svestirsi per fare il bagno, non importa chi ci sia in giro.
— Quando hai dei dubbi, chiedi.
— Una buona idea. — Si alzò in piedi. — Me la immaginavo come un’anziana donna severa. Una Madre Coraggio. Invece è bellissima. — La seguì fino alla riva del fiume.
Oh, no, pensai. Derek aveva una pessima fama. Il Don Giovanni di San Francisco. L’Amante Interstellare. Aveva attraversato l’intera nave come una fiamma divoratrice. C’erano perfino voci su di lui e la Ivanova, sebbene trovassi assai improbabile una tale combinazione. Lui rifiutava di dire se le voci corrispondessero a verità, e certamente io non avevo la faccia tosta di domandarlo a lei.
Una sera, dopo che avevamo finito di fare l’amore, gli avevo chiesto il perché di quella promiscuità sessuale. Senso di colpa, mi aveva risposto.
"Fra la mia gente ci si sposa giovani. Ho avuto una moglie. Aveva forse tredici anni, era sottile come un giunco con lunghi capelli bruni. I suoi occhi erano azzurri. L’ho abbandonata quando ho lasciato la mia gente. Non la tradirò mai. Non mi sistemerò mai con una donna di fuori."
Nia era immersa nell’acqua fino alla vita e sguazzava con le braccia. Derek la chiamò. Non riuscii a capire che cosa le disse. Lei rispose. Incominciarono a parlare. Nia si avvicinò di più a riva. Grazie al cielo eravamo a metà estate. Il periodo dell’accoppiamento era trascorso. Non era assolutamente possibile che Nia si interessasse a Derek. Nonostante ciò decisi di andare a raggiungerli. Udii Nia che diceva: — La mia gente pensa che sia vergognoso andare in giro senza vestiti. Ma alle donne del villaggio di Nahusai piace nuotare. Si lavano spesso. Loro sostengono che la sola vergogna è stare nudi quando c’è un uomo. O anche un ragazzo, poiché costoro crescono e diventano uomini. Ma io faccio le cose a modo mio. — Disse quest’ultima frase in tono di sfida. — Non faccio attenzione alle opinioni delle donne anziane. Faccio quello che penso sia giusto.
Derek sorrise, poi fece il gesto dell’approvazione. Nia andò più al largo e incominciò a lavarsi la schiena.
Nel pomeriggio sul tardi lui le fece vedere come si usava una canna da pesca. Nia non pescò niente. Mangiammo carne essicata per cena. Giunse la notte. C’erano stelle cadenti.
— Compaiono in questo periodo dell’anno — spiegò Nia. — Noi le chiamiamo le Frecce dell’Estate.
Derek mise altra legna sul fuoco. Mi addormentai e sognai di lui. Eravamo in una delle cabine di ricreazione sulla nave. Le pareti erano di un lucido bianco giallognolo. Derek era nudo e rideva. Aveva il pene eretto. Si protendeva verso di me. Mi svegliai. Alla mia destra, a una certa distanza, Nia russava, e Derek era disteso dall’altra parte del fuoco. Sentivo il suo respiro lento e profondo. Restai distesa lì per un po’ a osservare il cielo notturno, poi tornai a dormire.
L’indomani mattina Derek andò a pescare. Come esca usò un insetto locale. Somigliava a un bruco: grasso e verde, con numerose zampe. C’erano centinaia di quelle creature lungo il fiume. Si nutrivano dell’erba enorme. I pesci si nutrivano di loro, e noi ci nutrivamo dei pesci.
— E in queso modo comprendiamo la grande catena dell’esistenza — osservò Derek quando ebbe finito l’ultimo pezzo di pesce.
Nia appariva perplessa. Derek aveva parlato in inglese.