Читаем Il regalo. Del vento tramontano fiabe italiane popolari / Подарок северного ветра. Итальянские народные сказки полностью

C’era una volta un gallo che andava girando per il mondo.

Trov`o una lettera per strada, la raccolse col becco, la lesse; diceva: «Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa, anatra badessa, uccellino cardellino, andiamo alle nozze di Pollicino[58]

Il gallo si mette in cammino per andarci, e dopo pochi passi incontra la gallina:

– Dove vai, compare gallo?

– Vado alle nozze di Pollicino.

– Ci vengo anch’io?

– Se ci sei nella lettera. – E ci guarda; legge: – «Gallo cristallo, gallina cristallina…» Ci sei, ci sei: allora, andiamo.

E si mettonoin viaggio tutti e due[59]. Dopo un altro po’[60] incontrano l’oca.

– Oh, comare gallina e compare gallo, dove andate?

– Andiamo alle nozze di Pollicino.

– Ci vengo anch’io?

– Se ci sei nella lettera, – e il gallo riapre la lettera e legge:

“Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa…” Ci sei; e andiamo!

Cammina cammina tutti e tre, ed incontrano l’anatra. – Dove andate, comare oca, comare gallina e compare gallo?

– Andiamo alle nozze di Pollicino.

– Ci vengo anch’io?

– E s`i, se ci sei. – Legge: «Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa, anatra badessa…» Ci sei: e be’, vieni anche tu!

Dopo un altro po’ incontrarono l’uccellino cardellino.

– Dove andate, comare anatra, comare oca, comare gallina e compare gallo?

– Andiamo alle nozze di Pollicino.

– Ci vengo anch’io?

– E s`i, se ci sei! – Riapre la lettera: – «Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa, anatra badessa, uccellino cardellino…» Ci sei anche tu. – E si misero in cammino tutti e cinque.

Ecco che incontrarono il lupo, e anche il lupo chiese dove andavano.

– Andiamo alle nozze di Pollicino, – rispose il gallo.

– Ci vengo anch’io?

– S`i, se ci sei! – e il gallo rilesse la lettera, ma il lupo non c’era.

– Ma io ci voglio venire! – disse il lupo.

E quelli, per paura, risposero:

– …E andiamo.

Fatti un altro po’ di passi[61], il lupo disse tutt’a un tratto:

– Ho fame.

Il gallo gli rispose:

– Io da darti non ho niente…

– Allora mi mangio te! – e il lupo spalanc`o la bocca e se lo inghiott`i sano sano[62].

Dopo un altro po’ di strada, ripet`e:

– Ho fame.

La gallina gli rispose come aveva risposto il gallo, e il lupo s’ingoll`o anche lei.

E cos`i fece con l’oca e cos`i con l’anatra.

Rimasero soli il lupo e l’uccellino.

Il lupo disse:

– Uccellino, ho fame!

– E che vuoi che io ti dia?[63]

– Allora mi mangio te! – Spalanc`o la bocca… e l’uccellino gli si pos`o sulla testa.

Il lupo si sforzava d’acchiapparlo, ma l’uccellino svolazzava di qua, svolazzava di l`a, saltava su una frasca, su un ramo, poi tornava sulla testa del lupo, sulla coda, e lo faceva ammattire.

Quando il lupo si fu stancato per bene, vide lontano venirsene una donna con una canestra sulla testa, che portava da mangiare ai mietitori. L’uccellino chiam`o il lupo:

– Se mi salvi la vita, io ti faccio fare una mangiata[64] di tagliolini e carne, che quella donna porta ai mietitori. Perch'e lei, quando mi vedr`a, mi vorr`a acchiappare, io voler`o via e salter`o da una frasca all’altra. Lei poser`a la canestra per terra, e tu potrai mangiarti tutto.

Difatti, venne la donna, vide l’uccellino cos`i bello, e subito stese la mano per pigliarlo, ma quello s’alz`o un tantino. La donna pos`o la canestra e gli corse dietro. Allora il lupo and`o alla canestra e mangi`o.

– Aiuto! Aiuto! – grida la donna. Arrivano tutti i mietitori, chi con la falce, chi col bastone, saltano sul lupo e l’ammazzano.

Dalla pancia saltano fuori sani e salvi il gallo cristallo, la gallina cristallina, l’oca contessa, l’anatra badessa, e insieme all’uccellino cardellino, vanno alle nozze di Pollicino.

(Marche)

Le domande da rispondere

1. Cosa trov`o per terra il gallo?

2. Cosa c’era scritto nella lettera?

3. Perch'e tutta la compania ha permesso al lupo di unirsi a loro?

4. Quale furbezza ha combinato l’uccellino?

5. Cosa ha detto al lupo?

6. Come l’uccellino ha ingannato il lupo?

7. Come era salvata tutta la compagnia che… dove andava?

Pesce lucente

C’era un buon vecchio, cui erano morti i figli e non sapeva come campare, lui e sua moglie, anch’essa vecchia e malandata.

Andava tutti i giorni a far legna nel bosco[65], e vendeva la fascina per comprare il pane, se no non mangiava.

Un giorno mentre andava pel bosco lamentandosi, gli si fece incontro[66] un signore dalla lunga barba, e gli disse:

– So tutte le tue pene, e voglio aiutarti. Ecco una borsa con cento ducati.

Il vecchio prese la borsa e svenne. Quando si riebbe, quel signore era scomparso. Il vecchio torn`o a casa e nascose i cento ducati sotto un mucchio di letame, senza dir niente alla moglie.

– Se li do a lei, finiscono presto… – E continu`o ad andare nel bosco l’indomani come prima.

La sera dopo, trov`o la tavola ben imbandita[67].

– Come hai fatto a comprare tutta questa roba? – chiese, gi`a in allarme.

– Ho venduto il letame, – disse la moglie.

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