Murtagh gli scoccò un'occhiata eloquente. «Non puoi restare ancora a lungo. Se i Ra'zac sono qui intorno, la tomba di Brom sarà come un faro per loro.» Eragon non ci aveva pensato. «E le tue costole ci metteranno del tempo a guarire. So che sei in grado di difenderti con la magia, ma hai bisogno di un compagno che sollevi gli oggetti pesanti e usi una spada. Ti sto chiedendo di viaggiare con te, almeno per un po'. Ma devo avvertirti, l'Impero mi sta cercando. Potrebbe scorrere del sangue.»
Eragon rise debolmente e si ritrovò a piangere, tanto faceva male. Ripreso fiato, disse: «Non m'importa se tutto l'esercito ti sta cercando. Hai ragione. Mi serve aiuto. Sarò felice di averti come compagno, ma devo prima parlarne con Saphira. Però anch'io devo avvertirti che Galbatorix potrebbe mandare l'intero esercito a cercare me. Non sarai più al sicuro con me e Saphira di quanto non lo saresti da solo.»
«Questo lo so» disse Murtagh con un ghigno. «Ma è lo stesso.»
«Bene.» Eragon gli sorrise, grato.
Mentre parlavano, Saphira entrò nella caverna e salutò Eragon. Era contenta di vederlo, ma nei suoi pensieri e nelle sue parole c'era una profonda tristezza. Appoggiò la grande testa azzurra sul pavimento e domandò: Stai bene?
Non tanto.
Mi manca il vecchio.
Anche a me... Non ho mai sospettato che fosse un Cavaliere.Brom!. Era davvero vecchio... vecchio quanto i Rinnegati. Tutto quello che mi ha insegnato sulla magìa deve averlo imparato dai Cavalieri.
Saphira si agitò appena. Io ho saputo chi era dal momento stesso in cui mi ha toccato, alla fattoria. E non me l'hai detto? Perché?
Perché lui mi chiese di non farlo
, rispose lei semplicemente.
Eragon decise di non farlo diventare un problema. Saphira non aveva avuto intenzione di ferirlo. Brom aveva molti segreti, le disse, e le spiegò di Zar'roc e della reazione : di Murtagh. Ora capisco perché Brom non mi raccontò delle orìgini di Zar'roc quando me la diede. Se l'avesse fatto, probabilmente sarei fuggito da lui alla prima occasione.
Non faresti male a sbarazzarti di quella spada,
disse la dragonessa con orrore. So che è un'arma impareggiabile, ma per te sarebbe meglio una spada normale, piuttosto che lo scannatoio di Morzan.
Può darsi. Saphira, dove prosegue il nostro cammino? Murtagh sì è offerto dì accompagnarci. Non conosco il suo passato, ma mi sembra onesto. Secondo te è tempo di andare dai Varden? Però non so come trovarli Brom nonce l'ha mai detto.
A me sì,
disse Saphira.
Eragon si adombrò. Perché ti ha confidato tutte queste cose e a me no?
Le squame di lei rasparono sull'arida roccia quando si alzò sopra di lui, gli occhi profondi. Dopo essere partiti da Teirm e aver subito l'attacco degli Urgali. Brom mi confidò parecchie cose. Ce ne sono.alcune che terrò ancora per me, finché non sarà necessario svelarle. Era preoccupato di morire e di quello che sarebbe potuto accaderti Mi fece il nome di un uomo. Dormand, che vive a Gil'ead. Luì può aiutarci a trovare i Varden. Brom voleva anche che sapessi che di tutta la popolazione di Alagasëia era convinto che infossi il più dotato per ricevere l’eredità dei Cavalieri.
Gli occhi di Eragon si riempirono di lacrime. Era l'elogio più bello che avesse mai ricevuto da Brom. Una responsabilità che porterò con onore.
Bene.
Allora andiamo a Gil'ead,
dichiarò Eragon, sentendo tornare in sé il senso della propria missione. E Murtagh? Credi che potremmo portarlo con noi?