Guardò l'orologio, e vide che era il momento di gettare nel condotto dei rifiuti un altro frammento del messaggio di Fred. Eseguì senza indugio, sentendosi lievemente ridicolo per le eccessive precauzioni che stava prendendo. Ma non si poteva mai sapere.
Un momento più tardi la luce verde si accese sopra lo sportello del condotto d'arrivo; FitzMaugham non era stato soggetto, come Walton, a cascate di materiale in arrivo senza preavviso.
Walton estrasse dallo sportello un pacco sigillato. Esaminò accuratamente il sigillo e lo trovò intatto, e questo era eccellente; significava che il pacco era giunto direttamente dal computer, e non era stato letto neppure dal tecnico di servizio. Insieme al pacchetto c'era un foglio scritto a macchina, sul quale figuravano cinque nomi… i medici che erano stati nel laboratorio il giorno precedente.
Walton aprì il pacco e trovò sette fogli scritti in caratteri finissimi, sui quali erano riportate, in codice, tutte le operazioni compiute dal cervello elettronico nella mattinata. Esaminò in fretta la documentazione, scartando il primo, il secondo e il terzo foglio, che si occupavano di attività di routine svolte dal computer nelle prime ore della mattinata.
L'operazione numero settantatré era la sua richiesta della scheda di Philip Prior. Cancellò l'operazione sulla carta.
L'operazione numero settantaquattro era la sua richiesta del codice di classificazione della clinica, per decifrare la scheda. Cancellò anche quell'operazione.
L'operazione numero settantacinque era la sua revisione della scheda di Philip Prior, nella quale erano omesse tutte le indicazioni dello stato tubercolotico e la raccomandazione per l'eutanasia. L'operazione numero settantasei era la conferma di questa revisione.
L'operazione numero settantasette era la sua richiesta della scheda del bambino… quella corretta, stavolta. I cinque momenti dell'attività del computer erano datati ed era riportata l'ora precisa; il primo era alle dieci e venticinque, l'ultimo alle dieci e trentasette, tutti il dieci giugno, naturalmente.
Walton rilesse, con aria meditabonda, le cinque operazioni, e diede un'occhiata anche al resto della pagina. Non c'era più niente d'interessante, altre semplici operazioni di routine. Ma l'operazione numero novantadue, avvenuta alle undici e due minuti, era la più sgradita di tutte, agli occhi di Walton; quando la vide, fece una smorfia di disgusto.
92: "Trascrizione completa delle operazioni della mattinata fornita a richiesta del dottor Frederic Walton, 932K104AZ".
Fred non aveva bluffato, allora; aveva davvero posseduto la maledetta prova, accidenti a lui. Ma quando si trattava con un computer e con i microbanchi di memoria Donnerson, il passato era un'entità estremamente fluida e mutevole.
— Desidero un contatto con il computer del ventesimo piano — disse nell'intercom.
Dopo una breve pausa un tecnico apparve sullo schermo. Era lo stesso con il quale aveva parlato poco prima.
— C'è stato un errore nelle registrazioni — disse Walton. — Un errore che non voglio perpetuare. Mi vuole mettere in contatto con il computer, in modo che io possa dare un ordine diretto alla macchina?
— Certo, signore. Può procedere, signore.
— Si tratta di cosa segretissima. Sparisca, tecnico.
Il tecnico sparì. Walton disse: — Le operazioni dal numero settantasette delle registrazioni di ieri mattina devono essere cancellate, e le informazioni contenute negli archivi, comunque attinenti o inerenti le operazioni in oggetto, devono essere ugualmente cancellate. Inoltre, non deve essere fatto alcun cenno, diretto o indiretto, dell'operazione che avviene in questo momento.
L'ordine entrò nel computer. Walton aspettò un momento, pieno di tensione, poi disse: — Benissimo, tecnico. Torni pure al suo posto, dove io possa vederla.
Il tecnico apparve. Walton disse: — Adesso farò un controllo. Mi faccia preparare dalla macchina un'altra trascrizione delle attività di ieri, tra le nove e le dodici, e inoltre una trascrizione delle attività svolte oggi negli ultimi quindici minuti. Ha capito bene?
— Immediatamente, signore. Agli ordini.
Mentre aspettava l'arrivo della nuova trascrizione, Walton studiò l'elenco di nomi. Cinque medici. Gunther, Raymond, Archer, Hsi, Rein. Non sapeva quale di loro avesse esaminato il piccolo Prior, e non voleva neppure scoprirlo. Tutti e cinque dovevano essere trasferiti senza indugio. Meticolosamente, estrasse di nuovo il blocco d'appunti e la penna, e preparò una destinazione opportuna per ciascuno dei medici.
Gunther… Zurigo
Raymond… Glasgow
Archer… Terra del Fuoco
Hsi… Leopoidville
Rein… Bangkok.
Annuì. Si trattava di una distribuzione ideale; avrebbe emesso l'ordine di trasferimento tra qualche tempo, e verso sera gli uomini sarebbero già stati in viaggio verso le loro nuove sedi. Forse non sarebbero mai riusciti a capire per quale motivo erano stati sradicati dal loro laboratorio e mandati via da New York.
Arrivò la nuova trascrizione. Con impazienza, Walton cominciò a controllare.