Tutti i calchi arrancarono dietro la barca del rimorchio, ove in gran confusione padron Nino Mo veniva intanto ragguagliato su quel miracoloso ritorno della moglie rediviva, che tre anni addietro, nel recarsi a Tunisi a visitare la madre moribonda, tutti ritenevano fosse perita nel naufragio del vaporetto insieme con gli altri passeggeri; – e invece, no, no, non era perita – un giorno e una notte era stata in acqua – affidata a una tavola – poi salvata, raccolta da un piroscafo russo che si recava in America – ma pazza – dal terrore – e due anni e otto mesi era stata pazza in America – a New York, in un manicomio – poi guarita aveva ottenuto il rimpatrio dal Consolato, e da tre giorni era in paese, arrivata da Genova.
Padron Nino Mo, a queste notizie che gli grandinavano da tutte le parti
(Padron Nino Mo, a queste notizie che gli grandinavano da tutte le parti, stordito, batteva di continuo le palpebre su i piccoli occhi strabi; a tratti la palpebra manca gli restava chiusa, come tirata; e tutto il volto gli fremeva, convulso, quasi pinzato da spilli.
Il grido di uno dei calchi
(крик с одной из лодок) e le risa sguajate da cui questo grido fu accolto (и развязный хохот, которым был принят этот крик):