Ma anche questo rimase fuor dalla porta, mentre la ragazza era dentro, e cosi, dandosi dello stupido ogni volta, tutti i ladroni provarono a far la guardia per undici giorni di seguito,[26]
e non scoprirono la ragazza.Il dodicesimo giorno, volle montar di guardia il capo e invece di[27]
starsene fuori, rimase dentro, e vide la ragazza uscir di sotto al letto. L’agguant`o per un braccio:– Non aver paura, – le disse, – giacch'e ci sei, stacci.[28]
Ti tratteremo come una sorellina.Cos`i la ragazza rest`o coi ladroni e faceva loro tutti i servizi, e loro le portavano ogni sera gioielli, monete d’oro, anelli e orecchini.
Il pi`u piccolo dei ladroni amava vestirsi da gran signore per fare le sue rapine, e fermarsi alle meglio locande. Cos`i una sera and`o a mangiare dalla Bella Venezia.
– Da dove venite? – gli chiese la locandiera.
– Dal fondo del bosco, – disse il ladrone.
– E avete mai visto una pi`u bella di me?
– S`i che l’ho vista, – disse il ladrone.
– E chi `e?
– `E una ragazza che abbiamo con noi.
Cos`i la Bella Venezia cap`i che sua figlia era ancora viva.
Alla locanda veniva ogni giorno a chieder l’elemosina una vecchia, e questa vecchia era una strega. La Bella Venezia le promise met`a delle sue ricchezze se riusciva a trovare sua figlia ed ammazzarla.
Un giorno la ragazza, mentre i ladroni erano via, stava cantando alla finestra, quando pass`o una vecchia che disse:
– Vendo spille! Vendo spille! Bella ragazza, mi fai salire? Ti faccio vedere uno spillone per il capo che `e una meraviglia!
La fece salire, e la vecchia, con l’aria di mostrarle[29]
come le stava bene uno spillone nei capelli, glielo ficc`o nel cranio.La ragazza mor`i.
Quando tornarono i ladroni e la trovarono morta, scoppiarono tutti in lagrime, pur col cuore peloso[30]
che avevano. Scelsero un grande albero dal tronco cavo e la seppellirono nel tronco.Il figlio del Re andava a caccia. Sent`i i cani abbaiare, li raggiunse; erano tutti a raspare con le zampe sul tronco di un albero.
Il figlio del Re ci guard`o dentro e trov`o una bellissima ragazza morta.
– Se tu fossi viva, ti sposerei,[31]
– le disse il figlio del Re, ma anche morta non posso staccarmi da te.Suon`o il corno, radun`o i suoi cacciatori, e la fece portare a palazzo reale. La fece chiudere in una stanza, senza che la Regina sua madre ne sapesse e passava la giornata in quella stanza, a contemplare la bella morta.
La madre, insospettita, entr`o nella stanza all’improvviso.[32]
– Ah! E’ per questo che non volevi uscire! Ma `e morta! Che te ne fai?[33]
– Morta o non morta, non so vivere lontano da lei![34]
– Almeno falla pettinare![35]
– disse la Regina, e fece chiamare il Real Parrucchiere.Il Real Parrucchiere cominci`o a pettinarla, e gli si ruppe il pettine. Prese un altro pettine e gli si ruppe anche quello. Cos`i, uno dopo l’altro, ruppe sette pettini.
– Ma cos’ha in testa questa ragazza? – chiese il Real Parrucchiere. – Voglio guardarci. – E tocc`o una capocchia di spillone. Tir`o piano piano, e man mano che tirava lo spillone, la giovane ripigliava i colori[36]
, e aperse gli occhi, sospir`o, respir`o, disse:– Oh! – e s’alz`o in piedi.
Si fecero le nozze. Tavolate anche per le vie.[37]
Chi voleva mangiare mangi`o e chi non voleva non mangi`o.Le domande da rispondere
1. Perch'e la bella Venezia volle uccidere la sua figllia?
2. Cosa fece lo sguattero?
3. Cosa egli port`o alla bella Venezia per dimostrare che ebbe eseguito il suo ordine?
4. Cosa dissero i ladroni dopo aver trovato nella loro tana una bella ragazza?
5. Cosa faceva la ragazza per i ladroni?
6. Come era tolto l’incantesimo?
Lo sciocco senza paura
Un uomo aveva un nipote che era stupido: non capiva niente ma non aveva paura di nulla. Quell’uomo part`i e lasci`o detto[39]
al nipote che stesse attento ai ladri, che non portassero via la roba di casa. E lui:– Che sono questi ladri? Che cos’`e questa roba di casa? Io non ho paura di niente.
Vengono i ladri, gli dicono:
– Cosa fai qui, ragazzo? Noi dobbiamo rubare.
– E be’, e con ci`o?[40]
E rubate pure, chi ve lo impedisce? Credete che io abbia paura? – e li lasci`o rubare tutto.Torna lo zio e vede la casa svaligiata. Dice al nipote:
– Hai fatto venire i ladri?[41]
– Io? Io ero qui sulla porta. Sono venuti i ladri. Hanno detto: «Che fai qui? Dobbiamo rubare». «E chi ve lo impedisce?», gli ho detto, «guarda che tipi!» e loro hanno rubato. Io non c’entro.[42]
L’uomo pens`o che aveva un fratello prete, che avrebbe potuto educarlo meglio.
– Devi andare da tuo zio prete, – gli disse.
– Che cos’`e questo zio prete? Io non conosco zii preti, io non conosco nessuno, se vogliamo andare dallo zio prete su, andiamoci!
Lo zio prete la prima sera gli disse: