Il dieci giugno non c'era alcun segno delle richieste effettuate da Walton. C'erano le operazioni numero settantuno e settantadue, e la settantatré riguardava una richiesta di antistaminici per la Clinica Numero 3, e così via. Le operazioni illegali erano completamente scomparse, si erano dissolte come neve al sole. Per quello che riguardava il computer, Walton non era neppure stato al ventesimo piano, il dieci giugno.
Walton esaminò accuratamente la trascrizione dell'undici giugno, alla ricerca di qualsiasi accenno al suo ordine di annullamento. No, neppure quell'ordine era stato registrato.
Il passato, quando si trattava con un computer questo doveva sempre ricordarlo, era un elemento estremamente fluido.
Non aveva più nulla da temere, da quella parte, anche se c'era sempre la prova che Fred possedeva; e suo fratello non aveva giocato senza punti in mano, questo doveva ammetterlo.
Comunque, una parte dell'operazione quella che lo riguardava direttamente si era svolta nel migliore dei modi.
Sorrise, il primo sorriso spontaneo dal momento dell'assassinio di FitzMaugham. Adesso, cancellati i ricordi del computer, morto il direttore, e trasferiti i medici, c'era soltanto Fred a rappresentare un ostacolo. Era Fred l'unico che poteva costituire una vaga possibilità di pericolo; altrimenti, per quello che riguardava tutto il resto, Walton non avrebbe avuto la minima paura di venire punito per l'infrazione da lui commessa, infrazione della quale si era amaramente pentito per l'inopportunità del momento che aveva scelto, per la paura che gli aveva fatto passare, per i pericoli che gli aveva fatto correre.
Comunque, decise che avrebbe dovuto correre il rischio che Fred rappresentava. Chissà, dopotutto Fred era suo fratello e forse l'amore fraterno gli avrebbe impedito di parlare.
In questo caso, lui non aveva alcun motivo di preoccuparsi. E in ogni caso le sue preoccupazioni dovevano essere contenute entro le giuste proporzioni.
6
Gli archivi del defunto direttore FitzMaugham occupavano quattro piani dell'edificio, ma per gli scopi di Walton i soli reparti che importavano erano quelli ai quali si poteva avere accesso soltanto dall'ufficio del direttore.
Una tastiera e uno schermo erano incastonati nella parete, alla sinistra della scrivania. Walton posò le dita sui tasti luminosi, nervosamente.
Il principale problema che doveva affrontare, pensò, era dovuto al fatto che lui non sapeva da dove cominciare. Malgrado lo scrupoloso programma che aveva fatto, malgrado il tentativo di dare ordine al corso tumultuoso dei suoi pensieri, era ancora confuso, quasi sommerso dall'immensità del suo lavoro. I sette miliardi di abitanti del mondo erano nelle sue mani. Lui poteva trasferire cinquantamila nuovayorkesi nelle province fredde e deserte del Canada settentrionale, dove la popolazione era ben al di sotto della media mondiale di densità, con la stessa disinvoltura usata per trasferire cinque inconsapevoli dottori… operazione portata a termine con pieno successo circa mezz'ora prima.
Dopo pochi istanti di pensieri pieni di disagio, batté il primo messaggio.
"Richiesta dei documenti completi sul progetto di 'terraforming'".
Sullo schermo apparvero le parole: "Ricevuto e codificato. Prepararsi a ricevere".
Il cilindro di arrivo ronzò di attività. Walton spazzò via frettolosamente una doppia catasta di fogli dattiloscritti, per far posto ai nuovi documenti in arrivo. Mentre i fogli continuavano ad arrivare, Walton fece una smorfia. L'incartamento completo era molto più voluminoso di quanto avesse pensato. Forse aveva esagerato, chiedendo "tutto", quello che gli archivi conservavano.
Barcollando, raccolse la massa cartacea e la portò sulla scrivania. Poi cominciò a sfogliare ì diversi documenti. La raccolta dei dati era iniziata trent'anni prima, nel 2202, e Walton poté vedere con i suoi occhi questo inizio: la copia fotostatica di una lettera inviata dal dottor Herbert Lang a FitzMaugham, lettera nella quale si proponeva un progetto in virtù del quale i pianeti del Sistema Solare, segnatamente i pianeti interni, potevano essere resi abitabili per gli esseri umani.
Unita a questa lettera c'era la risposta scettica e abbastanza canzonatoria di FitzMaugham: il vecchio aveva conservato ogni cosa, a quanto sembrava, perfino le lettere che lo mostravano in una cattiva luce.
In seguito figuravano molte altre lettere di Lang, nelle quali si pregava il senatore di sostenere la causa del "terraforming" davanti al Senato degli Stati Uniti; le risposte di FitzMaugham si facevano a mano a mano più entusiastiche. Finalmente, nel 2212, c'era un'annotazione… il Senato aveva approvato lo stanziamento di un milione di dollari per le ricerche di Lang… una somma minuscola, in confronto alle necessità del progetto, ma era sufficiente a coprire le ricerche preliminari. Lang si era dichiarato molto grato.