«Il dottor Anawak ha descritto un organismo luminoso», riprese Vanderbilt. «Non siamo riusciti a trovare un organismo di quel genere nelle escrescenze della
John Ford e Sue Oliviera sollevarono contemporaneamente la testa. Poi Sue, con la sua voce profonda, disse: «La sostanza nel cervello delle balene e quella sotto la nave sono identiche, fin qui è giusto. Ma il materiale del cervello è nettamente più leggero. Le cellule sembrano meno coese».
«Ho già sentito che le opinioni sulla gelatina divergono», la interruppe Vanderbilt. «Signori, questo è un problema vostro. Da parte mia, posso dire che abbiamo isolato la
Vanderbilt mostrò il filmato del branco di Lucy.
«Sembra che questi lampi non feriscano né tantomeno spaventino le balene. Evidentemente la nuvola influenza il loro comportamento. Nel suo centro potrebbe nascondersi qualcosa che stimola la sostanza nella testa delle balene e forse addirittura la inietta. Ora facciamo un passo avanti e supponiamo che questi tentacoli non solo iniettino la gelatina, ma
Vanderbilt mostrò di nuovo il filmato e stavolta, nel bordo inferiore dello schermo, comparve un analizzatore di spettro. Si vedevano forti oscillazioni di frequenza.
«L'URA è un ragazzo dotato di talento. Poco prima che si manifestasse la nuvola, i suoi idrofoni hanno registrato dei suoni. Noi non sentiamo niente, perché non siamo balene, ma poveri ometti con le orecchie ricoperte di colla. Tuttavia ultrasuoni e infrasuoni possono diventare udibili se si ha l'asso nella manica. Come i nostri sorprendenti colleghi del SOSUS.»
Anawak drizzò le orecchie. Conosceva il SOSUS. Ci aveva lavorato molte volte. La NOAA — la National Oceanic and Atmospheric Administration — gestiva una serie di progetti che riguardavano la registrazione e l'analisi dei fenomeni acustici subacquei. Tutti insieme rientravano nel termine generico di Acoustic Monitoring Project. Lo strumento che la NOAA utilizzava per captare i suoni sottomarini era un relitto della Guerra Fredda. SOSUS era l'acronimo di Sound Surveillance System, una rete d'idrofoni molto sensibili che la Marina americana aveva installato nel corso degli anni '60 in tutti i mari, per poter seguire le missioni dei sommergibili sovietici. Dal 1991, quando la Guerra Fredda era finita, col crollo dell'Unione Sovietica, anche ai ricercatori civili della NOAA era stato consentito di analizzare i dati del sistema.