Mi alzai. — Posso versare io?
— Grazie, Friday. Sì. — Lasciò il tavolo, tornò al suo posto dietro la scrivania. Presi io il comando delle operazioni, il che mi permise di girargli la schiena; e ne avevo proprio bisogno.
Non c’è motivo di provare shock quando uno storpio decide di sostituire ai bastoni una sedia a rotelle motorizzata; è semplice efficienza. Però quello storpio era
Dopo avergli servito il tè (latte tiepido, due zollette) ed essermi versata il mio, tornai a sedere, ricomposta. Boss usa la tecnologia più recente e i modi di fare più antichi. Che io sappia, non ha mai chiesto a una donna di servirlo, ma se una donna è presente e si offre di versargli il tè, è certo che lui accetterà nel modo più cordiale e trasformerà l’episodio in una piccola cerimonia.
Chiacchierò di altre faccende finché non terminammo una tazza a testa. Gli riempii un’altra tazza, non ne presi una seconda; e lui ricominciò a parlare di lavoro. — Friday, hai cambiato nomi e carte di credito così spesso che siamo sempre rimasti un soffio dietro di te. Forse non ti avremmo raggiunta a Vicksburg se i tuoi spostamenti non ci avessero fatto intuire qualcosa dei tuoi piani. E per quanto io non abbia l’abitudine di interferire coi miei agenti, anche quelli più strettamente sorvegliati, probabilmente avrei deciso di impedirti di risalire il fiume… Sapevo che la nostra spedizione era condannata in partenza…
— Boss, cos’era quella spedizione? Non ho mai creduto alle loro frottole mielose.
— Un colpo di stato. Molto goffo. L’Impero ha avuto tre presidenti in due settimane… e quello attuale è malconcio come gli altri e non ha grandi probabilità di sopravvivere. Friday, per la mia attività una tirannia ben retta è una base migliore di qualunque forma di libero governo. Ma una tirannia ben retta è quasi rara quanto una democrazia efficiente. Per riassumere: a Vicksburg ci sei sfuggita perché ti sei mossa senza esitazioni. Eri a bordo di quella nave militare da operetta ed eri partita prima ancora che il nostro agente di Vicksburg sapesse che ti eri arruolata. Ero molto stizzito con lui. Al punto che non l’ho ancora punito. Devo aspettare.
— Non c’è ragione di punirlo, Boss. Ho agito in fretta. Avrebbe potuto tenere il mio ritmo solo se fosse arrivato a respirarmi sul collo, ed è una cosa di cui mi accorgo sempre e che provvedo a eliminare.
— Sì, sì, conosco le tue tecniche. Ma capirai anche tu che mi sono parecchio irritato quando mi è stato riferito che il nostro uomo a Vicksburg ti aveva avuto direttamente sotto gli occhi… E ventiquattr’ore più tardi ha comunicato la tua morte.
— Forse sì, forse no. Tempo addietro, a Nairobi un uomo mi ha tallonata troppo da vicino. Mi ha respirato sul collo, ed è stato il suo ultimo respiro. Se mi fai pedinare un’altra volta, sarà meglio che tu metta in guardia i tuoi agenti.
— Di solito non ti metto nessuno alle costole, Friday. Con te funzionano meglio i punti di controllo. Fortunatamente per tutti noi, non sei rimasta fra i defunti. I terminali dei miei contatti a Saint Louis sono tutti sorvegliati dal governo, ma servono ancora a qualcosa. Quando hai tentato per tre volte di presentarti a rapporto e non sei mai stata presa, l’ho saputo immediatamente e ho dedotto che dovevi essere tu. Ne ho avuto la certezza dopo il tuo arrivo a Fargo.
— Chi era dei tuoi a Fargo? L’artista dei documenti falsi?
Boss finse di non aver sentito. — Friday, devo tornare al lavoro. Completa il rapporto. E sii succinta.
— Sì, signore. Ho lasciato l’imbarcazione appena siamo entrati nell’Impero, sono arrivata a Saint Louis, ho scoperto che nessuno dei codici funzionava più, me ne sono andata, ho fatto un salto a Fargo come sai, sono penetrata nel Canada Britannico ventisei chilometri a est di Pembina, sono passata a Vancouver e poi a Bellingham, e in giornata mi sono presentata a rapporto.
— Problemi?
— No, signore.
— Nuovi sviluppi interessanti dal punto di vista funzionale?
— No, signore.
— Appena avrai tempo, registra un rapporto completo per il nostro staff d’analisti. Sei libera di censurare i fatti che non ritieni opportuno divulgare. Ti convocherò di nuovo nel giro delle prossime due o tre settimane. Domattina cominci la scuola. Alle zero nove zero zero.
— Non grugnire. Non si addice a una bella ragazza. Friday, il tuo lavoro è sempre stato soddisfacente, ma è ora che tu inizi la tua vera professione. Forse dovrei dire la tua vera professione a questo stadio. La tua ignoranza è abissale. Modificheremo la situazione. Domattina alle nove.
— Sì, signore. — (Io ignorante, eh? Vecchio bastardo presuntuoso. Dio com’ero contenta di vederlo. Ma quella sedia a rotelle mi rodeva il fegato.)
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