«Lo sentite questo odore?», ci gridò Esme alle spalle qualche istante dopo che avevamo attraversato il fiume per la seconda volta. Era l’ultima e chiudeva il gruppo all’estrema sinistra. Indicava il sud-est.
«Seguite la pista principale, siamo quasi al confine con il territorio Quileute», ordinò Edward secco. «Restate uniti. Vediamo se hanno puntato a nord o a sud».
Non conoscevo i confini del trattato bene quanto gli altri, ma sentivo odore di lupo nella brezza che spirava da est. Edward e Carlisle rallentarono appena, per abitudine; vedevo le loro teste descrivere ampi archi fra destra e sinistra, in attesa di una svolta nella scia.
D’un tratto l’odore di lupo divenne più intenso ed Edward alzò di scatto la testa, arrestandosi di colpo. Il resto di noi lo imitò.
«Sam?», chiese Edward con voce incolore. «Cos’è successo?».
Sam uscì dagli alberi a qualche centinaio di metri di distanza, nella sua forma umana, e puntò rapidamente su di noi affiancato da due grossi lupi, Paul e Jared. Gli ci volle un po’ per raggiungerci; il suo passo umano mi rendeva impaziente. Non volevo avere tempo per pensare a ciò che stava accadendo. Volevo muovermi, fare qualcosa. Volevo abbracciare Alice, avere la certezza che stesse bene.
Vidi Edward sbiancare nel leggere i pensieri di Sam. Sam lo ignorò: lo sguardo fisso su Carlisle, si fermò e cominciò a raccontare.
«Appena dopo la mezzanotte, Alice e Jasper sono venuti qui e hanno chiesto il permesso di attraversare le nostre terre fino all’oceano. Gliel’ho concesso e li ho scortati io stesso fino alla costa. Si sono tuffati subito in acqua e non sono più tornati. Lungo la strada Alice mi ha raccomandato di non dire a Jacob che l’avevo vista prima di aver parlato con voi, ha detto che era una cosa della massima importanza. Avrei dovuto attendervi qui, quando sareste venuti a cercarla, per darvi questo biglietto. Ha detto che ne va della vita di tutti noi».
Scuro in volto, estrasse un foglio di carta ripiegato, stampato fitto a piccoli caratteri neri. Era la pagina di un libro; i miei occhi acutissimi lessero il testo mentre Carlisle lo apriva per guardare il retro. Il lato del foglio rivolto verso di me riportava il copyright dell’edizione del
«Alice ha deciso di lasciarci», sussurrò Carlisle.
«Cosa?», esclamò Rosalie.
Carlisle girò il foglio in modo che tutti potessimo leggere.
Non cercateci. Non c’è tempo da perdere. Ricordate: Tanya, Siobhan, Amun, Alistair, tutti i nomadi che riuscite a trovare. Peter e Charlotte li cercheremo noi lungo la strada. Siamo desolati di dovervi lasciare così, senza nemmeno un saluto o una spiegazione, ma era l’unico modo. Con affetto infinito.
Restammo nuovamente pietrificati, il silenzio assoluto rotto solamente dal battito cardiaco dei lupi e dal loro respiro. Anche i loro pensieri dovevano essere rumorosi. Edward fu il primo a riprendere vita e rispose a ciò che aveva udito nella mente di Sam.
«Sì, è una situazione pericolosa».
«Al punto da abbandonare una famiglia?», chiese Sam a voce alta con tono di riprovazione. Era chiaro che non aveva letto il biglietto prima di consegnarlo a Carlisle. Appariva profondamente turbato, come se fosse pentito di aver prestato ascolto alle richieste di Alice.
Edward aveva un’espressione dura che Sam doveva aver scambiato per rabbia o arroganza, ma io riconoscevo la forma del dolore nei tratti irrigiditi del suo viso.
«Non sappiamo cos’ha visto», disse Edward. «Alice non è insensibile, o vigliacca. Dispone solo di più informazioni rispetto a noi».
«
«I vostri legami sono diversi dai nostri», tagliò corto Edward. «Ognuno di
Sam sollevò di scatto il mento e i suoi occhi divennero improvvisamente nero opaco.
«Però dovresti dar retta all’avvertimento», riprese Edward. «Credimi, non è cosa in cui lasciarsi coinvolgere. Siete ancora in tempo a evitare ciò che Alice ha visto».
Sam fece un sorriso risoluto. «
«Non lasciar massacrare la tua famiglia per orgoglio», s’intromise tranquillo Carlisle.
Sam lo guardò rabbonito. «Come faceva notare Edward, noi non abbiamo lo stesso grado di libertà che avete voi. Ormai Renesmee fa parte della nostra famiglia quanto della vostra. Jacob non può abbandonarla e noi non possiamo abbandonare lui». Il suo sguardo saettò sul biglietto di Alice e le sue labbra si tesero in una linea sottile.
«Non la conosci», disse Edward.
«E tu?», replicò Sam secco.