Читаем Padrone della vita, padrone della morte полностью

— E lei desidera che noi roviniamo un uomo in base alla sua parola, direttore Walton? — Martinez scosse ostinatamente il capo. — Temo di non poter essere d'accordo. Naturalmente, se lei vuole seguire i normali canali burocratici, può chiedere per fondati motivi un cambiamento di personale in questo distretto. Ma non vedo come altrimenti…

— Sellors se ne deve andare — disse Walton. — Ci sono troppe falle nella nostra organizzazione. Avremo bisogno di un uomo nuovo qui, immediatamente, e io voglio che sia lei a controllarlo personalmente, e con estrema cura.

Martinez si alzò. Le narici dell'ometto vibrarono minacciosamente.

— Rifiuto tassativamente di farlo. La sicurezza è estranea ai capricci e alle fantasie. Se io esonerassi Sellors, farei perdere la fiducia che gli uomini della Sicurezza provano nei confronti dell'organizzazione.

— D'accordo — sospirò Walton. — Sellors rimane. Però farò richiesta di un trasferimento.

— Farò in modo che sia respinta. Io posso garantire personalmente l'assoluta competenza di Sellors — disse seccamente Martinez. — Poppy è in ottime mani, signor Walton. La prego di convincersene.

Martinez se ne andò. Walton fissò rabbiosamente la figura dell'ometto che si allontanava. Sapeva che Martinez era onesto… Ma il capo della sicurezza era un uomo testardo, e piuttosto che ammettere una falla nel sistema di sicurezza che lui stesso aveva organizzato, Martinez avrebbe permesso a un debole di continuare a occupare una posizione vitale. Cosa che si era puntualmente avverata, nel corso di quell'insoddisfacente colloquio.

Ebbene, questa macchia nera nella personalità di Martinez doveva essere cancellata, e lui doveva trovare un rimedio alla situazione, pensò Walton. In un modo o nell'altro, lui doveva liberarsi di Sellors, e sostituirlo con un agente della sicurezza del quale potesse fidarsi.

Scribacchiò un appunto frettoloso, e lo lasciò cadere nel condotto pneumatico diretto all'ufficio di Lee Percy. Come Walton aveva previsto, l'uomo delle pubbliche relazioni lo chiamò pochi minuti dopo.

— Roy, cos'è questa notizia che mi vuoi far diffondere? È fantastica. Sellors una spia? Come? Non è stato nemmeno arrestato. L'ho visto proprio adesso nell'edificio.

Walton fece una smorfia.

— Da quando in qua hai tanto rispetto per la precisione e la veridicità delle notizie? — chiese. — Fa' come ti ho detto, e vedremo cosa succede.

Il notiziario delle 11 e 40 fu il primo a dare la notizia. Walton ascoltò, senza allegria, la voce dell'annunciatore che rivelava come il capo della sicurezza Sellors fosse stato arrestato sotto l'accusa di tradimento. Secondo fonti bene informate, diceva il notiziario, Sellors era adesso sotto custodia e aveva acconsentito a rivelare la natura della congiura segreta i cui emissari l'avevano ingaggiato.

Alle 12 e 10 giunse un'altra notizia: il capo della sicurezza Sellors era stato rilasciato in via provvisoria.

E alle 12 e 30 giunse una nuova notizia: Il capo della sicurezza Sellors era stato assassinato da mani ignote appena fuori del Cullen Building.

Walton ascoltò i rapporti con freddo distacco. Aveva previsto la mossa: coloro che avevano comprato Sellors, presi dal panico, avevano messo definitivamente a tacere l'uomo. "Il fine giustifica i mezzi" si disse Walton. Non c'era alcun motivo di provare compassione per Sellors: era stato una spia e un traditore, e la pena era la morte, in quei casi. Non era molto diverso se la morte arrivava in una camera a gas federale oppure come risultato di qualche fuga di notizie accuratamente programmata.

Martinez chiamò quasi immediatamente, dopo la notizia dell'assassinio di Sellors. Il volto dell'ometto era mortalmente pallido.

— Le devo delle scuse — disse. — Stamattina mi sono comportato da idiota.

— Non deve farsene una colpa — disse Walton. — Era naturale che lei si fidasse di Sellors; lo conosceva da tanto tempo. Ma di questi tempi non ci si può fidare di nessuno, Martinez. Nemmeno di se stessi.

— Dovrò dare le dimissioni — disse l'agente.

— No. Non è stata colpa sua. Sellors era una spia e un traditore, e ha pagato il prezzo della sua colpa. Sono stati i suoi colleghi a ucciderlo non appena è trapelata la voce secondo la quale lui avrebbe parlato. Mi mandi semplicemente un uomo nuovo, come le ho chiesto… e che sia il migliore che lei mi può trovare!

Keeler, il nuovo capo della sicurezza, era un uomo dall'aria fredda e sicura, sulla trentina. Si mise immediatamente in contatto con Walton, presentandosi a rapporto nel momento stesso in cui entrò nell'edificio.

— Lei è il sostituto di Sellors, eh? Lieto di conoscerla, Keeler. — Walton studiò il poliziotto. Aveva un aspetto duro e coriaceo e assolutamente incorruttibile. — Ho un paio di lavoretti per lei, subito. Prima di tutto, lei sa che Sellors stava cercando un certo Lamarre. Le fornirò i particolari…

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