Bruce aveva continuato a imprecare per quasi un minuto di fila, urlando una monotona serie di parolacce finché Harry aveva sbattuto la mano con forza sul piano del bancone.
«Chiudi il becco, per Dio, e stammi a sentire. Non c’è tempo per questo, ormai. Ce la fai a convincerla?»
«Certo, te l’ho già detto. Chiederò a mamma di darsi da fare con Beth, non ti preoccupare.»
«Non ti preoccupare! Bene, me lo ricorderò. Ascolta, dobbiamo diffondere una certa voce. Voglio far circolare la notizia che Bos e Bos2 fanno sembrare Unix un gioco da ragazzi. Ne annunceremo l’uscita in autunno e la dimostrazione in primavera. Questo è quanto.»
«Vaffanculo! Non abbiamo mai dovuto ricorrere al trucco di annunciare dei software che non andranno mai in commercio!»
«Vuoi stare zitto? Grollier potrebbe andare bene per mettere in giro la voce. Ci serve un’altra gola profonda che spifferi tutto quello che sa, chi potrebbe essere?»
«Non certo Beth, anche se l’avessimo già dalla nostra parte. Conosce troppe cose per parlare, e Grollier lo sa. Qualcuno della squadra di Alexander?»
«No, per lo stesso motivo.»
«Ma perché dare la notizia di un software che non verrà mai commercializzato? Perché in questo momento? Cosa cazzo cerchi di fare utilizzando questi squallidi sistemi?»
«Cristo!» gemette Harry disperato. «Usa un po’ di cervello! Abbiamo bisogno di liquidi, un bel po’ di liquidi, e ne abbiamo bisogno subito, altrimenti finiremo tutti gambe all’aria. Non possiamo chiedere soldi al dipartimento della Difesa, ma se fossero loro a venire da noi? Quali sarebbero le nostre condizioni di vendita? Lo sapevano tutti a cosa stava lavorando Gary. Dio santo, lo sa il mondo intero quello che stava cercando di fare. Ora noi mettiamo in giro la voce che c’è riuscito, così loro ci contattano. Devi assicurarti che Beth non cambi idea, devi farle tenere la bocca chiusa e restare tranquilla almeno per i prossimi tre, quattro mesi. Questo ci darà il tempo di valutare il risultato della voce che abbiamo messo in giro, e a quel punto ’fanculo Beth!»
«Il tuo piano è troppo vago» obiettò Bruce dopo una pausa. «Bos lo conoscono già ma vedranno Bos 2 come una trovata pubblicitaria e nulla di più.»
«Sbagliato» disse Harry. «Dobbiamo studiare quello che vogliamo far sapere con grande cura. A mettere in giro la voce deve essere qualcuno che non ne conosce il significato, ed è per questo che Beth non sarebbe adatta. Diciamo Bos 3.7 e Bos 2 2.4. Dovrebbe andare, non credi?»
Bruce fece una pausa ancora più lunga della precedente, poi cominciò a parlare con un tono più misurato: «Non può essere Grollier. Ci sono un paio di altre persone che fanno al caso nostro. Sal Vinton, per esempio, e anche Laura sarebbe adatta. Con Sal Vinton Laura sarebbe perfetta.»
Fino a poco prima Charlie si era accontentato di riuscire a sentire le loro voci, ma in quel momento desiderò anche di poterli vedere. Spostò leggermente la foglia di banano che aveva davanti al viso e colse un movimento con la coda dell’occhio. Guardò meglio e vide Jake che origliava, esattamente come lui, nascosto tra il fogliame del livello superiore. Ovviamente Jake doveva essersi accorto della presenza di Charlie già da qualche tempo, per questo si limitò ad annuire appena, restando immobile senza fare rumore.
«L’altra questione è quando iniziare a far circolare la voce» disse infine Harry senza il minimo cambiamento d’intonazione. «Dev’essere il prima possibile. Se iniziassimo questo fine settimana sarebbe un fallimento, naturalmente, ma Laura può cominciare da lunedì. Due, tre settimane dovrebbero essere sufficienti…»
Jake stava pian piano risalendo i gradini. Raggiunse la porta scorrevole più vicina, la aprì e si fermò sulla soglia come se fosse appena entrato nell’atrio. «Beth, sei qui?» urlò.
Charlie vide le teste di Bruce e Harry lasciare il bar e uscire dal giardino. Charlie si voltò verso Jake. «Tante grazie. Stavo assistendo a una lezione di etica informatica, credo.»
«Se avessimo voluto salvare anime ci saremmo dati al sacerdozio» rispose bruscamente Jake. Si voltò e si allontanò attraverso la porta scorrevole.
Beth si era sentita troppo imbarazzata per chiedere la colazione a Mrs Ramos, e aveva troppa paura di dare fastidio per andare in cucina a prepararsi qualcosa. Beth ammirò la sicurezza con cui Constance ordinò per lei uova strapazzate, pane tostato e caffè. «È l’idea di tutti quei soldi» disse d’un tratto, come se solo adesso si fosse resa conto di qualcosa d’importante. In effetti l’argomento era importante. I soldi stavano trasformando tutti in estranei, e lei era come una sconosciuta anche per se stessa. «Ho appena fatto una scenata a Maddie» disse con un filo di voce. «Che strano. Dopo tutti quegli anni con Gary e le volte che avrei potuto trovare delle scuse per prendermela con lei e non l’ho mai fatto, mentre adesso…»
«Maddie cosa vorrebbe che facesse?»
«Intanto vorrebbe che fossi più gentile con Bruce» disse amareggiata. «È come chiedere di essere gentile con un serpente a sonagli.»