«Lui è l’investigatore» rispose prontamente Constance. «E dalla descrizione di Milton Sweetwater direi che lei è Beth Elringer.» Beth annuì. «Senta, stavamo giusto chiedendoci se fosse possibile pranzare qui a casa. Arrivare a quest’ora non è molto educato, le pare? Avevamo detto che saremmo arrivati nel pomeriggio, e ufficialmente il pomeriggio è appena cominciato, è da poco passata luna, però non abbiamo avvertito che saremmo arrivati per pranzo. Verrebbe a mangiare con noi da qualche parte? Magari può indicarci lei dove.»
Charlie sollevò le sopracciglia perplesso, ma Constance aveva già preso sottobraccio la donna e la stava conducendo verso la loro auto. "Che bugiarda matricolata" pensò allegramente, afferrò delicatamente il braccio di Beth dall’altra parte e salirono tutti e tre in macchina.
«È meglio che faccia un giro» disse Beth seduta tra di loro sul sedile anteriore. «Se rientro in casa adesso potrei anche uccidere Bruce, e questo non sarebbe carino da parte mia, vero?»
«Decisamente no» concordò Constance. «Cosa le ha fatto Bruce?»
«Mi ha accusato di aver ucciso Gary.»
«Ed è così?»
«No.»
«Pensavo che fossero tutti d’accordo sul fatto che è stata la casa a uccidere i due uomini» la incalzò Constance.
«Lo dicono ma io non ci credo. Tutto sommato penso che sia stato Bruce.»
«Prima ne era convinta, poi ha cambiato idea e ora lo pensa di nuovo» disse Constance con un’aria assorta come se ne avessero discusso in precedenza.
«Sì. Prima non riuscivo a trovare una ragione per cui avesse potuto farlo, ma me ne ha appena fornita una. A dire il vero non conosco questa zona» disse guardando Charlie. «Non so dove siano i ristoranti né altri locali.»
«Non importa» rispose Constance con tono rassicurante. «Ne abbiamo visti parecchi mentre venivamo. Charlie sa dove andare. Qual è la ragione che Bruce le ha appena fornito?»
Charlie sapeva che Constance ce l’avrebbe fatta. Era arrivata proprio mentre Beth si trovava praticamente in stato di choc, aveva detto e fatto esattamente le cose giuste al momento giusto, e quella povera ragazza non poteva resisterle più di quanto vi riuscisse normalmente lui. Charlie non fiatò, continuò a canticchiare sottovoce e a cercare un ristorante ascoltando ogni parola.
«È piuttosto complicato» rispose Beth dopo una leggera esitazione. «Solo un minuto fa mi sembrava tutto chiaro, mentre adesso… credo che tutta questa storia abbia a che fare con la società e il modo in cui è strutturata.» Beth ripiombò in un tormentato silenzio.
«Non ho mai approfondito abbastanza le materie economiche per arrivare ad avere una conoscenza passabile del mondo finanziario» spiegò Constance. «È una società per azioni a conduzione famigliare, vero?»
«Esatto» rispose Beth, e da quel momento le parole le uscirono di getto. «Quando fondarono la società Bruce era ancora sposato a Binny. Hanno divorziato un paio di anni fa. Hanno due figli, dei piccoli mostri lagnosi, sempre luridi e appiccicosi. Che tristezza per Maddie, i suoi unici nipoti sono dei veri mostriciattoli. A ogni modo, Gary non sopportava Binny, e neppure gli altri avevano grande simpatia per lei. Persino Bruce, che l’aveva sposata, riuscì a resistere a lungo. Binny non è molto intelligente, e credo non sappia nulla di computer o di qualsiasi altro argomento. Così, quando Gary ha fondato la società, ha chiesto a Milton di stilare lo statuto societario in modo tale che, in caso di morte di uno degli azionisti, nessuna azione potesse andare a far parte dell’asse ereditario. Era terrorizzato all’idea che una come Binny potesse entrare in possesso anche di una sola azione, pretendesse di avere voce in capitolo o, come diceva lui, di dare il proprio contributo. Per statuto non è possibile nemmeno vendere la propria quota di azioni» aggiunse con un tono addolorato.
«In questo modo le azioni del socio deceduto ritornano in possesso della società, che deve corrispondere all’erede il valore di mercato delle azioni, a loro volta ripartite tra i soci secondo una formula basata sulla percentuale di partecipazione di ognuno. Per cui ora la società deve ricomprare le azioni di Gary e di Rich e ridistribuirle.»
«Se non sbaglio, è lei la principale beneficiaria dei beni di suo marito?»
Beth guardò Constance con un’aria confusa poi annuì. «Non posso avere le azioni, questo è il punto. Devono pagarmi il corrispettivo del loro valore ma non hanno abbastanza soldi. Penso che il tribunale imporrà loro di vendere o qualcosa del genere. Secondo Bruce è questo il mio movente.» Beth non sembrava più in grado di proseguire il ragionamento e arrivare a enunciare il motivo per il quale Bruce sarebbe arrivato a uccidere. La donna corrugò la fronte, immersa nei suoi pensieri.