Il secondo subacqueo sollevò il pollice e tutti e tre salirono lentamente verso la superficie. Benché l'acqua rimanesse torbida anche negli ultimi metri, il chiarore aumentava. Poi, improvvisamente, tutto riprese forma e colore. Anawak socchiuse le palpebre nella luce del sole. Si tolse la maschera, felice di respirare l'aria fresca.
Sul molo c'erano Roberts e gli altri.
«Che c'è la sotto?» Il manager si chinò in avanti. «Avete trovato qualcosa?»
Anawak tossì e sputò l'acqua del porto. «Può ben dirlo!»
Erano radunati nei pressi del furgone. D'accordo coi sommozzatori, Anawak si era assunto il ruolo di portavoce.
«Mitili che bloccano un timone?» chiese Roberts, incredulo.
«Sì. Cozze zebrate.»
«Santo cielo, come può succedere una cosa del genere?»
«Bella domanda.» Anawak aprì il contenitore dei campioni che teneva alla cintura e, con cautela, fece scivolare i pezzi di gelatina in un altro contenitore pieno di acqua marina. Le condizioni del tessuto lo preoccupavano. Sembrava che la decomposizione fosse già iniziata. «Posso solo fare supposizioni, ma i fatti dovrebbero essersi svolti così: il timoniere gira il timone di cinque gradi. Ma il timone non si muove, perché è bloccato dalle cozze che vi si sono aggrappate. In fondo, non è così difficile bloccare un timone, e questo lo sa meglio di me. Solo che non accade praticamente mai. Lo sa anche il timoniere, e per questo non gli passa neppure per la testa che qualcosa possa aver bloccato il timone. Pensa di averlo girato meno di quanto crede, quindi lo gira ancora, ma il timone non si muove. In effetti il motore del timone sta lavorando a pieno regime, cercando di rispondere al comando. Infine il timoniere lo ruota del tutto e finalmente la pala si libera. Mentre gira, le cozze si frantumano, ma non si staccano. Il pastone di mitili blocca il timone, esattamente come la sabbia in un ingranaggio. Si grippa e non torna più indietro.» Si scostò i capelli bagnati dalla fronte e guardò Roberts. «Ma la cosa inquietante non è questa.»
«C'è dell'altro?»
«Le prese a mare sono libere, però l'elica è completamente ricoperta di mitili. Non ho idea di come questa massa si sia potuta attaccare alla nave, ma una cosa si può affermare con certezza: contro un'elica in movimento si sarebbe rotta la conchiglia anche del più coriaceo dei molluschi. Quindi o gli animali si sono attaccati in Giappone — cosa che mi sorprenderebbe, dato che, fino a duecento miglia marine dal Canada, il timone ha funzionato perfettamente — oppure sono arrivate non appena sono state spente le macchine.»
«Vuol dire che hanno colpito la nave in mare aperto?»
«Sarebbe meglio dire aggredito», spiegò Anawak. «Cerco d'immaginare cos'è successo. Un gigantesco banco di mitili si attacca al timone. Quando la pala si blocca, la nave s'inclina. Pochi minuti dopo, si fermano le macchine e l'elica. Continuano ad arrivare altre cozze, si attaccano al timone per, diciamo così, cementare il blocco, poi raggiungono l'elica e il resto dello scafo.»
«Come hanno fatto ad arrivare lì tonnellate di mitili?» chiese Roberts, guardandosi intorno, disperato. «In mezzo all'oceano!»
«Perché le balene allontanano i rimorchiatori e saltano sulle gomene? È stato lei a iniziare con le storie bizzarre, non io.»
«Sì, ma…» Roberts si mordicchiò il labbro inferiore. «Succede tutto contemporaneamente. Sembra quasi che ci sia un legame. Però non ha senso. Mitili e balene.»
Anawak esitò. «Quand'è stato controllato l'ultima volta lo scafo della
«Ci sono controlli costanti. E la
«Là sotto c'è ben più che qualche crostaceo balano.» Anawak si fermò, lo sguardo fisso nel vuoto. «Ma ha ragione! Quella roba non poteva essere lì. È come se la
«Quale cosa?»
Anawak raccontò dell'essere uscito dalla montagna di mitili. Mentre parlava, gli sembrava di rivivere la scena. Lo shock, la testa battuta contro la chiglia… Gli rimbombava ancora. Aveva visto le stelle…
No, erano lampi di luce.
Improvvisamente si rese conto che il lampo non era stato nella sua testa, ma nell'acqua.
Quella cosa aveva lampeggiato.
Rimase letteralmente senza parole. Si dimenticò di continuare il suo rapporto perché aveva compreso che quell'essere era luminescente. Se era così, probabilmente arrivava dalle profondità abissali. Quindi era difficile che si fosse aggrappato allo scafo della
«Dottor Anawak?»
Anawak riportò lo sguardo su Roberts.