Читаем Padrone della vita, padrone della morte полностью

Walton guardò involontariamente la scrivania, lucida e immacolata come sempre. Il direttore FitzMaugham era riverso sopra di essa, a braccia spalancate, con le mani chiuse a pugno. La sua grande testa di capelli bianchi era macchiata di sangue, il suo sangue. Era stato bastonato a morte… l'omicidio più semplice e più crudele. Gli avevano spaccato il cranio.

Walton cominciò ad avvertire i primi sintomi della reazione emotiva. Avrebbe voluto spaccare tutto, piangere, dare libero sfogo a quello che provava. Ma troppe persone erano presenti; l'ufficio, un tempo inviolabile, improvvisamente s'era riempito di gente, impiegati di Poppy, poliziotti, segretarie, e magari c'erano anche dei cronisti delle agenzie.

Walton recuperò un brandello di autorità.

— Fuori, tutti! — disse forte. Riconobbe Sellors, il capo della sicurezza dell'edificio, e aggiunse: — All'infuori di lei, Sellors. Lei può restare qui.

La piccola folla si dissolse, come per magia. Adesso nell'ufficio erano rimasti in cinque, Sellors, Ludwig, Walton, e i due cadaveri.

Ludwig disse: — Lei ha qualche idea su chi potrebbe trovarsi dietro questo omicidio, signor Walton? Ha già qualche sospetto in merito?

— Non saprei — disse lui, stancamente. — Ci sono migliaia di persone che avrebbero voluto uccidere il direttore. Forse è stato un complotto herscheliano. Ci sarà un'indagine, naturalmente, e vedremo di arrivare in fondo alla faccenda, facendo piena luce sul delitto.

— Le dispiace spostarsi, signore? — domandò Sellors. — Vorrei prendere delle fotografie.

Walton e Ludwig si spostarono, mentre l'uomo della sicurezza si mise al lavoro. Era inevitabile, pensò Walton, che questo accadesse. FitzMaugham era stato il simbolo vivente di Poppy, e tutto l'odio che Poppy aveva accumulato nelle sei settimane di attività che stavano alle loro spalle non avrebbe potuto che esplodere in maniera brutale. Era inevitabile, ed era accaduto.

Camminò verso la porta bruciata e ammaccata, e pensò che avrebbe dovuto farla riparare al più presto. Immediatamente, anzi. Questo pensiero portò subito a un'altra idea, ma prima che quest'ultima avesse potuto fermarsi completamente nel suo cervello, Ludwig la espresse con parole sue, quasi fosse stato telepatico.

— Questa è una tremenda tragedia — disse l'uomo delle Nazioni Unite. — Ma c'è un fattore che la rende meno insopportabile di quanto avrebbe potuto essere. Sono certo che il successore del signor FitzMaugham sarà un degno successore. Sono certo che lei potrà portare avanti il grande lavoro del signor FitzMaugham nella maniera migliore, signor Walton. Ne sono davvero certo, e questo serve, per lo meno, a confortarmi, nel momento della disgrazia, sull'avvenire del Piano.

5

La nuova targa, sulla porta dell'ufficio, portava scritto in lettere nitide:


ROY WALTON

Direttore Ad Interim

Piano per il Controllo della Popolazione


Aveva obiettato che non gli pareva opportuno mettere la targa, perché la sua designazione era strettamente temporanea, in attesa che l'Assemblea Generale si riunisse per scegliere un nuovo capo di Poppy. Ma Ludwig aveva spiegato che avrebbero potuto trascorrere settimane e perfino mesi, prima che l'Assemblea si radunasse per prendere la decisione, e che non c'era niente di male nel rendere ufficiale il suo incarico, anche se temporaneo.

— Tutto è sotto controllo? — chiese l'uomo delle Nazioni Unite.

Walton lo fissò, con aria infelice.

— Penso di sì. Adesso dovrò soltanto scoprire come funzionavano gli archivi del signor FitzMaugham, e tutto sarà a posto.

— Intende dire che non lo sa?

— Il signor FitzMaugham accordava la sua fiducia a pochissime persone — disse Walton. — Poppy era una creatura sua. L'aveva creata e l'aveva programmata per tanto tempo, che a suo avviso il funzionamento doveva balzare evidente agli occhi di tutti, senza bisogno di spiegazioni. Ci vorrà un certo periodo di assestamento, ma questo è più che naturale.

— Certo — disse Ludwig…

— Il colloquio che doveva avere ieri con il direttore quando lui è stato… bene, di che si trattava? — domandò Walton.

L'uomo delle Nazioni Unite si strinse nelle spalle: — Adesso è irrilevante, in confronto a quanto è accaduto, immagino. Volevo sapere come procedevano i progetti sussidiari dell'organizzazione. Ma immagino che lei dovrà prima consultare tutti gli incartamenti dell'archivio del signor FitzMaugham, se vuole darmi una risposta, eh? — Ludwig lo fissò con sguardo penetrante.

Improvvisamente, Walton trovò antipatico l'allegro politicante dell'ONU.

— Ci sarà un certo periodo di assestamento — ripeté. — Le farò sapere quando sarò pronto a rispondere alle sue domande su Poppy.

— Naturalmente, capisco perfettamente, certo signor Walton.

Finalmente Ludwig prese congedo, e Walton rimase solo nell'ufficio del defunto signor FitzMaugham, per la prima volta dal momento del delitto, e mosse le dita verso l'esterno, in un gesto che tradiva la forte tensione interna che lo pervadeva.

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