Читаем Un milione di domani полностью

Barenboim guardò Pleeth, che stava giocherellando col suo sigaro d’oro, e poi di nuovo Carewe. — Adesso che ho chiarito la situazione, mi permetti di farti una domanda molto personale? Pensi che ne abbia il diritto?

— Certo, Hy. — Carewe deglutì. — Chiedi pure.

— Ottimo. Arrivo al punto. Tu hai quarant’anni, Willy, e sei ancora un maschio attivo… Quando pensi di farti disattivare?

La domanda colpì Carewe con un impatto tremendo. Lo centrò in pieno perché era del tutto inaspettata e perché penetrava fino al nucleo della sua ansietà nei confronti del proprio matrimonio, un’ansietà che cresceva da più di cinque anni, da quando il primo capello grigio era apparso sulle tempie di Athene. Cercò disperatamente le parole per rispondere, e gli si infiammarono le guance.

— Non… non ho ancora deciso una data precisa, Hy. Athene e io ne abbiamo parlato diverse volte, naturalmente, ma pensiamo tutt’e due di avere parecchio tempo a disposizione.

— Parecchio tempo! Mi sorprendi, Willy. Hai quarant’anni. Gli steroli non fanno favori a nessuno, e tu sai bene quanto me che l’accumulo di placche arteriosclerotiche è l’unico processo fisiologico che la biostasi non può far regredire.

— Ci sono gli anticoagulanti — ribatté subito Carewe, senza riflettere, come un pugile che debba schivare un diretto.

Barenboim non diede importanza alla risposta; però, scegliendo un’altra tattica, prese una scheda perforata e la inserì in un visore. — Questo è il tuo dossier, Willy. Vedo che… — Osservò lo schermo. — Tua moglie risulta ancora mortale, per il servizio sanitario statale. E, stando ai nostri dati, ha già trentasei anni. Perché ha aspettato così tanto?

— È una situazione difficile, per me. — Carewe respirò a fondo. — Athene è un tipo strano, in certe cose. Non… non…

— Non vuole diventare immortale finché non ti disattivi anche tu. È un dato che si ripete con più frequenza di quanto non si pensi, fra le coppie che hanno scelto il matrimonio singolo. Da un certo punto di vista non è troppo sorprendente, però… — Il sorriso di Barenboim era lo specchio di due secoli di tristezza. — Detto tra noi, Willy, per quanto tempo puoi permettere che vada avanti questa situazione?

— Io… La settimana prossima, Hy, sarà il decimo anniversario del nostro matrimonio.

Carewe, sbalordito, si mise ad ascoltare la propria voce, chiedendosi quali enormità avrebbe detto. — Avevo deciso che Athene e io trascorressimo una seconda luna di miele, per celebrare la ricorrenza. Dopo di che, mi sarei fatto disattivare.

Meraviglia e gratitudine si dipinsero sulla faccia di Barenboim; poi il direttore guardò Pleeth, che annuì e si agitò un attimo. Sembrava la caricatura della soddisfazione. — Non sai come sono contento di sapere che avevi già deciso, Willy. Non volevo assolutamente forzarti la mano. Volevo che tu agissi di tua spontanea volontà.

“Cosa mi sta succedendo?” Carewe lottò per impedirsi di toccare la barba, mentre quelli interrogativo gelido gli bruciava la mente. “Non avevo deciso di farmi disattivare il mese prossimo.”

— Willy — disse dolcemente Barenboim, — tu non sei uno sciocco. Finora, questa conversazione è andata avanti da sola… E tu te ne stai seduto lì tutto tranquillo, però ti stai chiedendo perché ti ho chiamato. Giusto?

Carewe annuì automaticamente. “Non posso farmi disattivare” pensò. “Athene mi ama, ma la perderei nel giro di un anno.”

— Adesso arrivo al punto. — Le parole di Barenboim, pensate e dette con tutta la maestria di chi ha vissuto tre volte il tempo di un’esistenza normale, riflettevano un’eccitazione improvvisa. Carewe si trovò in preda a una premonizione raggelante.

— Che cosa ne diresti di diventare il primo immortale nella storia dell’umanità ancora in grado di svolgere le sue funzioni di maschio?

Un’esplosione di immagini, sequenze casuali di parole, concetti, desideri, paure. La mente di Carewe partì per un viaggio tra infinità multiple, con stelle nere che volteggiavano su mari d’argento.

— Vedo che il colpo è stato alquanto duro, Willy. Respira un attimo, abituati all’idea. — Barenboim, con aria soddisfatto, si appoggiò all’indietro sulla poltrona e intrecciò le dita delle mani.

— Ma non è possibile — disse Carewe. — Tutti sanno… — Reagisci come reagiremmo noi, Willy. Non puoi accettare l’idea che l’”Ipotesi di Wogan” non è niente più che un’ipotesi. Dal punto di vista filosofico è molto pulito, molto elegante, supporre che un essere immortale non sia in grado di riprodurre la propria specie… Che appena entri in azione un composto biostatico, per caso o per precisa volontà, la natura si serva della sterilità maschile per mantenere l’equilibrio ecologico. Ma Wogan non era un po’ troppo presuntuoso, Willy? Non innalzava un fenomeno locale a livello di universale…

— Ci siete arrivati? — lo interruppe Carewe con voce rauca. Una parte del cervello gli ripeteva che tutte le case farmaceutiche del mondo tentavano da più di due secoli, senza sosta, di sintetizzare un bio-statico spermatollerante, però nessuno era ancora arrivato a tanto.

Перейти на страницу:

Похожие книги

Первый шаг
Первый шаг

"Первый шаг" – первая книга цикла "За горизонт" – взгляд за горизонт обыденности, в будущее человечества. Многие сотни лет мы живём и умираем на планете Земля. Многие сотни лет нас волнуют вопросы равенства и справедливости. Возможны ли они? Или это только мечта, которой не дано реализоваться в жёстких рамках инстинкта самосохранения? А что если сбудется? Когда мы ухватим мечту за хвост и рассмотрим повнимательнее, что мы увидим, окажется ли она именно тем, что все так жаждут? Книга рассказывает о судьбе мальчика в обществе, провозгласившем социальную справедливость основным законом. О его взрослении, о любви и ненависти, о тайне, которую он поклялся раскрыть, и о мечте, которая позволит человечеству сделать первый шаг за горизонт установленных канонов.

Сабина Янина

Фантастика / Научная Фантастика / Социально-психологическая фантастика / Социально-философская фантастика