Читаем Итальянский с улыбкой. Мандрагора / La Mandragola полностью

MESSER NICIA – Quanti fumi ha fatto questa mia pazza! Ha mandato le serve a casa della madre, e il servitore in villa. Di questo io la laudo; ma io non sono affatto contento gi`a che, prima di dare il suo permesso di andare a letto con questo sconosciuto, mi ha veramente rotto con la sua ritrosia[69]: “Io non voglio!… Come ce la far`o?… Cosa mi fai fare?[70] …Ohim`e, mamma mia!..” Se non fosse per il frate che le ha raddrizzato i pensieri, non andrebbe a quel letto. Che le venisse un accidente![71] Io vorrei vedere le donne ritrarsi, ma non tanto. E questa invece ci ha rotto le scatole, cervello di gallina! E se io le rispondessi: “Che sia[72] impiccata la pi`u saggia donna di Firenze!” – lei mi direbbe: – “Che t’ho io fatto di male?!” – Io sto pur bene! Chi mi riconoscerebbe? Sembro pi`u potente, pi`u giovane, pi`u smilzo: non ci sarebbe donna, che vorrebbe dei soldi per venire a letto con me. Ma dove sono i miei amici?

Scena nona

Ligurio, Messer Nicia, Fra’ Timoteo.

LIGURIO – Buonasera, messere.

MESSER NICIA – Oh! uh! eh!

LIGURIO – Non abbia paura, siamo noi.

MESSER NICIA – Oh! voi siete tutti qui? All’inizio. quando non vi avevo ancora riconosciuti, volevo darvi un colpo con questo pugnale che `e il pi`u diritto che io ho mai visto! Tu, sei Ligurio? e quell’altro? il maestro, eh?

LIGURIO – Messer, s`i.

MESSER NICIA – Oh, si `e camuffato per bene! Non lo riconoscerebbe nessuno!

LIGURIO – Gli ho fatto mettere due noci in bocca, cos`i non si riconosce dalla voce.

MESSER NICIA – Sei ignorante.

LIGURIO – Perch'e?

MESSER NICIA – Perch'e non me l’hai detto prima? Anch’io voglio mettermene due. Sai com’`e semplice riconoscere una persona dalla voce!

LIGURIO – Tenga, si metta in bocca questo.

MESSER NICIA – Che cos’`e?

LIGURIO – Una palla di cera.

MESSER NICIA – Dammela qua… Ca, pu, ca, co, che, cu, cu spu… Porca miseria! Impiccati, pezzo di manigoldo!

LIGURIO – Mi scusi, ch'e io Gliene ho data un’altra per sbaglio senza accorgermene.

MESSER NICIA – Ca, ca, pu, pu… Di che, che, che, che era?

LIGURIO – Una palla d’aloe.

MESSER NICIA – Va’ a farti friggere! Spu, pu… Maestro, Lei non dice nulla?

FRA’ TIMOTEO – Ligurio m’ha fatto adirare.

MESSER NICIA – Oh! Lei contraffa bene la voce.

LIGURIO – Non perdiamo pi`u tempo qui. Voglio essere il capitano, e dare ordini all’essercito. Sull’ala destra sta Callimaco, sulla sinistra io, tra le due ali star`a qui il dottore. Il nome della banda `e “san Cucc`u”.

MESSER NICIA – Chi `e san Cucc`u?

LIGURIO – `E il pi`u onorato santo in Francia. Andiamo via, mettiamoci a quell’angolo. Silenzio! Ascoltiamo: sento un liuto.

MESSER NICIA – E’ lui! Che vogliamo fare?

LIGURIO – All’inizio mandiamo in avanscoperta per sapere chi `e. E poi analizzeremo le informazioni.

MESSER NICIA – Chi ci andr`a?

LIGURIO – Va’ via Callimaco. Tu sai quello devi fare. Considera, analizza, torna presto, riferisci.

FRA’ TIMOTEO – Vado.

MESSER NICIA – Non vorrei prendere una persona sbagliata. Non mi piacerebbe prendere qualche vecchio debole o infermiccio. E non vorrei neanche rifare questo giuoco domani sera.

LIGURIO – Non dubiti, Callimaco sa quello che fa. Eccolo, torna. Cosa hai scoperto, Callimaco?

FRA’ TIMOTEO – E’ un bel ragazzaccio! Non ha venticinque anni, `e solo, con una veste corta, suona il liuto.

MESSER NICIA – Se `e vero, abbiamo bisogno proprio di lui!

LIGURIO – Aspettiamo, lui spunta dall’angolo e subito lo cacceremo.

MESSER NICIA – Venga qui, maestro: Lei mi pare un uomo di legno[73]. Eccolo.

CALLIMACO – “Venir vi possa el diavolo allo letto, Dapoi ch’io non vi posso venir io!”[74]

LIGURIO – Sta’ tranquillo. Da ‘ qua questo liuto!

CALLIMACO – Ohim`e! Che vi ho fatto?

MESSER NICIA – Lo vedrai! Coprigli il capo, imbavaglialo!

LIGURIO – Aggiralo!

MESSER NICIA – Dagli un’altra volta! Dagliene un’altra! Mettetelo in casa!

FRA’ TIMOTEO – Messer Nicia, vado a riposare, perch'e mi fa male la testa. E, se non c’`e bisogno, non torner`o domattina.

MESSER NICIA – S`i, maestro, non torni: potremo fare da soli.

Scena decima

Fra’ Timoteo travestito solo

FRA’ TIMOTEO – Loro sono rientrati in casa, e io me ne andr`o in convento. E voi, spettatori, non ci rimproverate, perch'e stanotte non dormir`a nessuno, cos`i gli Atti non sono interrotti dal tempo[75]: pronuncer`o le preghiere; Ligurio cener`a, siccome non ha mangiato oggi; il dottore andr`a dalla camera in sala; Callimaco e madonna Lucrezia non dormiranno, perch'e so, se io fossi lui e se voi foste lei, noi non dormiremmo[76].


Задание 4

1. Обратите внимание на глаголы:

interrompere q.n. – перебивать кого-л.

comparare q.c. con q.c. – сравнивать что-л. с чем-л.

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