La
Ma non per un attacco.
Anawak sentì che i motori erano stati azionati. Sotto la violenza dei corpi in caduta, la nave si era minacciosamente inclinata di lato. Su entrambi i ponti di osservazione regnava un panico indescrivibile. Tutti i vetri erano andati in frantumi. Si levavano grida ovunque, le persone s'intralciavano a vicenda senza rendersene conto. La
I pensieri di Anawak correvano all'impazzata. Probabilmente lo scafo si era già squarciato in alcuni punti. Doveva fare qualcosa. Forse poteva allontanare gli animali.
Portò la mano sulla leva del gas.
Nello stesso istante, grida altissime squarciarono l'aria. Non arrivavano dalla
La scena aveva qualcosa di surreale. Proprio sopra la barca degli animalisti si levava il gigantesco corpo di una megattera. Sembrava quasi non avere peso: un essere di monumentale bellezza, con la bocca incrostata, tesa verso le nuvole, che se ne stava lì, a dieci-dodici metri sopra le teste degli uomini. Per un attimo che sembrò eterno, l'animale rimase sospeso, girandosi lentamente su se stesso e muovendo le gigantesche pinne, come se facesse dei cenni.
Anawak scrutò quel gigante. Non aveva mai visto nulla di così terribile e magnifico al contempo. Jack Greywolf, gli uomini sul
«Mio Dio», sussurrò Anawak.
Il corpo della megattera si abbassò, come al rallentatore, e la sua ombra si allungò sulla barca rossa degli ambientalisti. Cresceva sopra la prua del
Anawak diede gas e lo zodiac balzò in avanti. Anche la barca di Greywolf aveva fatto una partenza lampo, ma la sua direzione era sbagliata ed essa sbandò verso Anawak. Si scontrarono. Anawak fu sbalzato all'indietro, ma riuscì a vedere che un compagno di Greywolf era caduto in mare e che lo stesso Greywolf aveva perso l'equilibrio. Poi la barca degli attivisti proseguì veloce nella direzione opposta, mentre il suo gommone si diresse a tutto gas verso il
Quella davanti ai suoi occhi era una scena incredibile. Della barca degli ambientalisti erano rimasti solo relitti. Il
Con cautela, per non ferire nessuno, Anawak guidò il gommone verso la gente in mare. Intanto, sulla frequenza 98, comunicò la propria posizione. «Problemi», disse poi, ansimando. «Probabilmente dei morti.»
Tutte le imbarcazioni avrebbero ricevuto la richiesta d'aiuto. Non aveva tempo per spiegare cos'era successo. A bordo del
«Leon!»