Rose rosse a gambo lungo! Decisi di regalare a Trevor un corpo a corpo più succulento di quanto avesse saputo fare Cleopatra nei suoi giorni migliori.
Dopo aver ammirato i fiori, aprii la busta che li accompagnava. Mi aspettavo solo un biglietto con due righe, la richiesta di chiamare l’atrio o qualcosa del genere.
No: un messaggio, quasi una lettera.
Cara Marjorie,
spero che queste rose siano gradite come lo sarei stato io.
(Come lo sarei stato? Che diavolo?)
Sono costretto a confessare che debbo scappare. È successo qualcosa che mi ha fatto capire che devo desistere dai tentativi di importi la mia compagnia.
Non sono sposato. Non so chi sia quella bella signora; la fotografia è fasulla. Come mi hai fatto notare, io e i miei simili non siamo ritenuti partiti degni. Io sono una persona artificiale, mia cara. «Mia madre era una provetta; mio padre un bisturi.» Quindi non dovrei fare avances a donne umane. Fingo di essere umano, sì, ma preferisco dirti la verità che continuare a fingere con te, perché prima o poi lo scopriresti. Accadrebbe, credimi, perché sono il tipo di testone orgoglioso che presto o tardi te lo direbbe.
Preferisco dirtelo adesso, senza farti del male più avanti. Il mio cognome non è Andrews, ovviamente, perché quelli come me non hanno famiglia.
Però non posso impedirti di desiderare che anche tu potessi essere una Pa. Sei dolcissima (nonché estremamente sexy), e la tua tendenza a dire sciocchezze su cose che non conosci, come le Pa, probabilmente non è colpa tua. Mi ricordi una cagnetta fox terrier che ho avuto. Era intelligente e molto affettuosa, ma pronta a combattere da sola il mondo intero se un certo giorno le girava di farlo. Confesso di amare cani e gatti parecchio più di tanta gente: non mi rimproverano mai di non essere umano.
Goditi le rose,
Trevor
Mi asciugai gli occhi e mi soffiai il naso e scesi giù di corsa e traversai l’atrio e poi il bar e scesi di un piano fino al terminal degli shuttle e mi fermai davanti ai cancelletti degli shuttle in partenza… E restai lì, e aspettai, e aspettai, e aspettai ancora un po’, e un poliziotto cominciò a squadrarmi e alla fine si avvicinò e mi chiese cosa volevo e per caso mi occorreva aiuto?
Gli dissi la verità, o almeno una parte, e lui mi lasciò in pace. Aspettai e aspettai e lui continuò a guardarmi. Alla fine tornò da me e disse: — Senti, se insisti a voler fare di testa tua, sarò costretto a chiederti la licenza e il certificato medico, e se uno dei due non è in regola ti porterò dentro. Non voglio farlo. A casa ho una figlia più o meno della tua età e mi piace pensare che un poliziotto non le romperebbe l’anima. Comunque tu non dovresti fare la vita. Ti si legge in faccia che non sei abbastanza coriacea.
Pensai di mostrargli la carta di credito dorata; dubito esista in tutto il mondo una battona con una carta di credito dorata.
Ma il caro vecchio era davvero convinto di agire per il mio bene, e io avevo già umiliato gente a sufficienza per un giorno. Lo ringraziai e tornai nella mia stanza.
Gli umani sono così maledettamente certi di saper sempre individuare una Pa.
Ma lui era troppo sensibile!
Ma, all’inferno, la maggioranza degli umani ci discrimina. Continuate a prendere a calci un cane, e diventerà di un nervosismo bestiale.
Guardate la mia dolce famiglia ennezeta, porci. Probabilmente Anita aveva ritenuto suo pieno diritto ingannarmi: io non sono umana.
Punteggio della giornata: Umani 9 — Friday 0.
21
Dopo un sonnellino che trascorsi a un’asta, in attesa di essere venduta, mi svegliai; mi svegliai perché potenziali clienti pretendevano di guardarmi la dentatura e alla fine io ne morsi uno e il banditore cominciò a farmi assaggiare la frusta e mi svegliò. Il Bellingham Hilton era meraviglioso.
Poi feci la chiamata che avrei dovuto fare per prima. Ma dovevo comunque fare tutte le altre, e questa costava troppo, e sarebbe stata inutile se l’ultima chiamata avesse dato frutti. D’altra parte, non mi piace parlare con la Luna; l’intervallo di tempo mi sconvolge.
Così chiamai la Ceres & South Africa Acceptances, la banca di Boss; o una delle sue banche. Quella che si occupava dei miei soldi e pagava i miei conti.
Dopo le consuete schermaglie con voci sintetiche che parevano ancora più deliberatamente irritanti del solito per via dell’intervallo fra domanda e risposta, alla fine raggiunsi un essere umano, una bella creatura di sesso femminile che chiaramente (così mi sembrava) era stata assunta per fare da impiegata decorativa: la gravità ridotta a un sesto è molto più efficace di un reggiseno. Le chiesi di farmi parlare con uno dei funzionari della banca.
— State parlando con uno dei vicepresidenti — rispose lei.