— Uh… Giovane Signora, non dovreste interrompere chi è più anziano di voi. Ma per rispondere alla vostra domanda: com’è possibile che la Democrazia Umana valga anche per creature che non sono Umane? Vi aspettate forse che un gatto voti? O che voti un Vma Ford? Parlate.
— No, però…
— Eccoci qua. Tutti sono uguali e Tutti votano. Però bisogna pur tracciare il confine da qualche parte. Adesso chiudete il becco, accidentaccio, e smettetela di interrompere chi è più anziano di voi. Georges, quello che hai fatto oggi… Cioè, se quel bastardo avesse davvero voluto attentare alla mia vita, il che non è, e non dimenticarlo mai… Non avresti potuto comportarti in maniera più consona a tutte le Eroiche Tradizioni della Nostra Grande Confederazione Californiana. Tu Mi Rendi Fiero!
Tumbril si alzò, abbandonò la scrivania, incrociò le mani dietro la schiena e cominciò a passeggiare; e io scoprii perché mi era parso più alto lì che all’aperto.
Doveva usare una specie di seggiolone, o forse aveva una piattaforma sotto il suo scranno. Così, al naturale, mi arrivava all’incirca alla spalla. Passeggiando in su e in giù, rifletté ad alta voce. — Georges, c’è sempre un posto nella famiglia dei miei funzionari per un uomo col coraggio che tu hai dimostrato. Chi lo sa?
Per un attimo restò a capo chino, in riverente adorazione di qualcosa. — Uno dei Prezzi del Privilegio di Servire — disse in tono solenne. — Ma un Prezzo che, con Tutta Umiltà, bisogna essere pronti a pagare Serenamente. Dimmi, Georges, se ti si chiedesse di compiere l’Estremo Sacrificio perché il Primo Cittadino del Tuo Paese possa vivere, esiteresti?
— Mi sembra molto improbabile — rispose Georges.
—
— Be’, quando voto, e non accade spesso, di solito voto
— Che diavolo stai dicendo?
—
16
Cinque minuti più tardi eravamo di nuovo in strada. Per qualche teso momento era parso che fossimo destinati a essere impiccati o fucilati o per lo meno chiusi per l’eternità nei loro sotterranei più profondi, per il crimine di non essere californiani. Ma una decisione più prudente prevalse quando il primo capoccione legale di Warwhoop convinse il Capo che era meglio lasciarci andare anziché rischiare un processo, anche a porte chiuse: il console generale del Québec poteva collaborare, ma comperare il suo intero staff sarebbe stato orribilmente costoso.
Il capoccione legale non lo disse esattamente in questo modo, ma non sapeva che lo stavo ascoltando; non avevo parlato del mio udito super nemmeno con Georges. Il primo consigliere del Capo mormorò qualcosa sulle rogne che abbiamo avuto con quella piccola bambola messicana dopo che tutti gli altri messicani sono venuti a sapere la storia. Non possiamo permetterci un altro casino del genere. Stacci attento, Capo; quelli sono terribili coi piccoletti.
Così alla fine uscimmo dal palazzo e arrivammo alla sede centrale della MasterCard in California, quarantacinque minuti più tardi; e perdemmo altri dieci minuti per sbarazzarci delle rispettive
Georges aveva un aspetto molto migliore senza il rossetto. Si era anche passato acqua sui capelli, per sgonfiarli. Rimisi quel foulard sgargiante nella sacca. Lui mi disse: — Temo sia stata una mossa idiota camuffarci a quel modo.
Mi guardai attorno: nessuno nelle vicinanze, e col frastuono dei servizi igienici e dell’aria condizionata… — Io non credo, Georges. Penso che in sei settimane potresti diventare un vero professionista.
— Un professionista di che tipo?
— Un Pinkerton, magari. Oppure… — Arrivò qualcuno. — Ne discutiamo poi. Comunque ci abbiamo guadagnato due biglietti della lotteria.