Alexander s’illuminò nuovamente. «A dire il vero ce n’era più di uno, e ognuno fungeva da computer dedicato.» Il ragazzo guardò prima Constance e poi Charlie come per verificare che fossero in grado di capire, ma ripiombò nella rassegnazione. «Avete presente i telecomandi per aprire le serrande delle autorimesse? Quel radiocomando portatile che le fa aprire e chiudere? Quella è una macchina dedicata, creata per svolgere una sola funzione. In un certo senso i computer portatili di Smart House sono così. Supponiamo che qualcuno cada in una delle camere da letto e non riesca a raggiungere la porta, oppure che scoppi un incendio o che vi sia una qualunque emergenza. Uno dei computer portatili fungeva da
«Cosa poteva controllare oltre alle luci?» domandò pazientemente Charlie quando Alexander tacque.
Con un vago gesto Alexander indicò tutta la casa. «Solo funzioni base come luci, sistema di condizionamento, temperatura dell’acqua nelle vasche da bagno e cose di questo genere.»
«La temperatura della piscina? Della Jacuzzi?» domandò Charlie a voce bassa.
Alexander si guardò attorno, era chiaramente agitato. Si trovavano ai piedi delle scale. La vetrata stava alle spalle di Alexander, ma di fronte a Charlie e Constance. Il ragazzo si voltò per guardare dietro a sé, e quando riprese a parlare lo fece con un filo di voce. «Mr Meiklejohn, onestamente non so cosa vi abbia programmato. Ce n’erano tre e non sono riuscito a trovarne neanche uno. Erano sempre rimasti giù in ufficio, ma dopo che Gary ha deciso di iniziare il gioco li ha portati in camera sua. E comunque, li ho visti per la prima volta questa primavera. Gary potrebbe averci aggiunto delle nuove funzioni, delle macroistruzioni di cui non sono al corrente, oppure potrebbe averli riposti da qualche parte ed essersene scordato. Non posso saperlo. Una cosa però la so: nessun altro era in grado di usarli. Il nostro programma è unico nel suo genere, e ognuna delle unità di controllo era programmata in un linguaggio completamente nuovo. Nessun altro qui potrebbe averle adoperate.»
Charlie lo studiò con grande curiosità. Non aveva ancora deciso se quel ragazzo era semplicemente ingenuo o estremamente astuto. «Ne riparleremo più tardi, Alexander» gli disse. «Al momento non ne so abbastanza per fare delle domande. Sono sicuro che me ne verrà in mente qualcuna.»
«Io invece vorrei farne una» disse Constance, mentre il ragazzo si allontanava visibilmente sollevato. «Lei ha detto che Gary avrebbe potuto programmare delle funzioni o delle macroistruzioni. Vorrebbe spiegarmi cosa significa?»
Alexander cambiò posizione come se fosse stato colto da uno spasimo, e dopo una pausa disse: «Vi descrivo una delle cose che abbiamo programmato, tanto per darvi un’idea di quello che si può fare. Supponiamo che nella stanza numero tre vi sia un fumatore. Naturalmente ogni stanza è provvista di un rilevatore di fumo, e sono tutti tarati per rilevare quantità di fumo minime, sia che si tratti di fumo di sigaretta o di pipa. Noi inseriamo una macroistruzione condizionata per la quale, se il rilevatore di fumo si attiva a un livello minimo di pericolosità, allora vengono compiute determinate operazioni. Per esempio il condizionatore d’aria viene riprogrammato per aspirare il fumo e cambiare l’aria più spesso, o altre cose simili. Questa è una funzione permessa da una macroistruzione, si tratta di una serie di comandi contenuti in un file permanente che viene attivato da un segnale, in questo caso il rilevatore di fumo. Naturalmente il fumo di un vero incendio mette in moto ben altre procedure: scattano l’allarme, l’impianto antincendio e tutto quello che serve in circostanze come questa. Ogni serie di comandi può essere attivata da un tasto, da una combinazione di tasti o da qualunque segnale sia stato programmato. È questo ciò che il computer portatile può fare, inviare segnali.»
Constance annuì con un’aria assorta. «Capisco. Quindi, proprio come ha suggerito Bruce, il computerino potrebbe essere stato usato per cancellare la presenza di qualche giocatore?»
Il ragazzo sollevò per un istante le spalle magre. «Certo, è questo il punto. Gary potrebbe aver programmato questa funzione o tante altre. Non so se l’abbia fatto, ma avrebbe potuto.»
«Grazie per averci fatto da guida» disse Charlie prendendo sottobraccio Constance. «Andiamo al piano di sopra. Ci vediamo dopo.»