Davie era stato bombardato da accuse, insinuazioni e minacce da parte dei passeggeri. Nel frattempo era comparso Roddy Walker, il fidanzato di Susan, e si era messo a urlare che avrebbe citato in tribunale il responsabile della stazione. Sembrava che a nessuno interessasse chi fosse il vero responsabile dell'accaduto e la spiegazione più semplice — senza motivo, i cetacei avevano aggredito gli esseri umani — non fu accettata quasi da nessuno. Le balene non facevano cose del genere. Le balene erano pacifiche. Le balene erano meglio degli uomini. Alcuni, a Tofino, arrivarono a incolpare i whale watcher, come se fossero stati loro a uccidere a sangue freddo i passeggeri del
Erano riusciti a riportare a casa la maggior parte dell'equipaggio e dei passeggeri. In molti avevano ringraziato Anawak e Shoemaker, ma il vero eroe era Greywolf. Riusciva a essere ovunque contemporaneamente: parlava, ascoltava, organizzava e si offriva di accompagnare personalmente con l'ambulanza. Agli occhi di Anawak, quella specie di Madre Teresa alta due metri offriva uno spettacolo disgustoso. Imprecò tra i denti, ma non aveva tempo per occuparsi di Greywolf. Sentiva che la situazione gli stava sfuggendo di mano.
Certo, Greywolf aveva rischiato la vita, e loro avrebbero dovuto ringraziarlo in ginocchio. Ma Anawak non ne aveva la minima voglia: quell'improvvisa esplosione di altruismo era molto sospetta. L'impegno di Greywolf per i passeggeri della
Non poteva desiderare un palcoscenico migliore.
Anawak sentì crescere la rabbia. Di pessimo umore, tornò nella stazione deserta. Bisognava scoprire la causa del comportamento degli animali! Rammentò la vicenda della
Gli rispose la segretaria di Roberts. Il managing director era in riunione e non poteva essere disturbato. Anawak spiegò il suo ruolo nell'ispezione della
Anawak esitò. Roberts gli aveva promesso il rapporto in via riservata e lui non intendeva metterlo in difficoltà. Forse era meglio non menzionare quell'accordo. Poi gli venne in mente una cosa. «Si tratta dei mitili che erano attaccati alla poppa della
«Di rifornimenti?»
«Di altri campioni. Presumo che nel frattempo la
«Sì, certo», disse la segretaria in tono meravigliato.
«Ora dov'è la nave?» chiese Anawak.
«Nel bacino di carenaggio.» Fece una pausa. «Riferirò a Mister Roberts che è urgente. Dove dobbiamo mandare i campioni?»
«All'istituto. All'attenzione della dottoressa Sue Oliviera. Grazie, lei è molto gentile.»
«Mister Roberts la chiamerà appena possibile.» Poi la donna riagganciò.
Improvvisamente le ginocchia di Anawak si misero a tremare. La tensione delle ore precedenti stava lasciando il posto allo sfinimento. Si appoggiò al banco e chiuse gli occhi. Quando li riaprì, vide davanti a sé Alicia. «Che ci fai qui?» le chiese seccamente.
Lei scrollò le spalle. «Sto bene. Non devo farmi visitare.»
«E invece devi. Sei caduta in acqua e da queste parti l'acqua è dannatamente fredda. Va' all'ambulanza prima che ci accusino di averti fatto venire un raffreddore.»
«Ehi!» Lo fulminò con un'occhiata. «Io non ti ho fatto niente, è chiaro?»
Anawak si staccò dal bancone, le girò le spalle e si avvicinò alla finestra posteriore. Il