— Spegni quella cosa! — esclamò d'un tratto Fred, seccamente. — Avanti, spegnila! "Spegnila"!
Walton si girò. Suo fratello aveva chiuso gli occhi e se li copriva addirittura con le mani.
— L'hai spenta? — chiese Fred. — Dimmelo!
Stringendosi nelle spalle, Walton annullò il segnale e le luci si spensero.
— Puoi aprire gli occhi, adesso. È spenta. — Cautamente, Fred aprì gli occhi.
— Non tentare uno dei tuoi fantastici trucchi con me, Roy!
— Trucchi? — domandò Walton, con aria innocente. — Quali trucchi? Si tratta di un semplice motivo decorativo, ecco tutto… e molto bello, anche. Una specie dei caleidovortici che si vedono alla televisione.
Fred scosse il capo.
— Non è la stessa cosa. Come faccio a sapere che non si tratta di una specie di ipnoschermo? Come faccio a sapere quel che possono fare le luci?
Walton si rese conto che suo fratello non conosceva i caleidoscopi murali.
— È perfettamente innocuo — disse. — Ma se non vuoi che lo tenga acceso, possiamo farne benissimo senza, che ne dici?
— Bene. Così mi piace.
Walton notò che la fredda sicurezza di Fred pareva lievemente scossa. Suo fratello aveva commesso un errore tattico, insistendo nel pretendere di tenere quel colloquio nel Club, dove Walton aveva il gioco in mano.
— Posso di nuovo chiederti il motivo di questo colloquio? — disse Walton.
— Esistono persone — disse Fred lentamente — che si oppongono all'intero principio del controllo della popolazione.
— Me ne rendo conto. Alcune di queste persone fanno parte di questo stesso Club.
— Esatto. Alcune. Le persone che dico io sono i possidenti terrieri, quelli tanto fortunati da poter restare ancora legati alla terra e alla casa. Il gentiluomo che possiede cento acri di terra nel Mato Grosso, per esempio; il ricco possidente della Liberia; l'uomo che possiede le ultime piantagioni e cura il traffico della gomma in qualche piccola isola dell'Indonesia. Questa gente, insomma, e altri simili. Costoro, Roy, non considerano con molta simpatia il Piano. Lo spostamento della popolazione da una regione all'altra non è per loro motivo di grande allegria. Sanno benissimo che prima o poi il tuo Piano verrà a sapere della loro esistenza, e li sottoporrà al controllo… Per esempio, installando cento cinesi in una proprietà privata, o usando un fiume privato per una turbina nucleare. Dovrai ammettere che, se costoro non amano il tuo lavoro, la cosa è comprensibile.
— È comprensibile, certo, com'è comprensibile il risentimento di tutti nei confronti del Piano — disse Walton.
— Neppure a me piace. Ne hai avuto la prova due giorni or sono. A nessuno piace rinunciare ai propri privilegi.
— Allora capisci bene il mio punto di vista. Ci sono almeno cento di queste persone che sono in stretto contatto tra loro…
— "Che cosa hai detto"?
— Ah, sì — disse Fred. — Una lega. Una congiura, potremmo quasi chiamarla. Un lavoro che si svolge nell'ombra.
— Sì?
— Io lavoro per loro — disse Fred.
Walton aspettò qualche istante, perché la notizia gli entrasse bene in testa.
— Tu sei un dipendente di Poppy — disse. — Vorresti dire che, oltre a essere un dipendente di Poppy, sei anche legato a un gruppo che cerca di abbattere, o per lo meno danneggiare, Poppy?
Fred sorrise, con orgoglio.
— È proprio la mia posizione, precisa. Ci vuole una notevole capacità di divisione della propria mente. Credo di cavarmela piuttosto bene.
Incredulo, Walton disse: — Da quanto tempo va avanti la cosa?
— Da quando sono entrato a Poppy. Questo gruppo di cui ti parlo è più antico di Poppy. Ha combattuto il Piano fin dall'inizio, usando tutti i mezzi disponibili, e ha perduto. Adesso sta lavorando dal fondo e cerca di salire in alto, cerca di rovinare tutto prima che tu ti faccia furbo e decida di confiscare le loro proprietà, come potresti fare legalmente, con il tuo nuovo incarico.
— E adesso che mi hai informato dell'esistenza di questo gruppo — disse Walton — puoi stare sicuro che sarà la prima cosa che io farò. La seconda cosa… bene, ordinerò agli uomini della sicurezza di scoprire i nomi dei componenti della congiura, e di scoprire se esistono gli estremi di un vero e proprio complotto per sovvertire l'ordine costituito. Se otterrò le prove di quanto dici, manderò tutti i congiurati in galera. E la terza cosa che farò sarà sbatterti fuori da Poppy.
Fred scosse il capo.
— Non farai nessuna di queste cose, Roy. Perché, vedi, non puoi farle.
— Perché?
Fred sorrise.
— Conosco una cosa, sul tuo conto, che se si venisse a sapere in giro non ti gioverebbe molto. No, non ti gioverebbe affatto, e ti potrebbe fare anzi un bel po' di male. Una cosa, diciamo, che ti farebbe cadere dalla tua altissima posizione in un batter d'occhio. Sai, cose che succedono. Chi troppo in alto sale…
Walton fissò suo fratello, cercando di mantenere la sua espressione impenetrabile.