Читаем Paolini1-Eragon.doc полностью

Gli dobbiamo la vita, disse Saphira. Ma anche se non fosse così, comunque ci ha visti. È meglio tenerlo d'occhio perché non dia all'Impero la nostra posizione e la nostra descrizione, spontaneamente o costretto. Eragon fu d'accordo con lei; poi le raccontò il sogno. Ciò che ho visto mi ha turbato. Sento che il suo tempo sta per scadere; presto le accadrà qualcosa di terribile. È in pericolo mortale, ne sono convinto, ma non so come trovarla! Potrebbe essere ovunque. Che cosa dice il tuo cuore? domandò Saphira.


Il mio cuore è morto da tempo, disse Eragon con una punta di nero sarcasmo. Ma credo che dovremmo andare verso nord, a Gil'ead. Se abbiamo fortuna, in una delle città o dei villaggi che incontreremo lungo la strada -potremmo trovare la donna. Temo che il prossimo sogno mi mostrerà la sua tomba. Non posso sopportarlo.


Perché?


Non lo so, disse lui, stringendosi nelle spalle. È solo che quando la vedo, sento che è preziosa e che non deve morire... È molto strano, Saphira aprì l'enorme bocca e rise sommessamente, le zanne scintillanti. Che cosa c'è? domandò Eragon risentito. Lei scosse il testone e si allontanò in silenzio. Eragon borbottò fra sé, poi andò da Murtagh a riferirgli la decisione presa, Murtagh disse; «Se trovate questo Dormand e poi andate dai Varden, allora vi lascio. Per me incontrare i Varden sarebbe pericoloso quando entrare a Urù'baen disarmato con una fanfara che annuncia il mio arrivo.»


«Non occorre separaci subito» disse Eragon. «È una lunga strada, fino a Gil'ead.» La sua voce s'incrinò appena, e il ragazzo guardò il sole, socchiudendo gli occhi, per distrarsi. «Dovremmo partire prima che il giorno invecchi troppo.»


«Ti senti in grado di viaggiare?» gli chiese Murtagh, aggrottando la fronte.


«Devo fare qualcosa, altrimenti impazzisco» rispose Eragon in tono brusco. «Lavorare di spada, esercitarmi con la magia o restare seduto a oziare non mi sembrano valide alternative in questo momento: quindi scelgo di viaggiare.»


Spensero il fuoco, fecero i bagagli e condussero i cavalli fuori dalla grotta. Eragon porse le redini di Cadoc e Fiammabianca a Murtagh, dicendo: «Va' avanti. Io scendo subito.» Murtagh intraprese la lenta discesa lungo il pendio scivoloso. .

LA CATTURA

C

avalcare era un vero tormento per Eragon: le costole rotte gli impedivano di procedere spedito, e se cercava di trarre un respiro un po' più profondo, il dolore diventava lancinante. Nonostante tutto, non voleva fermarsi. Saphira volava basso, la mente legata con quella del

ragazzo per consolarlo e infondergli forza.


Murtagh cavalcava deciso sul suo stallone, a cui era legato Cadoc, che seguiva docile il passo del superbo animale. Eragon osservò il grigio destriero per qualche minuto. «Hai un cavallo magnifico. Come si chiama?»


«Tornac, come l'uomo che mi ha insegnato a combattere.» Murtagh diede una pacca affettuosa sul fianco dell'animale. «Mi è stato dato quando non era che un puledro. È impossibile trovare in tutta Alagasëia un animale più coraggioso e intelligente di lui, tranne Saphira, s'intende.» «È una bestia straordinaria» commentò Eragon, ammirato. Murtagh rise. «Sì, ma Fiammabianca è il cavallo più simile a lui che abbia mai visto.»


Coprirono una breve distanza quel giorno, eppure Eragon era contento di essere di nuovo in marcia. Gli teneva la mente lontana da pensieri più torbidi. Stavano attraversando un territorio selvaggio. La strada per Dras-Leona era a parecchie leghe di distanza, alla loro sinistra. Volevano lasciare un ampio margine nell'aggirare la città per puntare verso Gil'ead, che si trovava poco più a sud di Carvahall.


Vendettero Cadoc in un piccolo villaggio. Mentre il cavallo veniva portato via dal nuovo proprietario, Eragon si infilò in tasca le poche monete guadagnate con aria avvilita. Era difficile separarsi da Cadoc dopo aver attraversato mezza Alagaësia e aver seminato gli Urgali in groppa all'animale.


Le giornate si susseguirono senza avvenimenti degni di nota, mentre il piccolo gruppo viaggiava isolato. Eragon scoprì con piacere che lui e Murtagh condividevano diversi interessi; trascorsero lunghe ore a discutere di caccia e tiro con l'arco,


Перейти на страницу:

Похожие книги