FRA’ TIMOTEO – Stanotte non ho potuto chiudere occhio, tanto grande era il desiderio di sapere come Callimaco e gli altri han fatto. E io provavo a uccidere il tempo in diversi modi: leggevo il mattutino, ho letto una vita dei Santi Padri, sono andato in chiesa e ho acceso una lampada che era spenta, ho rimesso a posto il velo a una Madonna che fa miracoli. Quante volte ho detto ai frati che devono tenerla pulita! E si meravigliano poi che manca la bont`a. Mi ricordo che prima c’erano cinquecento statue di santi, e adesso non ce ne sono neppure venti. E’ colpa nostra perch'e non abbiamo saputo fare il nostro dovere. Prima ogni sera dopo compieta andavamo a processione e facevamo cantare ogni sabato le laude. C’erano sempre le donazioni perch'e avevamo molte statue pulite e in ordine e nelle confessioni convincevamo la gente di donarci i soldi per le statue. Ora non si fa nulla di questo e poi ci meravigliamo che le cose vanno male! Oh, quanto poco cervello hanno questi miei frati! Ma sento un gran rumore dalla casa di messer Nicia. Ma eccoli, tiran fuori il prigioniero. Sono venuto giusto in tempo. Ma sono in ritardo. `E gi`a l’alba. Voglio stare qui a sentire quel che dicono senza rivelarmi.
Messer Nicia, Callimaco, Ligurio travestiti
MESSER NICIA – Pi
glialo di l`a, ed io di qua.CALLIMACO – Non mi fate male!
LIGURIO – Non aver paura, va’ via.
MESSER NICIA – Non andiamo avanti.
LIGURIO – Lei ha ragione. Lascia
molo qui: giriamolo due volte, cos`i non sapr`a da dove `e venuto. Giriamolo una volta!MESSER NICIA – Giria
molo un’altra volta. Ecco fatto.CALLIMACO – Il mio liuto!
LIGURIO – Via, fannullone, scappa via! Se io ti sento dire ancora una parola, io ti taglier`o il collo!
MESSER NICIA – `E fuggito. Andiamo subito a casa mettia
moci i nostri vestiti. Dobbiamo uscire di buon ora, cos`i nessuno potr`a capire che non abbiamo dormito stanotte.LIGURIO – Giusto.
MESSER NICIA – Va’ a trovare maestro Callimaco, e gli di’ che la cosa `e andata bene.
LIGURIO – Che gli possiamo dire? Non sappiamo nulla. Appena sono arrivato a casa, sono sceso in cantina a bere un po’ di vino. E poi non ci siamo pi`u visti fino all’alba.
MESSER NICIA – Oh! Ti devo dire delle belle cose! Mia moglie era nel letto al buio. Io sono venuto con questo ragazzaccio, e, perch'e tutto non andassi male
[77], l’ho condotto in una camera, dove c’era un certo lume annacquato, in modo che lui non poteva vedere il mio viso.LIGURIO – `E stato molto saggio.
MESSER NICIA – L’ho fatto spogliare: lui non voleva farlo; finalmente `e rimasto nudo. Era brutto di viso: aveva un nasaccio, una bocca storta… Ma scommetto che tu non hai mai visto le pi`u belle carni: bianche, morbide, pastose! E dell’altro non domandarmi.
LIGURIO – `E meglio non parlarne. Perch'e Lei voleva vederlo tutto?
MESSER NICIA – Scherzi! Poiche avevo messo mano in pasta, ne ho voluto toccare fino al fondo
[78]. Volevo vedere se era sano: se avessi avuto le bolle, cosa dovrei fare? Parli bene tu!LIGURIO – Lei aveva ragione.
MESSER NICIA – Quando l’ho visto e ho capito che era sano, l’ho condotto indietro, e al buio siamo entrati in camera, l’ho meso nel letto; e prima di partire, ho voluto toccare con mano come la cosa andava, perch'e voglio che mi sia dato a intendere lucciole per lanterne
[79].LIGURIO – Con quanta prudenza Lei ha fatto questa cosa!
MESSER NICIA – Ho toccato e ho capito che la cosa andava bene. Sono uscito dalla camera, ho chiuso la porta, e tutta notte ho pensato.
LIGURIO – A cosa?
MESSER NICIA – Alla sciocchezza di Lucrezia, e quanto sarebbe meglio se, senza tanti giri, lei avesse ceduto prima
[80]. Poi pensavo del bambino, mi pareva di averlo gi`a in braccio! Poi ho sentito suonare le sette e sono andato in camera. Ti immagini, non potevo fare che questo furfante si alzasse e se ne andasse![81]LIGURIO – Incredibile!
MESSER NICIA – Gli era piaciuto! Pure, si `e alzato, ti ho chiamato, e l’abbiamo condotto fuori.
LIGURIO – La cosa `e andata bene.
MESSER NICIA – Sai, ho tanta piet`a di lui!
LIGURIO – Di chi?
MESSER NICIA – Di quel povero giovane, che deve morire cos`i presto, e a cui questa notte `e costata cos`i cara.
LIGURIO – Oh! Lei si preoccupa troppo! Sono i fatti suoi.
MESSER NICIA – Ma ho gran voglia di trovare maestro Callimaco, e rallegrarmi insieme a lui.
LIGURIO – Uscir`a fra un’ora. Ma `e gi`a giorno: andr`o a spogliarmi; Lei, che far`a?
MESSER NICIA – Andr`o anch’io in casa, mi metter`o i panni buoni. Far`o levare e lavare mia moglie, e la far`o venire alla chiesa a entrare dai santi
[82]. Vorrei trovarci te e Callimaco, potremmo parlare al frate, per ringraziarlo e ripagarlo del bene che ci ha fatto.LIGURIO – Cos`i si far`a. Addio!