San Luiz era il villaggio del Sudamerica, fortunatamente piccolo, su cui era precipitato un carico di metalli lunari già lavorati destinati a una stazione orbitante a bassa quota. Nelle ultime fasi del volo la guida del carico era sfuggita al controllo, producendo il primo cratere meteorico creato dall'uomo, e duecentocinquanta morti. Da allora, la popolazione del pianeta Terra era molto sensibile a quelle operazioni compiute su bersagli celesti.
— Una risposta molto migliore è servirci di un asteroide. Stiamo cercando gli asteroidi con orbite adatte, e abbiamo già trovato tre candidati promettenti. Ce ne serve uno carbonoso, così possiamo usarlo per estrarre il materiale greggio quando avremo installato gli impianti di lavorazione. Due piccioni con una fava.
— Una fava piuttosto grande, ma probabilmente è l'idea migliore. Lascia stare la piattaforma lunare: un milione di lanci da dieci tonnellate la terrebbero impegnata per anni, e una parte del materiale si perderebbe. Se non riuscite a trovare un asteroide abbastanza grande possiamo sempre mandare su la massa mancante con l'elevatore, anche se odio l'idea di sprecare tanta energia, a meno che non sia indispensabile.
— Forse è il metodo meno costoso. Considerata l'efficienza degli ultimi impianti di fusione, per mettere in orbita una tonnellata di materiale si spenderebbero solo venti dollari di elettricità.
— Sei sicuro della cifra?
— Mi è stata comunicata dalla Centrale.
Morgan rimase in silenzio per qualche minuto. Poi disse: — Gli ingegneri aerospaziali mi odieranno proprio. — "Quasi quanto il Venerabile Parakarma" aggiunse fra sé.
No, era ingiusto. L'odio era un'emozione impossibile per un vero seguace della Dottrina. Quello che aveva visto negli occhi dell'ex dottor Choam Goldberg era solo un'implacabile opposizione; ma anche quella poteva essere pericolosissima.
21
La sentenza
Una delle specialità più irritanti di Paul Sarath era la chiamata improvvisa, allegra o triste secondo i casi, che inevitabilmente si apriva con le parole: — Hai sentito la notizia? — Rajasinghe era stato spesso tentato di dargli una risposta generica: — Sì, non sono affatto sorpreso. — Ma non aveva mai trovato il coraggio di privare Paul di quel piacere così semplice.
— Cosa c'è questa volta? — rispose senza troppo entusiasmo.
— C'è Maxine sulla Mondiale Due. Sta parlando col senatore Collins. Credo che Morgan sia nei pasticci. Ti richiamo.
L'immagine eccitata di Paul svanì dallo schermo per essere sostituita, pochi secondi dopo, da Maxine Duval: Rajasinghe era passato sul canale delle trasmissioni televisive. Maxine, seduta nel suo studio, familiare a tutti, parlava col presidente della Terran Construction Corporation, che pareva trovarsi in uno stato d'indignazione repressa a stento, e probabilmente falsa.
— …Senatore Collins, ora che è stato emesso il verdetto della Corte Mondiale…
Rajasinghe inserì il registratore automatico, mormorando: — Credevo che avrebbero deciso venerdì. — Spense il sonoro, mise in funzione la linea di collegamento personale con ARISTOTELE ed esclamò: — Mio Dio, è venerdì!
Come sempre, Ari rispose immediatamente.
— Buongiorno, Raja. Cosa posso fare per te?
Quella voce bella, spassionata, che non usciva da una gola umana, non era mai cambiata nei quarant'anni da che la sentiva. Per decenni, forse per secoli, dopo la sua morte avrebbe parlato ad altri uomini come aveva parlato a lui (anzi, quante conversazioni stava sostenendo in quello stesso momento?). Un tempo quell'idea deprimeva Rajasinghe; ora non aveva più importanza. Non invidiava l'immortalità di ARISTOTELE.
— Buongiorno, Ari. Vorrei il verdetto odierno della Corte Mondiale per il caso Corporazione Astroingegneria contro il Vihara di Sri Kanda. Mi basta il sommario. Poi fammi avere lo stampato integrale.
— Decisione Uno: la proprietà del terreno del tempio è confermata in perpetuo secondo la legge taprobanica e mondiale, come codificata nel duemilaottantacinque. Votazione unanime.
"Decisione Due: la costruzione della progettata Torre Orbitale, coi conseguenti rumori, vibrazioni e impatto generale su un luogo di grande importanza storica e culturale costituirebbe un danno civile, passibile d'ingiunzione secondo la Legge dei Torti. A questo punto, l'interesse pubblico non è di entità sufficiente per modificare la decisione. Voti quattro contro due, un'astensione."
— Grazie, Ari. Lascia stare lo stampato. Non mi serve. Arrivederci.
Dunque era andata come si aspettava. Eppure non sapeva se sentirsi sollevato o deluso.