«È una follia», ribatté Vanderbilt. «Io non ho detto che ha senso, ma che è utile. Presti attenzione al fatto che finora il Mediterraneo è stato risparmiato e quindi anche la rotta dal golfo Persico a Gibilterra. Invece, i vermi li troviamo là dove l'Occidente e il Sudamerica vogliono prendere il petrolio.»
«I vermi sono comparsi anche sulla costa nordorientale degli Stati Uniti», disse Johanson. «Uno tsunami delle dimensioni di quello europeo spazza via dal mercato la clientela dei suoi terroristi del business.»
«Dottor Johanson…» Vanderbilt sorrise. «Lei è uno scienziato. Nella scienza si è alla costante ricerca della logica. La CIA è da un pezzo che non la cerca più. Le leggi di natura devono essere logiche. Gli uomini no. Da decenni pende sulla nostra testa la spada di Damocle di una guerra atomica, e tutti sanno che potrebbe far sparire la nostra amata umanità. Quelli che ricattano il mondo e i pazzi da film di James Bond ci sono, dottor Johanson, solo che la realtà non prevede nessun James Bond. Nel 1991, quando Saddam Hussein diede fuoco ai pozzi petroliferi del Kuwait, la sua gente gli disse che avrebbe potuto provocare un inverno nucleare della durata di anni o addirittura di decenni. Quelle persone avevano torto. Ma questo ha impedito a Saddam di farlo? Un'altra cosa: chieda ai suoi colleghi di Kiel. Che cosa succederebbe davvero se tutto il metano marino si disperdesse nell'atmosfera? Su questo si possono fare solo speculazioni. In ogni caso, ci sarebbe da temere una crescita del livello del mare, l'Europa scomparirebbe, perché il Belgio, l'Olanda e la Germania settentrionale si trasformerebbero in una zona per gli sport acquatici. Al contrario, i deserti del Vicino e del Medio Oriente potrebbero improvvisamente fiorire e prosperare. Con qualche tsunami non si distruggerebbe l'umanità, resterebbe comunque gente a sufficienza per comprare il petrolio arabo. E forse tutto questo terrore non porterebbe alla fine dell'umanità, ma a un indebolimento dell'Occidente e dei Paesi dell'Est Asiatico e quindi a una ridistribuzione dei rapporti di forza, e senza bisogno di una guerra. In un modo o nell'altro, il pianeta ce la farà, vuole scommettere? Le dico che il terrore viene dal mare, ma la causa è da cercare sulla Terra.»