«Dovevamo fare in fretta. L'idrato di metano è molto instabile e inaffidabile», proseguì Bohrmann. «Credo che non ne sappiate molto di queste cose, quindi cercherò di spiegarlo in modo che nessuno muoia di noia. Che succede negli abissi marini? Tra le altre cose, c'è del gas. Il metano biogeno, per esempio, si forma in milioni di anni, attraverso la decomposizione dei resti di animali e piante. Quando le alghe, il plancton e i pesci si decompongono, liberano una gran quantità di carbonio organico. Della decomposizione si occupano alcuni batteri. Negli abissi marini, ci sono temperature molto basse e una pressione straordinaria. Ogni dieci metri, la pressione dell'acqua aumenta di un bar. I sommozzatori in carne e ossa arrivano a cinquanta metri di profondità, massimo settanta. Ma è tutto lì. Il record d'immersione con aria compressa è di centoquaranta metri, ma è una cosa che sconsiglio vivamente. Simili tentativi in genere finiscono con la morte. E qui stiamo parlando di una profondità di cinquecento metri! Lì la fisica funziona a modo suo. Per esempio, se una grande concentrazione di metano sale dall'interno della Terra fino al fondale marino, laggiù succede una cosa straordinaria. Il gas si lega con l'acqua fredda degli abissi e diventa ghiaccio. Vi sarà capitato di leggere sul giornale il concetto di ghiaccio di metano. Non è del tutto corretto. Non è il metano a congelare, bensì l'acqua circostante. Le molecole dell'acqua si cristallizzano in minuscole strutture a gabbia, al cui interno si trova la molecola di metano. Comprimono il gas e lo costringono in uno spazio più ristretto.»
Uno studente alzò la mano, esitante.
«Hai una domanda?»
Il ragazzino nicchiò. «Cinquecento metri non è proprio profondo, vero?» disse infine.
Bohrmann lo osservò per alcuni secondi in silenzio, poi disse: «Non sei particolarmente impressionato, vero?»
«Sì, certo. Pensavo solo che… Jacques Picard è stato con un batiscafo nella fossa delle Marianne, ed è profonda undicimila metri. Voglio dire, quella sì, che è profonda. Perché quel ghiaccio non si trova anche laggiù?»
«Tanto di cappello… Hai studiato la storia dei viaggi umani negli abissi. E tu, cosa pensi?»
Il ragazzo rifletté un po', poi scrollò le spalle.
«Ma è chiaro», rispose una ragazza al suo posto. «Laggiù c'è pochissima vita. Dai mille metri di profondità viene decomposta poca materia, quindi c'è poco metano.»
«Lo sapevo», mormorò Johanson sul ponte. «Le donne sono più intelligenti.»
Bohrmann sorrise compiaciuto alla ragazza. «Giusto. Naturalmente ci sono delle eccezioni. E in effetti si trovano idrati di metano anche a grandi profondità, anche a tre chilometri… basta che si depositino sedimenti con un alto contenuto di materiale organico. Per esempio, in alcuni mari dello zoccolo continentale. Abbiamo cartografato concentrazioni di idrati anche in acque molto basse, dove la pressione non dovrebbe essere sufficiente. Ma se la temperatura è molto fredda, si arriva comunque alla formazione di idrati, per esempio sullo zoccolo continentale polare.» Tornò a rivolgersi a tutta la scolaresca. «Tuttavia i giacimenti principali si trovano sulle scarpate continentali, tra i cinquecento e i mille metri. Metano compresso. Poco tempo fa, abbiamo esaminato, al largo della costa nordamericana, una montagna sottomarina alta mezzo chilometro e lunga venticinque chilometri. È costituita per lo più di idrati di metano. Una parte è sotto, nella roccia, l'altra è sul fondale marino. Abbiamo scoperto che l'oceano ne è pieno. Ma sappiamo anche altro: le scarpate continentali sottomarine sono tenute insieme prevalentemente dagli idrati di metano! È come la malta. Se si togliessero di colpo tutti gli idrati, la scarpata continentale sarebbe bucherellata come un formaggio svizzero. Con la differenza che il formaggio mantiene la propria forma anche coi buchi. Le scarpate, invece, crollerebbero!»
Bohrmann aspettò qualche secondo perché le sue parole facessero effetto, quindi riprese: «Ma non è tutto. Come vi ho detto, gli idrati di metano sono stabili solo con un'elevata pressione associata a temperature basse. Ciò non vuol dire che tutto il metano è congelato: lo sono solo gli strati superiori. Perché, nell'interno della Terra, le temperature tornano a salire e in profondità, nei sedimenti, ci sono bolle di metano non congelato. Rimangono gassose. Ma, visto che gli strati superiori congelati sono come un coperchio, il gas non può uscire».
«Ho letto qualcosa su questo argomento», disse una ragazza. «I giapponesi stanno cercando di estrarlo, vero?»
Johanson era divertito. Ricordava i suoi anni di scuola. In ogni classe c'era sempre uno studente eccezionalmente preparato che sapeva già la metà di quello che avrebbe dovuto imparare. Pensò che quella ragazza non fosse particolarmente benvoluta dai compagni.