Ford socchiuse le palpebre nel sole e vide l'aereo abbassarsi proprio nel punto in cui era scomparsa la pinna caudale.
«Si comincia», disse, più a se stesso che agli altri. «Buona caccia.»
Da cento metri d'altezza, il rimorchiatore sembrava un modellino costruito con cura. Invece i mammiferi marini sembravano ancora più grandi. Anawak vide diverse balene grigie nuotare tranquillamente appena sotto la superficie dell'acqua. I raggi del sole danzavano su quei corpi colossali. E benché fossero lunghi un quarto del
«Giù», disse.
Il DHC-2 si abbassò. Si diresse verso il banco e si avvicinò alla posizione in cui Lucy si era immersa. Anawak sperava che la balena grigia non stesse facendo il giro per mangiare, altrimenti avrebbero dovuto attendere a lungo. Ma probabilmente lì era troppo profondo. Le balene grigie si alimentavano in un unico modo, come le megattere. S'immergevano sul fondo e aravano tra i sedimenti, ingurgitando gli organismi del fondale marino: piccoli granchi, plancton e il loro piatto preferito, i nematodi. Gli enormi solchi di quelle orge di cibo percorrevano il fondale al largo di Vancouver Island, ma raramente quei giganti grigi andavano nelle acque più profonde.
«Tra poco ci siamo», disse il pilota. «Danny?»
Il tiratore scelto sorrise. Poi aprì il portellone laterale e lo ribaltò. Una folata d'aria fredda entrò nell'abitacolo e vorticò tra i capelli dei passeggeri. Il rumore divenne fortissimo. Alicia prese la balestra e la passò a Danny.
«Non avrà molto tempo», disse Anawak. Doveva parlare a voce molto alta per superare il crepitio del vento e il rumore del motore. «Quando Lucy emerge, ha solo pochi secondi per sparare la sonda.»
«A dire la verità, è più un problema vostro che mio», replicò Danny. Con l'arma nella mano destra, scivolò dal sedile finché non si trovò seduto per metà sulla sbarra sotto l'ala. «Pensate solo a portarmi più vicino.»
Sgranando gli occhi, Alicia scosse la testa. «Non posso guardare.»
«Che cosa?» chiese Anawak.
«Non può andare lì. Lo vedo già in acqua.»
«Non aver paura», rise il pilota. «I giovani possono fare questo e altro.»
L'idrovolante sfrecciò proprio sopra le onde, quasi alla stessa altezza del ponte del
«Volare in cerchio», gridò Anawak al pilota. «Molto stretto. Lucy riemergerà proprio dov'è sparita.»
Il DHC-2 virò di colpo e il mare sembrò rovesciarsi su di loro. Danny penzolava dalla sbarra come una scimmia, con una mano aggrappata al bordo del portellone e stringendo nell'altra la balestra carica. Sotto di loro si delineò la sagoma di una balena in emersione. Poi un dorso gigantesco, grigio e splendente, ruppe la superficie dell'acqua.
«Iuhu!» strillò Danny.
«Leon!» Era Ford alla radio. «Non è quella giusta. Lucy nuota più avanti, sulla nostra destra.»
«Maledizione!» sbottò Anawak.
Si era sbagliato. Evidentemente Lucy era fermamente decisa a non attenersi alle regole. «Danny! No.»
Il pilota smise di volare in cerchio e si abbassò ancora di più. Sotto di loro, le onde s'incalzavano. Si avvicinarono alla poppa del rimorchiatore. Per un momento sembrò che stessero volando dritti contro la svettante struttura del
«Rallentare», disse.
Il pilota obbedì, ma naturalmente erano ancora troppo veloci.
Ma Lucy non era scomparsa negli abissi. Il suo corpo imponente splendeva nella luce del sole.
«Sorpassare, girare, tornare indietro!»
Il pilota annuì. «E per favore non vomitate», aggiunse.
Piegò l'idrovolante con tale rapidità che esso sembrò reggersi sulla punta dell'ala. Attraverso il portellone aperto, si vedeva luccicare una parete verticale d'acqua, spaventosamente vicina. Alicia gridò, mentre Danny, con la balestra in mano, urlava per il divertimento.
Al confronto, un ottovolante era una passeggiata.
Per un momento, Anawak percepì tutto come al rallentatore. Non avrebbe mai creduto che un idrovolante potesse ruotare come un compasso, come se la punta di un ala fosse l'ago. Ma il velivolo descrisse un semicerchio perfetto e subito dopo si rimise in. orizzontale.
Rombando, l'idrovolante puntò sulla balena e sul
Trattenendo il respiro, Ford osservava l'idrovolante che si raddrizzava dopo quella virata da far rizzare i capelli. I pattini sfioravano quasi l'acqua. Ricordava vagamente che la Tofino Air impiegava anche un ex pilota della Canadian Air Force. Adesso sapeva chi era.