Sull'
Imbarazzata, si avvicinò al bordo della piscina, si diede una spinta e fece un tuffo elegante. Si muoveva appena sotto la superficie, con le braccia tese in avanti, e sentì Anawak che la seguiva.
Immergersi e fare l'amore. Sott'acqua.
Fondersi…
Improvvisamente le venne un idea.
Era ridicolmente semplice e purtroppo anche piuttosto crudele. Se avesse funzionato, però, sarebbe stata davvero brillante. Poteva portare al ritiro pacifico degli yrr o quantomeno spingerli a ripensare alle loro azioni.
Ma era davvero un'idea brillante?
Toccò con le dita le mattonelle delle pareti. Riemerse e si tolse l'acqua dagli occhi. Un attimo dopo, quel pensiero le sembrò soltanto volgare. Poi dispiegò nuovamente il suo fascino ammaliante. A ogni metro che Anawak percorreva, nuotando verso di lei, diventava sempre più indecisa. E quando lui fu quasi vicino a lei, l'idea le sembrò ripugnante.
Doveva dormirci sopra.
Improvvisamente Anawak le fu molto vicino.
Karen si schiacciò contro il bordo della piscina. La sua cassa toracica si alzava e abbassava. Il suo cuore batteva come allora, quand'era rimasta sospesa nell'acqua del canale… Quella sensazione di vertigine e il martellio violento del cuore che sembrava dire: «Ora… ora… ora».
Si sentì sfiorare all'altezza della vita e aprì le labbra.
Paura!
«Sembra che Sigur stia meglio.» Le parole le uscirono come se lei stesse sputando un rospo.
Negli occhi di Anawak comparve un'ombra di delusione. Si allontano un po' da lei, si strizzò i capelli bagnati e sorrise. «Sì, uno strano incidente.»
Sigur avrebbe un problema?
«Quale problema?» chiese Anawak.
«Ha visto qualcosa. O, meglio, dice di aver visto qualcosa. Per come la racconta, io gli credo, ma allora la questione sarebbe di tale importanza che… Ascoltami.»
Sala di controllo
Seduta davanti al monitor, Judith Li stava ascoltando Karen Weaver che raccontava ad Anawak i dubbi di Johanson.
Il contenuto della conversazione la divertiva meno. Quell'idiota di Rubin aveva messo a rischio l'intera missione. Potevano soltanto sperare che Johanson non ricordasse quello che la droga avrebbe dovuto eliminare dalle sue circonvoluzioni cerebrali. Ora della questione si occupavano anche Karen Weaver e Leon Anawak!
«Dobbiamo abituarci all'idea che Rubin dovrà saltare», disse a Vanderbilt.
L'uomo della CIA se ne stava in piedi alle sue spalle, con in mano una tazza di caffè. Erano soli. Peak si trovava nel ponte a pozzo per portare a termine le operazioni di sgombero e per controllare le condizioni dell'equipaggiamento per le immersioni.
«E poi cosa facciamo?»
«Ci sono alcune chiare opzioni.»
«Ma non siamo ancora così avanti da poterle usare, mia cara Judy. Rubin non è ancora così avanti. Naturalmente sarebbe molto meglio se non dovessimo farlo.»
«Che succede, Jack? Scrupoli?»
«Solo calma. Questo maledetto piano può anche essere il suo, però a me spetta la garanzia della sua riuscita. Può essere certa che i miei scrupoli si muovono in una sfera di compatibilità.» Ridacchiò. «In fondo, c'è il rischio di perdere la reputazione.»