«Altrimenti non avrei chiesto», borbottò Johanson, un po' nervoso.
Olsen si chinò in avanti e abbassò la voce. «Pare che nel Sudamerica, sulla costa del Pacifico, da tempo spariscano bagnanti e pescherecci. Sono fatti di cui si parla poco, specialmente in Europa. Il tutto è iniziato in Perú. Prima è sparito un pescatore: la sua barca è stata ritrovata qualche giorno dopo in mare aperto. Trattandosi di una piccola barca di giunchi, si è ipotizzato che l'uomo fosse stato trascinato in mare da un'onda, ma da settimane in quella zona il tempo era buono. Dopodiché cose simili si sono ripetute in continuazione. Infine è scomparso un piccolo trawler.»
«Santo cielo, come mai non se n'è saputo nulla?»
Olsen allargò le braccia. «Perché nessuno ama fare pubblicità a queste cose. Il turismo è troppo importante. Inoltre sono accadute in una zona lontanissima, dove vivono molti uomini con la pelle scura e i capelli lunghi che a noi sembrano tutti uguali.»
«Però sulle meduse le informazioni le hanno date, benché le invasioni siano avvenute lontano da qui.»
«C'è una bella differenza, no? Là sono morti veri turisti americani, un tedesco e chissà chi altro. In Cile è sparita una famiglia norvegese. Sono usciti in mare con un peschereccio per un'escursione gestita da un'azienda locale. Pesca d'altura. E,
«Va bene, ho capito.» Johanson si appoggiò allo schienale. «E non ci sono stati contatti radio?»
«No, mio caro Sherlock Holmes. È stato lanciato un SOS, ma nient'altro. Nella maggior parte delle navi scomparse, l'alta tecnologia si limitava al fuoribordo.»
«Niente tempeste?»
«Mio Dio, no! Nulla che potesse rovesciare le barche.»
«E cos'è successo nel Canada occidentale?»
«A quelle navi che pare siano entrate in collisione? Non ne ho idea. Qualcuno dice che si siano scontrate con balene di pessimo umore. Che ne so io? Il mondo è misterioso e terribile e anche tu sei un po' misterioso con tutte queste domande. Offrimi un altro caffè… No, aspetta, vado a prepararmelo da solo.»
Olsen sembrava essersi installato definitivamente nell'ufficio di Johanson. Quando infine se ne andò — non prima di aver bevuto una notevole quantità di caffè -, Johanson guardò l'orologio. Gli rimanevano pochi minuti prima della lezione. Chiamò Tina Lund.
«Skaugen ha preso contatto con altre società di esplorazione in tutto il mondo: vuole sapere se hanno avuto problemi analoghi», disse lei.
«Coi vermi?»
«Esatto. Presume che gli asiatici sappiano dell'esistenza di quelle bestiole.»
«Perché?»
«Sei stato tu a riferirci quello che aveva detto il tuo uomo di Kiel, cioè che in Asia stanno cercando di estrarre gli idrati di metano. Così Skaugen vuole tastare il polso alle società che se ne occupano.»
«Credi che non dovrebbe dir loro nulla?»
«Forse non sino in fondo. E non ora.»
«Quale sarebbe l'alternativa?»
«Già.» Johanson cercò le parole adatte. «Non voglio mettermi al vostro posto, ma supponiamo che a qualcuno venga in mente di forzare i tempi per la costruzione di una stazione sottomarina, benché laggiù strisci della robaccia sconosciuta…»
«Noi non lo facciamo.»
«È soltanto una tua ipotesi.»
«Hai sentito anche tu che Skaugen ha seguito il tuo consiglio.»
«Questo gli fa onore. Ma qui si tratta di denaro o sbaglio? Qualcuno potrebbe avere un'altra opinione e dire: 'Vermi? Non ne sappiamo nulla, non li abbiamo mai visti'.»
«E costruire comunque?»
«Non può succedere nulla. Voglio dire, si può essere arrestati per carenze tecniche, ma non per via di animali che mangiano il metano. Chi si prenderebbe mai la briga di dimostrare che nella zona di estrazione c'era una massa di vermi?»
«La Statoil non nasconderebbe una cosa simile.»
«Non sto parlando di voi. Per i giapponesi, un'efficiente estrazione di metano compenserebbe il boom petrolifero. Molto di più! Diventerebbero immensamente ricchi. Credi che in questa faccenda gli asiatici giochino a carte scoperte?»
Tina esitò. «No.»
«E voi?»
«Al momento, queste supposizioni non ci portano da nessuna parte. Dobbiamo scoprire che cosa stanno facendo prima che siano loro a scoprire che cosa stiamo facendo noi. Abbiamo bisogno di osservatori indipendenti. Gente che non possa essere messa in relazione con la Statoil. Per esempio…» Tina sembrò fermarsi a riflettere. Poi disse: «Non potresti sentire un po' in giro?»
«Io? Dovrei cercare all'interno delle società petrolifere?»