FABRIZIO: Lei paga i suoi soldi per essere servito nelle cose lecite e oneste: ma non ha poi da pretendere, mi scusi, che una donna onorata…
CAVALIERE: Che dici tu? Che sai tu? Tu non entri nei fatti miei. So io quel che ho ordinato a lei.
FABRIZIO: Le ha ordinato di venire nella sua camera.
CAVALIERE: Va via, briccone, che ti rompo il cr
FABRIZIO: Mi meraviglio di lei.
MARCHESE: Zitto. (
CONTE: Vai via. (
CAVALIERE: V
FABRIZIO: Dico, signore… (
MARCHESE: Via.
CONTE: Via. (
FABRIZIO: (Corpo di bacco! Ho proprio voglia di precipitare). (
1. Условное наклонение (Condizionale). Дополните таблицу:
essere
cantare
Устно проспрягайте глаголы
andare (andrei), bere (berrei), venire (verrei), sapere(saprei), potere (potrei), mangiare, dormire, partire, passare.
2. Переведите на итальянский
1) – Кто стучит?
– Это я, Марио.
– Уходи.
– Замолчи!
– Клянусь небу, я вот-вот вызову полицию!
– Но сначала я вынесу дверь.
2) Мне намного больше нравится внимательный мужчина, а не ревнивый. Мне стыдно, когда ревность разрушает семью.
Scena diciassettesima
Il Cavaliere, il Marchese ed il Conte.
CAVALIERE: (Indegna! Farmi aspettar nella camera?). (
MARCHESE: (Che di
CONTE: Non lo vede? È innamorato di Mirandolina. (Ora è il tempo di vendicarmi). (
CAVALIERE: Di che parla?
MARCHESE: Amico, io non so niente.
CONTE: Parlo di Lei, che con il pretesto di non soffrire le donne, ha tentato di rubarmi il cuore di Mirandolina, che ho già conquistato.
CAVALIERE: Io? (
MARCHESE: Io non parlo.
CONTE: Rispondi a me. Si vergogna forse che non è fortunato?
CAVALIERE: Io mi vergogno d’ascoltara, senza dire che mente.
CONTE: Io mento?
MARCHESE: (La cosa va peggiorando). (
CAVALIERE: Si ferma. (
CONTE: E mi renderà conto
[109]…CAVALIERE: Sì, Le renderò conto… Mi dia la Sua spada (
MARCHESE: Eh via, calmatevi tutti e due. Caro Conte, cosa importa a Lei se il Cavaliere ama Mirandolina?…
CAVALIERE: Io l’amo? Non è vero; mente chi lo dice.
MARCHESE: Mente? Non sono io che lo dico.
CAVALIERE: Chi dunque?
CONTE: Io lo dico e lo sostengo, e non ho soggezione di Lei.
CAVALIERE: Mi dia quella spada. (
MARCHESE: No, dico.
CAVALIERE: È ancora Lei mio nemico?
MARCHESE: Io sono amico di tutti.
CONTE: Azioni indegne son queste.
CAVALIERE: Ah giuro al Cielo! (Leva la spada al Marchese, la quale esce col f
MARCHESE: Via; siete troppo caldo. (Mi dispiace…) (
CONTE: Io voglio soddisfazione. (Si mette in guardia
.[110])CAVALIERE: Gliela darò. (Vuol levar il fodero, e non può.)
MARCHESE: Quella spada non La conosce..
CAVALIERE: Oh maledetta! (Sforza per cavarlo.)
MARCHESE: Cavaliere, non farà niente…
CONTE: Non ho più sofferenza.
CAVALIERE: Eccola. (
MARCHESE: Mi ha rotto la spada.
CAVALIERE: Il resto dov’è? Nel fodero non c’è niente.
MARCHESE: Sì, è vero; l’ho rotta nell’ultimo duello; non me ne ricordavo.
CAVALIERE: L
CONTE: Giuro al cielo, non mi potrà fuggire.
CAVALIERE: Che fuggire? La uccido anche con questo pezzo di lama.
MARCHESE: È lama di Spagna, non ha paura.
CAVALIERE: Sì, con questa lama (
CONTE: Indietro. (
Scena diciottesima
Mirandolina, Fabrizio e detti.
FABRIZIO: Alto, alto
[112], padroni.MIRANDOLINA: Alto, signori miei, alto
CAVALIERE: (Ah maledetta!). (
MIRANDOLINA: Povera me! Con le spade?
MARCHESE: Vede? Per causa Sua.
MIRANDOLINA: Come per causa mia?
CONTE: Eccolo lì il signor Cavaliere. È innamorato di Lei.
CAVALIERE: Io innamorato? Non è vero; mente.
MIRANDOLINA: Il signor Cavaliere innamorato di me? Oh no, signor Conte, Lei si sbaglia. Posso assicurarla, che certamente si sbaglia. Si vede…
CAVALIERE: Che si sa? Che si vede? (
MARCHESE: Dico, che quando è, si sa… Quando non è, non si vede.